2 gemelli, 2 amanti

14°capitolo

Entriamo in questo enorme palazzo situato al centro di New York, tutti si girano per guardarci, gli occhi dei uomini mi osservano in modo lascitivo, mentre le ragazze non riescono a staccare gli occhi dai MIEI gemelli, ripeto MIEI. Sono gelosa marcia, ma non posso mostrarlo per la scommessa di ieri. Dopo essermi presentata a tutti i collaboratori della compagnia, finalmente posso andare a mangiare al buffet. Faccio parte di quel gruppo di ragazze che mette al primo posto il cibo, perchè i ragazzi se ne vanno, invece i l cibo resta. Inizio ad osservare il buffet, devo essere sicura che non ci deve essere pesce, poichè sono allergica. Non c'è scritto niente del ripieno, ma veramente?! . "C'è qualche problema?" Un ragazzo sulla trentina, con capelli neri e occhi verdi, si rivolge nella mia direzione. "Sì, sono allergica a tutto ciò che si può definire pesce, come cozze, molluschi ecc., però non riesco a capire quali posso mangiare e quali no" "Allora, lasci che la aiuto. Questi sono con la carne, questi con le patate e questi prosciutto cotto" "Grazie mille. Posso sapere il vostro nome?" Mi guarda sbalordito e fa " Lean Bourdain, al vostro servizio" Rimango scioccata. "AspettI, quel Lean, uno dei cuochi più famosi dell'America?!" Mi sorride e annuisce. "Omg, mi dispiace di averla riconosciuta, è che non seguo quel tipo di tv show, poichè non sono molto brava a cucinare. Ho sentito parlare molto di te, cioè di lei" "Grazie ne sono onorato." "Posso chiederle di firmare una dedica a una mia amica, che è innamorata pazza di lei, si chiama Shiny" "Con molto piacere" Dopo qualche minuto, mi dà la dedica e un foglietto con cui c'è scritto il SUO NUMERO. "Scusami, devo andare, è stato un piacere conoscerti" Mentre si allontana, mi fa il gesto di chiamarlo. Mi sono diemnticata di presentarmi, che stupida. Cerco di non saltare sul posto. Prendo il mio telefono e chiamo Shiny. Dopo un paio di squilli, sento la sua voce "Dimmi, troietta" Mi risponde con la sua voce squillante. "Ho incontrato Lean Bourdain" Attimi di silenzio dall'altra parte del telefono e un urlo pazzesco. "Omg, me lo dici così! Sei una puttanella fortunata" "Be', la prossima volta ti mando un piccione per avvisarti." "Sei la mia piccola troietta. Devo andare, poi voglio ogni particolare, cazzo sono così gelosa" Sorrido e mi guardo intorno. Noto come i due gemelli mi osservano, li sorrido, sono gelosi, sì! Davanti, riconosco uno dei miei ex migliori amici. Sento coem il mio corpo si blocca sul posto. Non riesco a cammianre, l'attacco di panico sta per avvicinarsi. Okay, calma, calma. Inspira, okay, sono calma. Mi avvicino cauta e faccio "Posso avere un suo saluto, signor "Sono il più bravo"?" Si irrigidisce e si gira "Cazzo, sei tu!" Mi abbraccia con una forza, che sembra che mi stia per rompere la schiena e mi sussurra "Mi dispiace per quello che è accaduto" ah, è vero che lui sa "Ormai, non mi fa differenza" "Guarda che lo so che stai mentendo" "Allora non chiedermelo" Lui si avvicina e mi riabbraccia. "Starà sempre con noi" "Lo so" Cerco di apparire più fredda possibile, se no scoppierei a piangere davanti a tutti. "Ma, adesso ti voglio fare conoscere l'Angelo" "Interessante, come mai Angelo?" "Lo capirai presto" Con il braccio attorno alla MIA VITA e con due paia di occhi che stanno bruciando sulla mia schiena, mi cammino sculettando. "Senti, ma Angelo è un tuo caro amico o un parente?" Cerco di sciogliere l'ansia che mi sta venendo toccando uno dei miei ex amici, che sa perfettamente cosa mi è successo tanti anni fa. Entriamo in una piccola discoteca VIP, sta suonando una bella canzone eletronic. "Adoro questa canzone" Esclamo come una bambina di 5 anni. "Vieni e balla con me" "Non mi dovevi presentare Angelo?!" "Non preoccuparti, verrà tra poco" "Va bene" Iniziamo a ballare, saltellando e inizia avvicinarsi sempre di più. "Cos'hai in mente di fare?" "Tra qualche minuto capirai" Dopo qualche minuto dove parlavamo, arriva un uomo sui trent'anni che mi sposta senza nemmeno guardarmi e inizia a baciare mio migliore amico in bocca. Dopo qualche minuto, si stacca e mi osserva in modo disgustato. "Vattene da qui, se non vedessi, lui non è interessato per niente a te" Scusa, come si permette questo qua? "Be', forse lui no, ma io sì" E senza pensarci due volte, prendo il mio amico e lo bacio sulla parte alta del labbro, ma visto da dietro, sembrerebbe un bacio sulle labbra. Sento, il suo sguardo su di me, mi giro e faccio "Il gioco è iniziato, Angelo" Esco dalla discoteca e mi incammino verso il tavolo, dove cenerò con i gemelli.