Capitolo 13

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Quell'abbraccio, racchiuse in una volta tutti quegli abbracci che avrei voluto dargli quando mi sentivo sola nel periodo della sua assenza.

Mi completava.

Eravamo stretti l'una all'altro, e non so se fosse un bene o un male, ma io mi sentivo felice.

Al momento non pensavo a niente. Ne' a cio' che avrebbe potuto dire Stephanie, ne' a cio' che avrei dovuto spiegare al mio ritorno.

Anche perche' non c'era proprio nulla da spiegare. Io avevo bisogno di quell'abbraccio.

Nel medesimo istante in cui ci separammo, sentii come un calore dentro, qualcosa di bello, che mi fece sorridere. Che mi fece anche cadere una lacrima.

Louis mi guardo' e sorrise.

-Hey, stai piangendo?-

Si avvicino' e mi asciugo' la lacrima con il pollice. Mi accarezzo' una guancia.

Improvvisamente arrossii e avvampai.

Perche' diamine mi stavo comportando cosi?

-Io... Io vorrei sapere perche' te ne sei andato Louis.-

Gli dissi prendendogli la mano dal mio viso e allontanandola.

Tremai al pensiero di quei mesi passati in solitudine. Senza di lui.

Louis non mi rispose. Rivolse lo sguardo verso il basso.

-Louis, dimmi perche' lo hai fatto! Devi dirmelo!-

Gli urlai contro e le lacrime continuarono a scendermi sul volto.

Ancora non rispondeva.

-Cazzo Louis io me lo merito, devi dirmi che cosa ti e' passato per quella cavolo di testa, io lo devo sapere! Parlami!- gridai ancora, tirandogli dei pugni sul petto.

Le lacrime non smisero un attimo di scendere. Gli occhi i bruciavano. Le immagini di quel periodo mi ritornarono in mente, ed ero sempre piu' frustrata, piu' arrabbiata. Volevo sapere il perche'. Lo dovevo sapere.

Il cuore mi batteva forte, ed io iniziavo a sentirmi stanca. Mi facevano male le mani.

Louis allora mi afferro' per i polsi con uno scatto veloce e cerco' di tenermi ferma.

-Adesso basta Jess, fermati.

Diamine, smettila.-

Mi fermai. Di colpo. Guardai nella sua direzione: mi accorsi che era ancora senza maglietta e che il suo petto era diventato rosso per i miei colpi.

-Io-io.. Mi dispiace.- dissi a bassa voce.

Louis mi teneva ancora per i polsi. E stringeva, come se avesse paura che ricominciassi a dimenarmi.

E piansi ancora. Non mi piaceva quella situazione, volevo andare a casa. Scappare via da lui.

Louis a quel punto alleggeri' la stretta.

-No... per favore, Jess...-

Mi trascino' a se' e mi fece poggiare la testa sul suo petto.

Mi accarezzo' la testa e mi diede un bacio sulla fronte.

-Hai bisogno di sapere cosa e' accaduto.-

-Sono stati dei giorni terribili per me, Jess. Non immagini quanto.

Mi mancavi terribilmente.

Non vedevo l'ora di rivederti quel giorno. Avevo davvero spostato ogni appuntamento per stare con te, ero felicissimo all'idea che avrei potuto passare un po di tempo con la persona che amavo.

Ma poi ci hanno chiamato per delle interviste in America e non abbiamo potuto rifiutare. Ero cosi' arrabbiato, Jess. Non immagini quanto...-

Mentre Louis parlava, io stavo in silenzio, con lo sguardo rivolto verso il basso.

Mi stava dicendo sul serio com'era andata e dentro di me era come se non volessi sentire. Avevo lasciato tutto alle spalle, no? Perche' avrei dovuto ripetere tutto?

-...Allora da quel momento fu come un nuovo inizio. Ero stufo di tutto quel rimandare e rimandare e allora cercai di ribellarmi. Inziai ad ubriacarmi e a comportarmi da stronzo con chiunque. Anche i ragazzi fecero fatica a sopportarmi, tant'e' che litigai con loro molto spesso. Ero insostenibile, Jess. Un comportamento da vero idiota. Ma capisci che lo facevo perche' non potevo vederti? Era un dolore insopportabile.-

Delle lacrime mi scesero lungo il viso. Cio' che stava dicendo Louis era fin troppo per me. Non sapevo se avrei voluto sentire di piu'.

-...dopo quel periodo poi, fu ancora piu' orrendo per me. Iniziai anche a fumare e saltavo le prove. Non mi presentavo alle interviste e venni richiamato piu' spesso.

Frequentai locali e andai con diverse ragazze e...-

Lo interruppi alzandomi dal divano e asciugandomi in fretta le lacrime.

Per me era veramente troppo. Non ce la facevo piu' a star li ad ascoltarlo. Pensavo che chiarire sarebbe servito, ma avevo capito che era stato solo un grosso errore.

Dovevo andarmene da li e tornare da James. Avrei dimenticato quel discorso.

-Jess, dove stai andando?-

Louis era preoccupato e si alzo' di scatto anche lui, venendomi incontro.

-Lontano da qui, Louis. Ho sentito abbastanza- dissi con voce tremolante.

Avevo veramente il cuore a pezzi.

Ero completamente distrutta.

-No, ti prego Jess, resta.-

Louis cerco' di dissuadermi, e mi prese una mano. La strinse, intreccio' le sue dita alle mie.

Dovevo andarmene subito.

-Jess...-

Mi trascino' indietro e mi sfioro' il fianco con una mano.

Io ero ancora scossa, non capii bene cosa volesse.

Louis si avvicino' a me, e sentii il suo respiro sul collo, mi sfiorava la pelle.

Mi diede un bacio sul collo.

Una. Due. Tre volte.

Ero come paralizzata, non riuscivo a liberarmi da quella stretta.
Era come se qualcosa mi trattenesse.
Mi stava distraendo.
Stavo dannatamente cadendo in tentazione.

I miei pensieri vagavano confusi nella mia mente e chiusi gli occhi, mentre le morbide labbra di Louis, si poggiarono sulle mie.
Con una maledetta delicatezza.

Over Again (Sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora