3. What's your name?
Quella mattina mi svegliai di buon umore e ciò voleva dire solo una cosa: sarebbe stata una giornata di merda. Pessimista? No, realista.
Succedeva sempre così, se la giornata cominciava bene, ci sarebbe stato qualcosa che avrebbe rovinato la mia allegria. Insomma, le gioie non facevano parte della mia vita.
Guardai il letto accanto al mio e vidi Tania ancora immersa nel mondo dei sogni, dato che era stata fino a notte fonda a telefono con la madre. Le aveva raccontato ogni dettaglio del viaggio, come del resto avrebbe fatto ogni volta che le sarebbe accaduto qualcosa di emozionante.
Il rapporto che legava le donne della famiglia Hale era davvero unico e indescrivibile.
Non che io non avessi un bel rapporto con mia madre, ma non le avrei mai potuto raccontare del "pezzo di manzo che ho incontrato all'aeroporto". Parole di Tania, ovviamente.Restai a fissare il soffitto per quell'istante di tempo che mi sembrò un'eternità.
Mi stavo annoiando a morte. Avrei potuto chiamare Alex ma da lui, in quel momento, era ora di pranzo e non volevo disturbarlo.
Allora decisi di andare a fare un giro, per potermi orientare meglio il giorno seguente, quando sarebbero cominciate le lezioni.
Mi piaceva avere sempre tutto sotto controllo, gli imprevisti erano i miei peggior nemici.
Il corridoio del dormitorio era vuoto, dato che erano le sei del mattino e non c'erano corsi. La gente normale avrebbe dormito fino alle 10.00, come minimo, ma io non ero mai stata normale.
Mi feci una doccia veloce e indossai dei semplici jeans con una t-shirt che avevo acquistato quell'estate in Grecia, dove ero stata in vacanza con le mie amiche.
La vacanza era costata davvero tanto, ma ne era valsa la pena perché ci eravamo divertite come matte.
La struttura dall'esterno sembrava gigantesca e all'interno, in particolare a quell'ora, mentre tutti dormivano, sembrava una reggia.
Regnava il silenzio e l'unico rumore che si udiva nei corridoi era quello dei miei passi.
Il mio stomaco cominciò a brontolare e decisi di andare alla ricerca di un bar, per mangiare qualcosa che riuscisse a placare la mia fame, dato che la sera precedente avevo mangiato un semplice tramezzino. Dal mio fisico non sembrava, ma ero davvero una mangiona.
Mi guardavo intorno smarrita, nella speranza che improvvisamente potesse comparire una grande freccia con la scritta bar, come spesso accade nei cartoni animati.
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Angel [SOSPESA]
Romance« even the purest hearts are drawn to darkness. » Il destino, per una volta, sembra giocare a favore di Camille Rose. Dopo il suo primo amore finito male; dopo quel ragazzo dagli occhi verdi che le ha fatto perdere la ragione, Cami ha deciso di dir...