14. Incontri

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Il Serpeverde varcò la soglia del locale e si guardò intorno alla ricerca del suo obiettivo, la trovò in un angolo a fianco alla vetrata, aveva un vestito blu semplice ma lungo fino ai piedi cosa che lo fece sorridere.
<< Sei decisamente appariscente nel mondo babbano. >>
<< Draco... >>
<< Ciao madre. >>
La donna si alzò e dopo pochi secondi di indecisione lo abbracciò lasciandolo sorpreso.
<< Guardati... ma come sei ridotto? >>
<< Sono vestiti abituali. >>
Rispose sorridendo mentre guardava i propri jeans e la propria felpa.
Invitò Narcissa a sedersi e si guardò intorno.
<< Hai già preso qualcosa? >>
<< No. >>
<< Allora faccio io. >>
Ordinò due cappuccini e due muffins.
<< Draco, come stai? >>
<< Bene madre, davvero. >>
<< Sei sistemato? Hai una casa? Dei soldi? >>
<< Madre, calma, si, ho tutto e sono felice. >>
La donna sorrise dolcemente.
<< E cosa fai ora? >>
<< Sto cercando lavoro, ho potuto farlo solo ora. >> prese un sorso dalla tazza e continuò. << Come vanno le cose a casa? >>
<< Sinceramente? Astoria è insopportabile, non rispetta neanche tuo padre. Eri l'unico che riusciva a tenerla a bada. >>
<< Mi spiace. Avete ancora i documenti di Astoria? Quelli contraffatti. >>
<< Si Draco, a cosa stai pensando? >>
<< Niente per ora ma troverò una scappatoia. >>
<< Vuoi risposarti? >>
Il biondo la guardò stupido. >>
<< Conosci la madre di tuo figlio? Sai che hai un figlio? >>
<< Certo che lo so! Cosa ti sei immaginata su di me?! Che andassi con la prima che capita?! >>
<< No, no Draco. No scusami io... non sapevo cosa pensare. >>
Draco guardò fuori dalla finestra poi si accigliò e guardò di nuovo sua madre.
<< Tu come sai di Alex? >>
<< Alex? >>
<< Alexander è il nome che gli abbiamo dato. Come sai di lui. >>
<< Lo sanno tutti al Manor, anche Astoria e tuo padre. L'arazzo. >>
<< Merda... >>
Si passò le mani tra i capelli e sospirò.
<< Draco, sull'arazzo c'è un sono ramo, da parte tua. Vuol dire- >>
<< È una nata babbana. >>
<< D'accordo, e lui? >>
<< Non lo sappiamo, non ha ancora dato segni ma è troppo piccolo quindi non ci siamo ancora preoccupati. >>
Entrambi sorseggiarono le loro bevande calde.
<< Mi farai mai conoscere la tua famiglia? >>
<< Lo desideri? >>
<< Se desidero tornare nella tua vita? Certo Draco. >>
Il biondo sorrise e annuì poi si alzò e andò a pagare.
Uscirono dal bar e Draco porse il braccio a Narcissa che glielo strinse prima di smaterializzarsi.
Arrivarono davanti ad una casetta minuscola i confronto al Manor, l'uomo estrasse le chiavi e aprì la porta.
<< Draco. Com'è andata? >>
Hermione diventò seria e si alzò tenendo in braccio il bambino.
<< Buongiorno. >>
<< Madre, lei è- >>
<< La conosco Draco. >>
<< Immaginavo. >>
<< Mi ricordo di lei, è stata al Manor. Mi dispiace per cosa è successo, davvero. >>
<< Non importa, è acqua passata. >>
Rispose abbozzando un sorriso e cercando di calmare il bruciore alla gola.
<< Come mai siete qui? >>
<< Volevo conoscere la famiglia di mio figlio. >>
Hermione invitò entrambi a sedersi e offrì dei cioccolatini.
<< E così sarai la mia futura nuora. >>
<< Futura nuora? >>
<< Oh. Ho parlato troppo? >>
Chiese Narcissa guardando Draco e portandosi le mani alla bocca.
<< No madre- sorrise alla riccia che ricambiò- Ne stiamo parlando da un po' ma finché sarò legato ad Astoria Hermione non darà per certo il nostro matrimonio. >>
<< Oh cara non preoccuparti, farò di tutto perché tu e Draco possiate essere felici. >>
<< Noi siamo felici signora. Non potevo trovare di meglio. >>
Sussurrò guardando il bambino addormentato tra le sue braccia.
<< Quanto ha? >>
<< Un mese. È nato il 12 ottobre. >>
<< Pensavo non avrei mai avuto un nipote e invece... è bellissimo. >>
Hermione cambiò posto e si sedette vicino a lei poi stupendo entrambi glielo porse.
<< Alexander. È un nome stupendo. >>
<< L'ha scelto Hermione. Io non ne sapevo niente. >>
Il bambino fece una smorfia e strinse l'indice di Narcissa nella sua manina.
Si fecero le sei e la donna più anziana si alzò.
<< Penso che vi lascerò tranquilli e tornerò al Manor. Non preoccuparti, non dirò niente a tuo padre, siete al sicuro. >>
<< Grazie. >>
<< Spero di rivedervi, per favore, non sparire di nuovo Draco. >>
<< Non lo farò. >>
<< Grazie. >>
<< È stato un piacere conoscerti Hermione. Sono contenta che Draco abbia trovato una donna che lo renda felice. >>
Hermione le sorrise semplicemente senza ribattere e la signora Malfoy uscì chiudendosi lasciando a Draco il compito di chiudere la porta.
<< Come stai? >>
<< Bene, è stata inaspettata ma bene. >>
<< Mi spiace, ho solo colto l'occasione. >>
<< Va bene Dra, davvero. >>
Il biondo sorrise e si avvicinò.
<< Dorme? >>
<< Si, finalmente. >>
<< Beh, potresti metterlo nella culla e tornare giù per lasciarti coccolare da me. >>
<< Che proposta allettante. >>
Hermione seguì il consiglio di Draco e quando tornò in cucina si sentì stretta e guidata d lui fin sul tavolo della cucina su cui la fece sedere.
<< Draco- >>
<< Shh... >>
Il biondo le sfilò la maglia e con le labbra percorse dal collo fino all'ombelico con una lentezza estenuante ascoltando ogni sospiro della donna.
Con le mani le accarezzò le cosce da sopra i pantaloni prima di sbottonarglieli e toglierglieli insieme all'intimo.
Al contrario di cosa pensava, Hermione dovette aspettare parecchio per sentire le dita dell'amato nelle vicinanze del suo centro. Draco se la stava prendendo decisamente troppo comoda per i suoi gusti.
<< Malf- >>
Non fece in tempo a finire che due dita scivolarono in lei e le parole restarono in bocca senza essere pronunciate.
<< Come mai ogni tanto hai questi momenti di ritorno al cognome, Granger? >>
<< Quando mi fai innervosire. >>
Draco sorrise dolcemente e le fece scivolare una mano sul fianco in una lenta carezza mentre con l'altra era ancora impegnato a darle piacere.
Bastarono pochi minuti per farle raggiungere l'apice e a toglierle il fiato; era passato decisamente troppo tempo dall'ultima volta.
Hermione allungò le mani verso il cavallo visibilmente gonfio del compagno ma venne fermata.
<< Oggi è per te. Non voglio niente. >>
<< Sicuro? Non è un problema. >> rispose accarezzandolo lascivamente.
<< Sicuro Herm. Magari domani. >>
Terminò sussurrandole all'orecchio prima di aiutarla a scendere dal tavolo.

Maschere || DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora