Hermione non aveva mai pensato che sarebbe tornata nel mondo magico, tanto meno da madre, e ancora meno per accompagnare Draco Malfoy a firmare i documenti del divorzio per far sì che potessero sposarsi.
<< Manca poco amore. >>
Era tutta la mattina che lo ripeteva, sembrava felice come un bambino il giorno di Natale.
Arrivarono davanti all'ufficio e la riccia gli accarezzò la schiena.
<< Io mi fermo qui. >>
<< D'accordo, Astoria sarà già dentro. Ci vediamo appena sarò libero. >>
<< Ti aspetterò Dra. >>
La baciò dolcemente e arruffò i capelli del figlio.
<< Signor Malfoy. >>
La porta si chiuse ed Hermione si sedette sospirando su una delle sedie nel corridoio.
Draco uscì quaranta minuti dopo a fianco ad Astoria che la guardò con uno sguardo freddo e indifferente prima di andarsene senza salutare.
<< È tutto a posto? >>
Il biondo le sorrise e la strinse.
<< Andiamo a casa. >>
***
Hermione cercò il lenzuolo e se lo portò fin sopra le spalle per ripararsi dal freddo, il braccio del biondo l'attirò di più verso di se e la riccia sorrise.
Erano le sei di pomeriggio e non aveva per niente voglia di alzarsi per cucinare la cena, avrebbe voluto rimanere tra le sue braccia per tutta la vita senza mai doversi staccare da quel calore rilassante e protettivo che il corpo del biondo, ancora un po' sudato per l'amplesso, emanava.
Le passò una mano tra i ricci umidi e annodati e rise sfilando la mano.
<< Scusa. >>
Non gli rispose ma strusciò il viso sul suo petto e spostò una gamba in mezzo a quelle dell'uomo.
<< In vena di coccole oggi? >>
<< Si. >>
<< Allora parli. >>
Hermione sbuffò divertita e lo baciò.
<< Ti va di ordinare delle pizze? Non ho per niente voglia di cucinare. >>
<< Va benissimo. >>
Draco allungò il braccio ad afferrare i pantaloni dove c'era il cellulare e una volta perso il dispositivo li lasciò di nuovo cadere sul pavimento.
Ordinò due margherite e dopo aver messo giù la chiamata provò ad alzarsi.
<< Dove vai? >>
<< A farmi una doccia. >>
<< Di già? >>
<< Non posso andare a ritirare le pizze in questo stato. >>
Le labbra del biondo si incurvarono in un sorriso malizioso.
<< Puoi venire con me. >>
<< Mm... no, penso starò qua al caldo. >>
<< Come preferisci. >>
Le diede un bacio veloce e sparì il bagno per poi uscire, dopo dieci minuti, con un asciugamano intorno ai fianchi e delle ciabatte bianche regalate da Hermione decisamente buffe.
<< Già fatto? >>
<< Io non ho tanti capelli come te da lavare. >>
<< Hai ragione. >>
Draco si sedette sul letto ed Hermione incredibilmente uscì dalle coperte, lo abbracciò da dietro e gli baciò la nuca facendolo rabbrividire visibilmente.
<< Senti... lo so che probabilmente è presto, nel senso... ho firmato i documenti del divorzio solamente questa mattina ma oramai sono due anni che viviamo insieme e... io voglio sposarti Hermione. >>
<< Draco... >>
<< È affrettato ma solo da un punto di vista. >>
<< Io voglio sposarti Draco. >>
Il biondo la guardò sorridere.
<< Capisco perché ti preoccupi ed è giusto ma hai ragione, ne siamo certi tutti e due e tu finalmente sei libero quindi si Draco. Voglio sposarti. >>
L'abbracciò rotolando sul letto mentre lei rideva felice.
<< Ti amo tanto Hermione, davvero tanto. >>
***
Otto mesi dopo in un caldo giorno di maggio erano impegnati a ripetere i propri voti all'altro e a giurarsi amore eterno davanti ai testimoni.
I festeggiamenti erano stati ristretti, pochi amici degli sposi e l'unico parente presente era Narcissa.
La sera erano tornati a casa e si erano seduti tutti e tre sul divano.
<< Volete qualcosa di caldo. >>
Sia Hermione che Narcissa rifiutarono e la giovane si lisciò il vestito sulle gambe pensierosa.
<< Tutto a posto Hermione? >>
<< Si Narcissa, sono solo stanca, felice e stanca. >>
La donna sorrise e si alzò.
<< Penso che vi lascerò finire i festeggiamenti. Sono davvero felice per voi e sapete che vi auguro il meglio. >>
<< Grazie madre. >>
La signora Malfoy baciò entrambi e tornò a casa lasciandoli l'una tra le braccia dell'altro.
<< Non so se te l'ho già detto ma sei bellissima. >>
<< Me l'hai già detto Draco, almeno una ventina di volte ma è sempre bello sentirtelo dire. >>
Le baciò una guancia stringendola dolcemente; quando si staccarono Hermione guardò il proprio vestito lungo e bianco e sospirò.
<< Vado a togliermelo. >>
<< Avrai bisogno di una mano. >>
Hermione lo guardò male pensando fosse una battuta poi ci pensò bene e annuì sapendo che non sarebbe riuscita a slacciare tutti i nodi da sola.
In camera Draco l'aiutò anche a smontare lo chignon togliendo una forcina per volta e si godette i suoi capelli tra le proprie dita come adorava fare.
Nel letto matrimoniale sdraiata a fianco al marito Hermione di rigirava la fede dorata sull'anulare.
<< A cosa pensi? >>
<< Che ti amo Draco, tanto. >>
<< Ti amo anch'io Hermione. >>Grazie a tutti quelli che mi hanno seguito in questa pubblicazione molto occasionale e frammentata.
Spero che questa piccola storia (che è raddoppiata visto che inizialmente erano solo otto capitoli) vi sia piaciuta.
Domani pubblicherò i ringraziamenti e sparirò nuovamente da wattpad perchè voglio prendermi del tempo per sistemare la nuova fanfiction che ho in stesura per poterla pubblicare con ordine e regolarità.
Probabilmente vedrete pubblicate delle one-shot ogni tanto.
Se volete restare aggiornati vi ricordo che sono attiva sulla mia pagina instagram @/lacreatricedistorie.
Grazie a tutti quelli che mi seguono ancora dopo così tanto tempo💕
Elly🌻
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Maschere || Dramione
FanfictionTutto comincia in una notte. Per innamorarsi basta avere una maschera che zittisca momentaneamente i pregiudizi e lasci parlare occhi e cuore. Dal testo: Prologo: "Festa in maschera per i 1050 anni del Ministero della Magia. 25 luglio 2003 Sala con...