Capitolo 7

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7. This is my girl!

Ero un fascio di nervi

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Ero un fascio di nervi.
Avevo una sensazione alla bocca dello stomaco che non mi permetteva di stare tranquilla come se da un momento all'altro potesse accadere qualcosa che avrebbe rovinato la serata.

Forse era solo il mega hamburger che avevo mangiato qualche attimo prima ad essermi rimasto sullo stomaco, chi poteva saperlo.

«Allora, Eric» lo fissò Tania, continuando con la sua serie di domande. Inutile dire che il ragazzo in questione non aveva fatto altro che risponderle a monosillabi o con un sguardo glaciale «cosa studi?»

Nulla, non voleva proprio arrendersi.

Travis al mio fianco scoppiò in una fragorosa risata che fece accigliare la mia amica.

Io mi persi a guardarlo mentre rideva di gusto e dovetti di nuovo ammettere a me stessa che Trav era davvero un bellissimo ragazzo. In realtà non era solo bello, aveva anche fascino e si sa che questa combinazione è davvero fatale per la sanità mentale di ogni ragazza.

Si accorse del mio sguardo sognante e mi fece l'occhiolino. Abbassai il capo e arrossii fino alla punta dei piedi. Possibile che dovessi sempre fare figure di merda?

«Che hai da ridere?» gli chiese, offesa.

«Ammiro la tua tenacia, non tutti possono vantarsi di aver avuto una conversazione così interessante con il biondino» lanciò una pallina fatta con uno dei fazzolettini al suo amico.

«Che dire, non sono un tipo loquace» disse con un sorriso di sbieco.

«Abbiamo notato» ricambiai con lo stesso sorriso che non gli andò molto a genio, visto lo sguardo glaciale che mi rivolse.

Non mi faceva paura per niente, avevo superato cose ben peggiori. Di certo non mi sarei fatta intimidire da uno che credeva di avercelo d'oro. 

«Oddio, mi ammazzate voi due» continuò a ridere Travis che era l'esatto contrario dell'amico.

Mentre Eric non degnava nemmeno di uno sguardo Tania - tranne per incenerirla con lo sguardo, Travis non perdeva occasione per sorridermi; Eric non sfiorava Tania, lui teneva un braccio attorno alle mie spalle da quando ci eravamo seduti. E, stranamente, non mi dava fastidio. O almeno non del tutto.

«Almeno qualcuno si sta divertendo» borbottò ancora il biondo seduto difronte a me.

«Se ti fa tanto schifo stare con noi puoi pure andartene, nessuno te lo impedisce» sputò acida la mia amica.

Non era il tipo di ragazza che spara cattiverie, ma quando arrivava al limite della sopportazione diventava la più stronza del mondo.

Eric la guardò con sguardo sconcertato, aggrottò le sopracciglia e sorrise leggermente, ma non era un sorriso di scherno come tutti gli altri. La mia ragazza aveva fatto centro.

Angel [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora