Il giorno del ricevimento nella villa a Posillipo della contessa Maria Scapece, Marisa e don Antonio Di Biase aveva fatto in modo che Rosaria e le ragazze fossero impeccabili.
La donna indossava un abito rosso bordeaux abbastanza accollato e un paio di scarpe nere a punta con i tacchi non troppo alti; i capelli erano sciolti e vaporosi, al collo portava un filo di perle bianche e orecchini dello stesso colore.
Marta invece aveva un abito celeste senza maniche, un filo di perle blu, orecchini e scarpe dello stesso colore, guanti bianchi e capelli sciolti.
Teresa esibiva con grazia un abitino verde come i suoi occhi, con le maniche a sbuffo; anche lei indossava dei guanti bianchi come la sorella maggiore, ma i suoi gioielli erano color smeraldo e ai piedi portava un paio di ballerine di una tonalità più scura rispetto a quella del vestito.
Anche Angela era elegantissima nelle tonalità del bianco e dell'avorio.
A chiudere il cerchio c'era Marisa, molto chic del suo tailleur rosa.
《Siete elegantissime!》esclamò ammirando la sorella e le nipoti.
《Mi chiedo come mai bisognava addobbarsi così》commentò Rosaria.
《Perché questa festa sarà sulla bocca di tutti, non dovrete commettere alcun errore》si raccomandò la Ferrante.
E mentalmente pregò che filasse tutto liscio fino alla fine.***
La villa della contessa Scapece era una costruzione in stile neoclassico, piena di statue greco-romane, colonne corinzie e ogni sorta di richiamo all'antichità; la vista sul mare era ciò che di più spettacolare potesse esistere: le Salina rimasero ammaliate.
Quando vennero annunciate, tutti i presenti in sala si girarono: si aspettavano quattro pezzenti e si ritrovarono invece davanti delle vere signore.
《Hanno un aspetto gradevole. Vediamo come sono nei modi...》sussurrò la contessa ad una sua amica, per poi avanzare verso Marisa.
《Mia cara, ma che piacere vederti!》esclamò.
《Anche per me!》fece la Ferrante, e si baciarono su entrambe le guance.
《Loro sono tua sorella e le tue nipoti?》chiese la Scapece, rivolgendo lo sguardo a Rosaria e alle sue figlie.
《Sì, proprio noi siamo!》rispose Rosaria con tutta la grazia possibile, mentre in realtà già trovava la contessa antipatica a pelle.
《Somigliate in modo incredibile alla buonanima di donna Elisa... Ma venite, vi presento il resto degli ospiti...》fece la contessa, facendo loro strada tra i presenti.***
《Volete assaggiare, contessa Gargiulo?》fece la marchesa Adelaide Stornaiolo, un'amica della Scapece, a Rosaria, indicandole un vassoio pieno di ostriche e caviale.
《Quelle ostriche sono?》chiese lei.
《Già, immagino che abbondassero in Sicilia》rispose la contessa Scapece.
《Sapesse, signora mia, il pesce che c'era... E la salatura delle acciughe, tutti i giorni la facevamo!》ricordò la Salina con nostalgia.
《Il caviale, da noi, solo i ricchi se lo mangiavano. A noi toccava di capare le uova dagli storioni. Però quanta impressione che facevano, merda sembrava, tutta nera e molle...》si aggiunse Angela, facendo inorridire le signore e diventare grigia in volto sua zia.
Per fortuna Teresa intervenne a ricucire lo strappo.
《Contessa Scapece, quell'affresco è una scena dell'Arcadia?》chiese, affrettandosi a cambiare argomento.
《Oh certo, mia cara. Un mondo perfetto e perduto... Ho sentito dire che frequenti il liceo classico all'Istituto del Sacro Cuore!》abboccò la padrona di casa.
《Al terzo anno sono. Ma ho dovuto fare degli esami integrativi. Mia madre mi fece fermare alla quinta elementare quando eravamo ancora ad Aci Trezza》raccontò Teresa.
《Ma come si può mortificare una tale intelligenza?》intervenne la Stornaiolo.
《Sinceramente anche la mia maestra si fece la stessa domanda. Ma le regole ad Aci Trezza rigide sono》spiegò la ragazza.***
Quando Rosaria andò alla toeletta, sentì delle voci: erano la marchesa Adelaide Stornaiolo e un'altra ospite. Da dietro la porta la donna cercò di ascoltare cosa si dicevano.
《Io mi chiedo con che coraggio la contessa Gargiulo abbia nominato come sue eredi quelle là...》cominciò la Stornaiolo.
《Hai ragione, cara, sono delle parvenu che non potranno mai essere come noi...》rispose la sua amica.
《La madre è una preistorica ignorante e con un caratteraccio? E le figlie, vogliamo parlarne?》commentò la marchesa.
《La maggiore esce tutte le sere, chissà con chi. La minore con gli esempi che ha in casa si è segnata a vita》fece la sua interlocutrice.
《Solo la figlia di mezzo si salva, dovrebbe essere stimolata e invece in famiglia sarà infelice per sempre》osservò l'una.
《Non dureranno molto, tempo qualche settimana e se ne torneranno da dove sono venute》concluse l'altra.
Rosaria aspettò che se ne fossero andate, per poi rientrare in sala, delusa e disgustata.***
《Miii, talìa chi arrivò!》esclamò Marta vedendo avanzare Gennaro Esposito con al braccio Ambra Filangieri.
《E non sono da soli!》aggiunse Teresa, notando che dietro di loro camminavano, un po' fuori luogo, il loro padre Calogero con al braccio la nuova compagna Azzurra.
Proprio in quel momento arrivò anche Rosaria, che non appena vide il marito in compagnia dell'amante, diventò una furia.
《Bastardo, infame, pezzo di fango che non sei altro!》gli venne incontro, picchiandolo senza che lui potesse avere il tempo di replicare.
《Rosaria, ma uscisti pazza?》replicò Calogero visibilmente spaventato.
Gli altri presenti in sala rivolsero tutti l'attenzione verso di loro.
《No, ad uscire pazzo fosti tu, quando mi lasciasti da sola ad Aci con tre figlie!》ribattè la moglie continuando a picchiarlo.
Azzurra tentò per prima di dividerli.
《Non mi toccare, svergognata!》fece Rosaria dandole un ceffone che per poco non la tramortì.
《Rosaria, datti una calmata!》intervenne Marisa, che cercò di fermare la sorella insieme a Marta.
《No che non mi calmo, tutti gli invitati devono sapere che Calogero Salina e Azzurra Filangieri sono due svergognati!》continuò la donna, che ormai aveva perso la ragione.
Per evitare che la situazione degenerasse, Calogero, Azzurra, Ambra e Gennaro furono gentilmente invitati a lasciare Villa Scapece.
Successivamente anche le Salina e Marisa se ne tornarono a casa.
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Il canto del mandolino [Saga del Boom Economico]
Ficción históricaNapoli, 1958. L'energica Rosaria Salina e le sue tre figlie Marta, Teresa e Angela, lasciano la natìa Aci Trezza per cercare il marito e padre, fuggito con l'amante, e al tempo stesso vengono a sapere dalla benestante ed eccentrica zia Marisa che ha...