~33~ kim.th_95

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Mi muovo nel sonno, cercando di sfuggire al solito raggio di sole che si è posato con insistenza sui miei occhi e cerco di riprendere il sogno fantastico che stavo facendo, non potevo nemmeno sperare che fosse tutto vero!
Mi muovo di nuovo alla ricerca di un pezzo di cuscino non illuminato da quel dannatissimo raggio di sole, quando sento un braccio passarmi sulla vita, mentre qualcuno mi stringe a sé e spalanco gli occhi, ritrovandomi d'avanti il viso addormentato di Kookie che mi toglie il fiato. Mi siedo di scatto, venendo accecato da quel fastidiosissimo raggio di sole, e inizio a straparlare innervosito e ancora mezzo intontito, dimenticandomi di CHI ho al mio fianco. "Dannatissimo raggio di sole, ogni mattina la stessa storia, ma è mai possibile che devo essere accecato ogni giorno? Porco di quel panda, Apollo deve davvero odiarmi, oppure è solo uno stronzo!" dico borbottando, fin quando una risata impossibile da non sentire non mi fa sobbalzare, facendomi finire direttamente col sedere per terra. "Cazzo!" sbotto dolorante, massaggiandomi il sedere."Oddio! S-stai bene?" cerca di dire Kookie tra una risata e l'altra mentre si sporge dal letto per controllare che sia tutto intero, lo guardo offeso "ovviamente no! Mi hai fatto perdere 10 anni di vita oltre ad avermi fatto prendere una botta assurda, ma ti sembra il modo? Ridere così all'improvviso, vicino ad una povera persona ignara" dico, gesticolando come un pazzo, per poi afferrare la mano che mi porge per risalire sul letto e sedermi accanto a lui, ma dandogli le spalle. Lui ridacchia ancora, "Scusa, non volevo farti spaventare, ma mi sono svegliato con il tuo borbottio e appena sono riuscito a distinguere le parole non ho potuto trattenermi dal ridere!" "Be' sono felice di averti fatto ridere di me allora." dico mettendo il broncio. "Ma non ridevo di te! Principalmente ridevo per la felicità di vederti al mio fianco, e poi , sì, un po' mi ha fatto ridere quello che dicevi, ma non volevo offenderti." disse, afferrandomi per le braccia e facendomi voltare, " Davvero vedermi ti ha reso felice? Perché?" domando mordendomi il labbro. "Certo che mi ha reso felice! Mi ha fatto realizzare che non era tutto un sogno e che ti ho visto davvero dal vivo. Inoltre, devo ammettere che svegliarmi con la tua voce che borbotta e poterti ammirare di persona, è un risveglio mille volte migliore che svegliarmi con la mia suoneria e vederti attraverso uno schermo!". Alzo di scatto la testa mentre un sorriso enorme si espande sul mio viso "Stai scherzando vero? Questo dovrei dirtelo io!" "È perché scusa?" chiese alzando un sopracciglio, al che io spalancati la bocca "Perché tu sei JK! Sei famoso a livello internazionale e io non sono nessuno in confronto!" dico, e nella foga del momento mi alzo in piedi sul letto, continuando a straparlare e gesticolare. "Insomma, nessuno potrebbe competere con te! Sei un cantante e un ballerino straordinario, ti impegni sempre così tanto, in tutto. Oltre al fatto che sei bello, dolce gentile e altruist.. Ehy, ma che fai?" urlo interrompendomi appena lui si mette in ginocchio e mi tira verso il basso all'improvviso. Mi prende il viso tra le mani e punta i suoi occhi dritto nei miei, serio "Per prima cosa ti calmi, e poi stai esagerando, non sono così fantastico come mi descrivi, sono solo un essere umano qualunque, come tutti gli altri." sorride, per poi riprendere seriamente, ma con un pizzico di dolcezza "E non è vero che non vali niente, che non sei nessuno in confronto. Sei la persona più straordinaria che abbia mai incontrato e per me vali molto più di chiunque altro!" mi accarezza una guancia, portandosi via una lacrima che era sfuggita dal mio controllo, nessuno mi aveva mai detto cose così dolci, nessuno che non fosse mia nonna o Jimin, e nessuno mi aveva mai fatto battere il cuore come ci riesce lui. Di scatto, senza che lui possa avere il tempo di realizzare cosa sto facendo, gli butto le braccia al collo e lo abbraccio, facendo sì che lo slancio ci faccia cadere entrambi sdraiati sul letto, mentre lui mi circonda con le sue, stringendomi come ha sempre fatto, come se non gli passasse neanche per l'anticamera del cervello di lasciarmi andare.
"Anche tu vali tanto per me, più di quanto immagini!" gli dico, con il viso premuto sul suo collo e, preso dal momento, alzo il viso e gli stampo un bacio sulla guancia, per poi rendermi conto di ciò che ho appena fatto e arrossire di botto. "Aww, sei dolcissimo tutto rosso!" dice Kookie stringendomi le guance, facendomi imbarazzare ancora di più, così prendo la prima cosa che trovo, un cuscino, e glielo lancio addosso "Smettila di prendermi in giro!", urlo, mentre lui mi rilancia il cuscino ridendo, dando vita ad una battaglia che finisce solo grazie alla mia pancia che brontola, facendoci scoppiare a ridere. Appena riusciamo a riprendere fiato e a smettere di ridere, decidiamo di ordinare la colazione in camera, che consumiamo tra una risata e l'altra,senza l'imbarazzo o il disagio che è sempre presente quando conosci una persona da poco tempo, ma come se fossimo sempre stati presenti uno nella vita dell'altro.

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