Ci sono solo piccolissime regole per il resto lo facciamo esclusivamente per voi.
Qui non ci sarà solo la pubblicità per le vostre storie ma anche l'opportunità di far crescere i vostri follower e la cosa più bella è che potete partecipare ad entram...
Trama: In ognuno di noi si annidano dei segreti. Segreti oscuri che non devono essere rilevati a persone normali. Le persone normali ti prenderebbero per pazza se glielo dicessi. Finiresti in manicomio. In mezzo a noi camminano strane creature. Creature che possono trasformarsi. Creature che si nutrono di ombre e di paura. Ci sono quelle buone e quelle cattive ma attenzione a dove metti i piedi anche le Ombre sono creature. C'è un mondo parallelo che solo chi ha il potere del terzo occhio può vedere. Ma Bree ha molto di più del potere del terzo occhio, lei ha un'altro potere che non veniva ereditato da mille anni.
Riuscirà a non rompere gli equilibri dei due mondi che da più di 1000 anni esistono?
Estratto dal prologo: Ho il fiato corto, il cuore che mi rimbomba nelle orecchie e l'adrenalina a mille è l'unica cosa che mi fa continuare a correre. Continuo a correre come non ho mai fatto in vita mia. Mi guardo indietro ma vedo solo tenebre. "Corri più veloce" mi sprona lui ma io non ce la faccio a correre più veloce di così. Un eco di una risata malvagia sale dalle tenebre. Risuona per tutta la foresta. Lo sento vicino. Troppo vicino. Mi fermo di colpo. Un brivido così violento mi sale lungo la schiena, le mie gambe hanno deciso di non correre più. Quella voce mi faceva scattare dentro di me il mio lato animale, quello più selvaggio. Avrei voluto trasformarmi in quell'istante ma sapevo che se l'avessi fatto la creatura che ci inseguiva avrebbe capito chi sono ma, soprattutto, cosa sono. E non doveva assolutamente saperlo. Se l'avesse scoperto sarei sicuramente morta. Mentre dentro di me si scatena una lotta sulla supremazia tra il mio "essere primordiale" e il mio "essere umano" lui, che non si era accorto che mi ero fermata, si gira verso di me. Ha il ciuffo biondo cenere sugli occhi terrorizzati, pieni di paura. Con uno scatto felino ritorna indietro e mi afferra la mano destra e mi spinge in avanti. "Non guardarti indietro! Corri, fidati di me!" Non so perché ma di Lui mi fidavo. Corriamo senza voltarci più, con la risata che risuona in lontananza e, poco dopo, finiamo nella terra dei miei più acerrimi nemici: i Lycos.
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
