20. Beverly soffre

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"No, Beverly tu non mi ami." la incoraggiò Richie "Amare è un termine troppo grande."
"Perché dici questo?"
"Perché lo penso davvero, alla nostra età è tutto più flebile e incostante, un sentimento, come un'attrazione può sembrare in un primo momento amore, per poi rendersi conto di essersi sbagliati."
Dentro di sé pensava al procedimento inverso che si era verificato con Eddie, dapprima era confuso ma con l'avanzare del tempo si era accorto di amarlo.
"Non so, il tuo ragionamento è corretto...ma..."
"Tranquilla, è tutto okay."
"No, non è tutto okay. Lascia che ti ami, che lo faccia in silenzio, non cercare di spegnere i miei sentimenti, te ne prego. L'ultima cosa che desidero è cessare di provare tutto questo, perché mi tiene viva. Non mi sento più la ragazza spenta e incapace di provare emozioni che mi sentivo prima, dopo la rottura con Bill."
"Oh Bev, non dire così."
"Taci per favore, credo tu non abbia capito ciò che intendo, non parlare a sproposito."
"Io ho capito bene credimi." sorrise distendendo le labbra e facendo nascere tante piccole crepe sulla superficie rosea "Lascerò che tu ti senta viva, che tu arda quanto desideri per me, se è ciò che preferisci, però non riuscirò mai a sentirmi completamente in pace con me stesso, sapendo che c'è una persona cara che soffre per me."
"Tu non provi nulla...?" domandò la ragazza abbassando gli occhi.
"Ti voglio veramente tanto bene."
"Sai cosa intendo."
"Beverly...non chiedermi questo..."
"Tu mi hai mai amata Richie?"
"Io...sì..."
"Non intendo durante quell'estate...intendo ora. In quest'anno, quando ci "frequentavamo" tu provavi qualcosa?"
"Io...io credo di sì."
"Non prendermi in giro."
"È complicato."
"Puoi parlarne con me." lo incitò.
Richie si guardò le mani e di getto lanciò lo sguardo fuori dalla finestra, senza mai incontrare quello di Bev.
Pensò a Eddie, alla sua scomparsa, ai sentimenti per lui che non si erano mai affievoliti, al contrario si erano rafforzati, pensò ai collegamenti che Eddie era riuscito a instaurare con il pensiero, alla dichiarazione che gli aveva fatto qualche sera prima, pensò alla sofferenza che era solito a dover affrontare ma che da un po' di tempo stava scomparendo, ai pianti che avvenivano sempre più di rado, pensò a quanto gli mancasse Eddie, al desiderio di abbracciarlo, di averlo accanto a sé, al fatto che non lo vedeva, sentiva, percepiva da tempo, che doveva assolutamente trovarlo e al timore che gli fosse accaduto qualcosa.
"No, non è vero."
"Si, Richie."
"Senti, la scomparsa di Eddie mi ha toccato molto e non me la sento in questo momento di aprirmi."
"Ma perché ti ha toccato così tanto? Eravate amici ma non vi ho mai visti molto legati, almeno non più che con altri."
"Credimi, siamo ancora legati."
"Ma lui è scomparso da tempo..." farfugliò lei.
"Scomparso non vuol dire morto."
"No...però non illuderti troppo, potresti ricevere un brutto colpo."
"Come puoi parlare così? Come puoi pronunciare tali parole con così tanta tranquillità e noncuranza?" era sbalordito.
"Credi che non manchi anche a me?"
"Da come parli, non sembra."
"Non sei l'unico che risente della sua assenza!"
"Lo so! Ma ne risento sicuramente più di te! Considerato che hai il coraggio di venirmi a dire in faccia di non illudermi del suo ritorno perché potrebbe essere morto!"
"Santo cielo! Non volevo mica dire questo!"
"Invece si, non negare l'evidenza Beverly!"
"Hai ragione, scusami." di colpo la ragazza tornò a essere pacata.
"Dio." disse lui sussurrando a denti stretti pronunciando la "d" come una "t". "Scusami tu, ho esagerato."
"Ma cosa succede Rich?" chiese sospirando.
"Mi manca da morire."
Lei sorrise.
"Solo questo?"
"No" sorrise anche lui.
"Ma non ho voglia di parlarne. Magari più avanti."
Beverly capì che insistere sarebbe stato inutile.
"Meglio che vada."
"Sicuro di non voler restare? Potremmo studiare insieme o mangiare qualcosa."
"Non penso sia il caso, non voglio arrecarti altro disturbo."
"Nessun disturbo! Ti prego resta." disse lei snocciolando una parola dopo l'altra senza nemmeno prender fiato.
Richie ci pensò per qualche secondo e poi cedette: "Va bene, per cena devo tornare a casa però."
"Certo, un ogni caso dovrei mandarti via perché per quell'ora mio padre sarà a casa."
Si guardarono e risero.

Il pomeriggio trascorse sereno.
Fra i due non ci fu ne imbarazzo ne nessun'altra forma di disagio.
Richie se ne andò intorno alle sei e Beverly si sfogò in un lungo pianto, liberandosi dalla delusione e dalla tristezza accumulate durante la chiacchierata, avvenuta nel primo pomeriggio. Probabilmente non era amore quello che provava per Rich, ma sentiva di provare qualcosa, inconsciamente sperava che anch'egli provasse tutto ciò, così da sentirsi ricambiata e provare a convincersi di essersi effettivamente innamorata, soluzione perfetta per dimenticare Bill, almeno per un periodo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 26, 2018 ⏰

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l'ironia dell'amore (reddie)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora