Capitolo 12

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Louis usci' circa due giorni dopo l'arresto: per fortuna eravamo riusciti a pagare la cauzione, grazie anche all'aiuto di James.

Andammo tutti a prenderlo alla centrale. Si, andai anche io, ma solo perche' mi costrinse Zayn. Con me c'erano Ellie, Stephanie e persino James, che aveva insistito a venire.

Non capivo tutta quella sua voglia, dato che comunque sapeva che Louis ce l'aveva con lui.

Ha persino spostato un appuntamento per venire. Se non lo conoscessi bene, direi che lo ha fatto soltanto per sentire delle scuse da parte di Louis. Il che non faceva assolutamente una piega.

Arrivammo quasi tutti insieme, e non appena Zayn ci vide, corse verso di noi e mi abbraccio'.

-Sono felice che tu sia venuta, sai?-

-L'ho fatto per te, Zay, lo sai.- ammisi io sinceramente.

-Di certo non sono qui per festeggiarlo, ha commesso comunque un errore. E anche grave.- ripresi io, guardandolo, mentre stringevo la mano a James, leggermente infastidita.

-Si ma mi ha fatto comunque piacere vederti, conta molto per me e per noi.- rispose Zayn, mettendomi una mano sulla spalla e sorridendomi.

Ricambiai il sorriso, ma con finzione. Non ero affatto felice di stare li, ero a completo disagio e non volevo assolutamente rivederlo. Cosa avrei potuto o dovuto fare? Sorridergli e abbracciarlo come se non fosse successo niente?

Non potevo, diamine.

Mentre cercavo di capire cosa avrei potuto fare, un poliziotto apri' la porta di ingresso e dietro di lui sbuco' Louis, con un'espressione triste e frustrata in volto.

Restai ad osservarlo mentre si avvicinava ai ragazzi, tenendo sempre la mano stretta a quella di James.

Louis li abbraccio' felice, si capiva che non vedeva l'ora di vederli.

Si vedeva anche che non aveva affatto passato un bel momento in carcere: aveva i capelli scompigliati, della barba che gli incorniciava leggermente il volto e delle profonde occhiaie.

Quasi mi dispiaceva per com'era ridotto.

Ma era il minimo in confronto a cio' che aveva fatto a James.

E in questo modo avrebbe capito e riflettuto sui suoi errori.

Una volta salutati i ragazzi, Louis poggio' il suo borsone a terra e si guardo' attorno.

Solo allora si accorse di noi, di me.

Lo guardai attentamente. Mi fissava, con aria innocente.

Venne verso di noi ed io instintivamente, strinsi la manica della giacca di James e feci un passo indietro, come per stare in all'erta. Quasi con la paura che Louis potesse nuovamente fargli del male.

James lo noto' e anche Louis, che strozzo' una piccola risata.

-Stai tranquilla, non gli faro' nulla questa volta- mi disse Louis con un tono che mi diede parecchio fastidio.

-Sarebbe il caso, se non volessi ritornare la' dentro- ribattei io con lo stesso tono.

Louis mi guardo' e sorrise compiaciuto.

Ma chi si credeva di essere?

James era rimasto in silenzio, ad assistere alla scena.

A quel punto, Louis torno' serio.

-Mi disipiace per quello che e' successo. So che probabilmente le mie scuse non basteranno a risolvere la cosa, ma sono sincero. Mi sono comportato da vero idiota, ancora adesso mi vergogno a parlarne-

Over Again (Sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora