2 aprile

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2 aprile 2018

Io e Chanyeol oggi abbiamo litigato come mai prima d'ora. Abbiamo urlato, rotto un'anta della cucina (ci ha dato un pugno così forte che si è staccata la parte inferiore), gli ho detto che non volevo vederlo più.
Poi mi sono seduta sulla sedia, e con la testa sulle ginocchia ho soffocato i singhiozzi, infatti lui non si è accorto subito che piangevo. Si strofinava le mani sulla faccia e faceva avanti e indietro con i suoi passi svelti e ampissimi. Mi ha detto, "non piangere, per favore", ma io non riuscivo a smettere. Dovevo sfogarmi e lasciar andar via lo stress. Ma lui non può vedermi piangere e quindi si è avvicinato.
Mi ha scostato i capelli dalla faccia, umidicci e appiccicati sulla pelle dalle lacrime, e mi ha lasciato baci sulle guance bagnate, salate.
"Non me ne frega niente del resto del mondo", ha detto. "Mi importa solo di te, ma tu non lo capisci. Ti dico che ti amo in un modo che non pensavo potesse esistere, ma tu non lo capisci. Non comprendi i sentimenti che provo per te."
Quando ho alzato lo sguardo ho incontrato i suoi occhi scuri, seri e dentro i miei. Mentre i suoi polpastrelli carezzavano le mie guance io mi sentivo così attratta da lui da non poterci rinunciare, così ho ricambiato i baci. Li ho lasciati sulle sue guance, sul naso, sulla mascella. Poi lui ha raccolto le mie labbra con le sue e non so come, i nostri corpi sono finiti stretti e aggrovigliati, come tutto quello che lui mi fa provare.
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Questo è quello che ho sognato stanotte; un ricordo. Esattamente quello ho scritto sulla pagina dell'agenda del due aprile.
Ho rivissuto quella scena così vividamente che mi sono svegliata con le budella attorcigliate. Più ci penso più fremono le mani, e continuo a scacciare il ricordo. Mi provoca un'emozione immensa che mi dà i brividi, più degli altri giorni.

Non riesco a smettere di sognarlo. Tutte le notti, da tre mesi, non ne salta una, lo sogno. E nel mio inconscio riprovo esattamente le stesse emozioni come se lo vivessi realmente. Anche se è solo la mia immaginazione, le emozioni sono reali.

È reale il fatto che sento le mani deboli e non riesco a reggere la tazzina del caffè, che poso scocciata sul ripiano.

«Cosa c'è, amore?»

«Niente, oggi mi sento senza energie»

«Puoi prendere gli integratori che ho comprato l'altro giorno. Sono ottimi, ti rimetti in sesto»

Penso a lui, a cosa mi avrebbe risposto; mi avrebbe proposto del sesso per farmi tornare le energie, e dallo scherzo lo avremmo fatto veramente e io sono convinta che avrebbe funzionato.

Invece ascolto il consiglio dell'uomo seduto di fronte a me che sorseggia tè verde; prendo un'integratore.
Lo trangugio al posto del sesso che avrei voluto fare e dopo un saluto veloce esco di casa.

Di nuovo, il freddo mi investe e io mi stringo nel cappotto andando a passo veloce verso la macchina. Sospiro, cerco di incoraggiarmi visto che mi sento debole e quell'integratore non serve a un cazzo. Metto in moto ed esco dal vialetto, i miei pensieri mi guidano lungo la strada.
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Dopo una giornata pesante di lavoro, con mia sorpresa, trovo l'uomo con cui sto ancora a casa mia.

«Amore, che sorpresa. Mangiamo insieme?», parlo posando le chiavi e togliendo il cappotto.

Lui mi dà le spalle, non mi risponde. Porta una maglietta a collo alto viola e in mano la tazza nera di stamattina, lo trovo esattamente come l'ho lasciato.
«Si, mangiamo insieme»

Non mi svesto, ho un presentimento. Faccio il giro dell'isola al centro della cucina e lo guardo in faccia. È pensieroso, come pensavo c'è qualcosa che non va. Gli chiedo cosa c'è , lui sorseggia dalla tazza e non mi guarda.

365 days // ChanyeolDove le storie prendono vita. Scoprilo ora