30 giugno

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Cinque giorni fa sei venuto da me, di nuovo, stavolta piangevi.
Mi chiedevi perché ti ho allontanato, non ci credi a tutto quello che ti ho detto, mi conosci troppo bene. Mi conosci come nessun altro al mondo perché sei la sola persona con cui sono completamente me stessa, ma soprattutto con cui riesco ad aprirmi, pensavo completamente.
Non è vero che non ti amo, Chanyeol. So che l'hai capito che mentivo, ma devo dirtelo. Sei la sola persona che potrei mai amare nella mia esistenza e dirti quelle cose è stato come morire. Cacciarti, di nuovo, è stato così doloroso che certe volte a quel pensiero mi sembra di voler morire.
Ti sto facendo così male e te ne ho fatto così tanto che provo un rimorso che mi fa piangere in continuazione, tutte le notti, da tre settimane.
Io, che ho promesso a me stessa di proteggerti da qualsiasi dolore, sono quella che te ne sta causando.
Non merito di averti, nonostante ti ami.
Perché l'amore non basta, Chanyeol. Anche adesso sto piangendo, e ti prego credi a quello che sto scrivendo, ricordati che io ti amo come non ho mai amato nessuno; ma dopo aver letto questa lettera tu non mi amerai più. Ne sono consapevole ma adesso sto implodendo e io tutto questo, da sola, non ce la faccio più a sopportarlo.
Quasi un mese fa ho scoperto di essere incinta.
Volevo morire, Chanyeol. Perché sapevo cosa fare ma era doloroso, mille paure e ansie mi hanno aggredita e ho cominciato a spaventarmi di cose che ora, mi rendo conto, non erano razionali.
Vorrei strapparmi il cuore dal petto e non vorrei neanche dirti che cosa ho pensato, ma devi saperlo.
Io non lo volevo quel bambino, Chanyeol.
Il mio futuro e la realizzazione dei miei sogni sono troppo importanti, e io non mi sentivo, non mi sento pronta, ho avuto una paura immensa e sentivo un vuoto al petto lacerante.
Dentro di me sapevo cosa fare ma avevo paura di dirtelo. Avevo paura che mi avresti giudicata per la mia decisione o che te ne saresti andato. Non ce l'ho fatta a dirtelo.
Io non ti merito, non posso stare con te. Non te l'ho detto neanche quando ho deciso da sola di abortire e invece di volerti accanto ti ho allontanato, nascondendo tutto e mentendoti.
Ho sofferto così tanto al pensiero di non avere il coraggio di parlarti.
Di non sapere cosa fare del nostro amore, a quel punto.
È successo tutto così velocemente... in due settimane sono andata dal medico e, a che una vita nata da più di un mese giaceva nel mio grembo, dopo non c'è stato più nulla.
L'ho fatto apposta, a fare tutto così velocemente. Per non darmi il tempo di pensare. Per non avere la tentazione di decidere qualche altra cosa. E intanto la paura e le paranoie mi consumavano, e continuo a chiedermelo. Perché non te l'ho detto? Non ti spettava forse saperlo quanto spettava a me?
Io non vado bene, Chanyeol.
C'è qualcosa di sbagliato in me per cui le paure hanno superato l'amore che provo per te e per questo non possiamo più stare insieme.
Avevo paura che mi avresti giudicata e ce l'avresti avuta con me. Avevo paura che sapendo cosa volevo, che avrei perseguito egoisticamente i miei sogni e che semplicemente non mi sentivo pronta per un passo del genere, te ne saresti andato.
Così ho pensato "faccio tutto io, come se non fosse mai accaduto. Non è successo nulla di grave. Risolvo subito e tutto tornerà come prima"
E invece nulla è tornato come prima, dentro di me.
È stato il dopo, quello che mi ha uccisa. Dopo aver abortito il pensiero di averlo fatto senza che tu lo sapessi ha cominciato a distruggermi. Mi odiavo con tutta me stessa, Chanyeol. Continuo ad odiarmi e so che non mi perdonerai mai. Non me lo merito.
Il rimorso di quello che ho fatto, di ciò che ti ho detto, mi logorerà per sempre.
Ho rovinato tutto, quando l'unica cosa che dovevo fare era parlarti e sono sicura che qualsiasi cosa avrei scelto, mi saresti stato accanto e mi avresti appoggiata.
L'avremmo superata insieme, magari con qualche ferita, ma insieme.
Invece ho fatto sgretolare tutto. Ho cominciato ad allontanarti all'improvviso e a respingerti. Non riesco a smettere di singhiozzare.
Ho distrutto tutto con le mie mani pensando di potercela fare da sola.
Ti chiedo scusa. Non so come spiegare tutto questo. Vorrei morire.
Invece di spiegarti tutto, anche dopo aver interrotto la gravidanza, ho sbagliato ancora e ancora. Soffrivo così tanto e mi sentivo così in colpa nei tuoi confronti che ho pensato di allontanarti da me, per il tuo bene.
E ti ho detto tutte quelle cazzate. E ti allontano tutte quelle volte che torni da me perché non puoi rassegnarti, non puoi darti pace. Perché sai che ti amo e non puoi credere che tutto ad un tratto io abbia smesso.
Ma non so cosa pensare. Io penso di amarti ma dopo quello che ti ho fatto ti amo davvero? Posso dire di amare una persona quando le ho nascosto una cosa così importante, facendomi travolgere dalle paure?
Ce l'ho così tanto con me stessa. Ti prego, non tornare. Il mio carattere così chiuso e cocciuto, la mia smania di riuscire a far tutto sempre con le mie forze, e il mio orgoglio che mi impedisce di chiedere aiuto, è stato la causa di tutto questo, e non merito di star con nessuno. Qualsiasi rapporto io abbia mai creato è sempre stato rovinato da me, alla fine, e anche stavolta sono riuscita a graffiare la cosa più bella della mia vita.
Non tornare più, Chanyeol. Spero che riuscirai a rassegnarti, adesso che ti ho spiegato tutto, perché il pensiero di farti soffrire ancora è angosciante.
So che questa lettera non basta e che domani mi alzerò di nuovo col pensiero di voler morire senza di te, ma adesso è ciò che mi merito. Sto pagando le conseguenze del mio essere. Sto patendo le pene dell'inferno, Chanyeol. Ripenso a quello che ti ho detto, a cosa ti ho fatto, alle tue lacrime.
Ti prego dimenticami. Meriti tutto l'amore del mondo ma io non sono capace di dartelo.
Spero che smetterai di amarmi,
forse un giorno ci riuscirò anch'io,

Helena


Le lacrime cadono sul foglio, lo chiudo velocemente e lo metto da parte.
È la prima volta che leggo la mia lettera.
Quando l'ho scritta di getto sono corsa a darla a Chanyeol senza rileggerla.
Ricordo ancora la sua espressione, nel prenderla in mano mentre ancora piangevo.
Mi chiedeva di restare, di parlagli, ma io non ce la facevo. Sono praticamente scappata senza dire una parola e col ricordo della sua espressione profondamente scossa, sofferente.
Quello fu il punto di rottura vero e proprio, e di lì a poco io e lui saremmo diventati ciò che siamo stati per mesi che sono parsi anni: inesistenti l'uno per l'altra.
Dopo il 30 giugno, quando pensavo ormai di aver toccato il fondo, ne sono seguiti dei mesi che sono stati angoscianti. Vuoti e tristi come se avessi subito un lutto. La vita non aveva più alcun colore e nella mia mente c'erano solo flashback continui su tutto quello che avevo distrutto con le mie stesse mani, che finivano inesorabilmente con le mie lacrime. Tutte le sere prendevo quell'agenda nel quale avevo registrato ogni momento con lui e ne leggevo una pagina così attentamente che sentivo quasi il mio cuore rompersi. Trattavo quel cimelio come se fosse l'anima del nostro amore e io, quella che aveva detto che sperava di smettere di amarlo, mi struggevo in ogni momento pensando a quanto mi mancasse. Senza di lui era come morire.
Come se mi avessero letteralmente strappato il cuore dal petto. Non avere sue notizie, non sapere più nulla di lui.
Ma sapevo che era giusto così, che il passato aveva causato il mio presente e che da quel momento, avrei dovuto sotterrare tutto. Mi buttavo a capofitto nel lavoro e nello studio, partecipavo a quelle feste che odio tanto e facevo sesso occasionalmente solo per distrarmi. Mi sentivo così male che mia madre si era preoccupata a tal punto da propormi di trasferirmi. E io ci avevo anche pensato seriamente. Ma quando ho rincontrato Alec, la cui famiglia era amica di vecchia data della mia, ho pensato che forse da sola ce l'avrei fatta. Che avrei sistemato la mia vita in un circolo di apparenze finte che fungevano da distrazione pure per me.
Ma le cose sono cambiate di nuovo.
Adesso non ho più sicurezze, mi sento in balia dei sentimenti e davanti a me vedo solo buio.
Il Chanyeol che ho rincontrato non è lo stesso del novembre dell'anno scorso.
Io non sono la stessa di un anno fa. Siamo cambiati inesorabilmente e ci guardiamo negli occhi scovando nuovi particolari che prima non c'erano.
Una consapevolezza agghiacciante di cosa vuol dire vivere senza respirare.
Un rimorso così grande da tormentarti, da adombrare ogni singolo momento della tua esistenza proponendo un loop assillante di "come sarebbe stato se...?"
Un pensiero costante, più importante degli altri, vitale ed essenziale per darmi un ragione per aprire gli occhi ogni giorno che si trascinava: spero che smetterai di amarmi.

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HOLA
La bomba è stata sganciata. Volevo premettere che so che l'argomento trattato è molto delicato, non è una tematica facile. Ma avendola subita in prima persona (non sulla mia pelle ma su una persona a me cara) mi sta molto a cuore e soprattutto so di cosa parlo.
Helena e Chanyeol sono segnati dal corso degli eventi e dai rimorsi dei propri errori, causati dalle emozioni che spesso prendono il sopravvento e beh fanno fare cazzate
Fatemi sapere cosa ne pensate, è davvero importante vvb
Veronica

365 days // ChanyeolDove le storie prendono vita. Scoprilo ora