Il ciondolo

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Dopo aver saputo la funzione del cristallo mi venne un'idea, potevo metterli in una collana, però premia dovevo averla.

Chiesi a mio papà se mi poteva accompagnare in una gioielleria lui disse che non aveva tempo, le solite cose. Quindi provai con mia mamma e anche lei, "stranamente" non poteva perché era impegnata con il negozio.

Per la mancata voglia dei miei genitori lasciai i cristalli in un fazzoletto bianco sulla mia scrivania.

Un sabato mattina, quando il sole non era ancora sorto, andai a fare una passeggiata per avviarmi nel bosco vicino a casa mia.

L'inizio della strada per il bosco era normale, una strada asfaltata, non c'era da aver paura. Avvicinandosi sempre di più al bosco di Blackwood era sempre più silenziosa e inquietante.

Ogni tanto si sentivano le foglie cadere dagli alberi ed essere portate via dal vento oppure delle bestioline fissarmi e giocare tra i rami, alla fina non era così male.

Dopo qualche ora a camminare nel semi terrore vidi le prime luci del mattino lanciai un sospiro di soglievo, perché dovevo andare a casa, se non volevo diventare un mucchietto di cenere grigia.

Sulla strada del ritorno, con una bruciatura qua è la, trovai un oggetto molto curioso, lo esaminai sul posto, ma in fretta per la minaccia del sole.

Dopo essere inciampato tante volte perché avevo lo sguardo sull'oggetto misterioso arrivai a casa, mi rinchiusi nella mia stanza, sigillai la mia finestra con le tende, cosicché la luce del sole non potesse entrare, di conseguenza non bruciarmi.

Accesi la luce sul mio comodino tirai fuori l'oggetto dalla mia mano, era un boccettino di vetro, come un vasetto di marmellata vuoto in miniatura, aveva le estremità dorate, con quella superiore che si svitava.

Pensai di metterci dentro i cristalli.

Prima legai un cordino nero alla parte che si svitava così avrei potuto metterla al collo come volevo. Subito dopo lo lavai.

Il giorno dopo misi subito i cristalli dentro al boccettino poi feci vedere l'oggetto a mia madre, disse che era molto grazioso e aggiunse che era stata un'ottima idea.

Mostrai il ciondolo anche a mio padre lo guardava e basta, disse sotto voce <ma..ma...dov'è che l'ho già visto...> pensando che da sordo io non sentissi.

Quindi io gli chiesi <sono curioso, dai dov'è che l'hai già visto?!> lui con un tono strano quasi arrabbiato rispose <non sono affari tuoi lasciami stare e tanto non mi ricordo, quindi...>.

I cristalli delle animeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora