Capitolo 5: Il grande vuoto

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Ness mi mancava quella mattina: era così solitaria. Non sapevo perché, ma comunque una cosa era certa: mi sentivo quasi solo. Dovevo, volevo sapere cosa fosse accaduto a Mercy: già quanto anticipato da Hindy mi parve spaventoso. Ero a metà tra amici e amore, ben messo con i problemi come potrete immaginare. In altre parole, non ci stavo capendo nulla: dovevo fare ordine nella mia testa. La colazione era pronta e non avevo voglia di aspettare altre risposte: avevo già due questioni in sospeso, aggiungere il mio stomaco alla lista sarebbe stata la cosa peggiore. La colazione era buona, almeno quella per fortuna. La mia idea di andare nel Great Void fu da tutti accettata. Finalmente! Ero fortemente tentato dal prendere a brutte parole le ragazze nel momento in cui si resero conto che avevano probabilmente torto, tanto che dovetti mettermi la mano sulla bocca per evitare di offenderle. Mi limitai a gesticolare. Tornammo tutti nella tenda per cambiarci. Mentre mi cambiavo, mi venne in mente una cosa: sotto GV c'era scritto 4:40 a.m.; ed erano le 11 di mattina, aggiungendo anche il tempo che le ragazze avrebbero impiegato per cambiarsi e vestirsi, capii che non saremmo mai arrivati. In breve, sarebbe convenuto non dormire la sera prima per raggiungere il Great Void a quell'orario. Dovetti farne conto a Hindy, che disse di andare comunque perché avrebbe potuto non riferirsi all'orario ma a qualcos'altro. Dissentii nel primo momento, facendogli notare che a.m. non poteva che significare "anti meridian"

Rispose:

"È una possibile spiegazione ad alcuni degli indizi".

Aggiunse quindi che sarebbe stato meglio raccoglierne più possibili prima di saltare a conclusioni affrettate. Accettai il consiglio, sebbene ritenessi fosse una perdita di tempo. Mi accorsi solo fuori dalla tenda che il cielo era nuvoloso. Quelle nuvole aggiungevano ancora più malinconia alla scena. Gli alberi voltavano le chiome in favore dell'ombra e l'oscurità sempre più si avvicinava e lentamente soffocava la luce del sole fino a renderlo solo un ricordo lontano ma accecante. Era una scena inquietante. Pensavo di non avere più paura del buio da quando avevo dieci anni, ma a quanto pare il terrore non è qualcosa che si dimentica. Insomma, la giornata si apriva in modo pressoché tenebroso. La strada per il Great Void non era troppo lontana e le ragazze si stavano ancora preparando. Fay per prima uscì da quella tenda. Aveva un'aria tranquilla e lentamente si avvicinava, con passo incerto per lo stato d'animo che portava. Era perfettamente vestita, con i capelli perfettamente sistemati e con il trucco sistemato con altrettanta peculiarità. Fay era maestra nel mostrare quello che voleva si vedesse. Era cauta negli atteggiamenti e raramente mostrava il fianco. Erano davvero poche le occasioni in cui lo faceva, in pratica una di quelle ragazze che agiva quasi sempre in funzione di quello che le era più utile. Mi dispiaceva in fondo che fosse così opportunista in certe sue azioni, anche se mai si è rivelata maligna in nessuna: non amava avere la coscienza sporca e se ce l'aveva, non lo sapeva. Era una ragazza apparentemente semplice, ma che in realtà rivelava più facce delle stessa medaglia. Non posso negare che in fondo le volessi bene, ma il mio rapporto con lei non era tale da potermi concedere di essere un amico intimo. Non che fosse un mio obiettivo, per carità, ma tutto ciò accadeva per colpa di Fay, in quanto tendeva ad essere parecchio diffidente con le persone. Lasciava sempre infatti trapelare le informazioni su di lei che voleva passassero, in compenso però, era tremendamente curiosa: era il suo carattere e non ci potevo fare nulla! Quando si avvicinò, mi chiese subito cosa dovessimo fare e io risposi che dovevamo andare nel Great Void per cercare dove Ness fosse scomparso e che fine avesse fatto. Quindi lei incominciò di nuovo il discorso su Ness:

"Chissà cosa gli sarà successo" si domandò

"Io non ne ho idea, come non so cosa turbasse Ness nella foresta. Senti, tanto per sapere, cosa vi siete dette tu e Missis il giorno che abbiamo visitato Villa Elbourt?"

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