Capitolo 5

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Oggi la giornata era stranamente solare. Sam era ancora distesa nel suo letto e non sentiva nulla, nessun urlo da parte di sua madre, nulla che la disturbasse, era lei immersa nella quiete. Era strano per lei molto, o perché forse si era fatta l'abitudine di sentirla urlare con lei, o allora non si spiegava la situazione. Talmente strano che a mala voglia si alzò dal letto, dopo aver passato una nottata tranquilla, e strisciando uscì fuori dalla sua camera.

Scese le scale ed andò in cucina, ancora silenzio. Forse la madre era uscita di prima mattina. E lei sorrise a quel pensiero, perché voleva dire nervi a posto e testa serena.

Si mise ai fornelli ed iniziò a cucinarsi qualche pancake, li amava, soprattutto se appena fumanti e ancora meglio se li mangiava a colazione. Oh andiamo, tutti vorrebbero mangiare pancake a colazione per iniziare la giornata al meglio.

Il suono della notifica del cellulare le rimbombava nelle orecchie.

«Se e mia madre giuro che vad-» si stava ripetendo a denti stretti lei stessa ad alta voce, serrando i pugni. Ma si bloccò subito non appena vide un numero sconosciuto. Un numero che lei non aveva salvato nella rubrica.

Sbloccò il cellulare e aprì il messaggio.

Sconosciuto:
Ei, ehm scusa se ti disturbo! Sono Chloe...

Appena lesse quel messaggio un sorriso le illuminò il viso. Era lei. Si sentì felice ancor più di quando lo era preparando i suoi amati pancake. Di corsa salvò il numero in rubrica ed era decisa a rispondere.

Sam:
Chloe ehy, tranquilla non disturbi, credevo non avresti utilizzato mai il mio numero ahaha

Chloe:
Perché non avrei dovuto? Certo che ti avrei cercata. Come stai?

Beh, Sam? Come stava Sam? Ora che stava messaggiando con lei decisamente bene, anzi, benissimo, o forse era meglio dire che non c'era nulla, nessun termine adatto, in grado di descrivere come si sentisse lei in quel momento.

Sam:
Io sto adesso decisamente bene! E tu? Come stai?

Chloe:
Benissimo! Ancora grazie per il bel pomeriggio passato insieme ieri.

Sam:
Grazie a te, senza te non serebbe stato tale. Adesso che fai?

Chloe a quel messaggio sorrise come un'ebete, pur non capendo la motivazione, tanto che la sua compagna di banco se ne accorse pure.

«Ehila Di Nardo, con chi messaggi che hai quel sorrisetto?» le domandò scherzando con un sorrisetto malizioso la sua compagna di banco. Lei le lanciò uno sguardo fulminante e le fece una smorfia.

In effetti quella non era una semplice compagna di banco. Era la sua migliore amica Elisa. Impicciona ma pur sempre la sua migliore amica. Si conoscevano da quando erano piccole, sono come sorelle. Tra le due sin da subito c'è stata sintonia, tanto che col passare degli anni, si definiscono ancora migliori amiche. Entrambe farebbero la qualsiasi cosa per far star bene l'altra. Si aiutano, parlano, si confidano, fanno tutto ciò che fanno le migliori amiche e Chloe non poteva avere di meglio che lei al suo fianco pronta ad abbattere tutti insieme a lei.

«Saranno affari miei, non credi? E comunque con nessuno, un'amica» rispose Chloe tranquillamente.

Ancora a lei non aveva raccontato nulla di Sam, del fatto che ha saltato un giorno di canto che era la cosa che più amava e che mai avrebbe saltato, del pomeriggio che hanno passato insieme. Ma soprattutto non le aveva detto di ciò che le faceva provare Sam, tutto confuso, ma bello allo stesso tempo. Voleva solo, anche se per poco, perché alla fine le avrebbe detto tutto, avere un piccolo segreto tutto suo.

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