Capitolo 8

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Erano sedute nel divano del salotto, con le pizze sulle gambe e lo sguardo rivolto al grande plasma davanti a loro. Stavano guardando un film Horror, e data la grandezza di quella televisione, faceva ancora più paura, sembrava che le immagini uscissero fuori dallo schermo. Per Sam nessun problema amava i film horror, ma Chloe tremava dalla paura e cercava di non darlo a vedere a Sam, che comunque lo notò lo stesso.

Sam prese un pezzo di pizza, l'ultimo e diede un morso, lanciando uno sgaurdo a Chloe, che in tutto ciò tremava con il cuscino tra le mani che le copriva metà viso. Si morse il labbro cercando di trattenere la risata.

«Se continui a tremare, fai cadere la pizza» rise Sam mentre le prendeva lo scatolo della pizza che stava per cadere dalle sue gambe. Lo prese e lo appoggiò sulle gambe di Chloe che in quel momento silenziosa la guardava.

«Hai paura? Se vuoi lo togliamo» continuò Sam visto che non aveva emesso neanche un respiro. Chloe la guardò  «Non ho paura» esclamò seria, mentendo. Aveva paura molta, ma non voleva dirglielo, non voleva che la prendesse per una bambina fifona. Ma non le piacevano i film horror, non le erano mai piaciuti perché poi non riusciva a farsi l'idea che quello era tutto finto e che mai sarebbero esistite cose di questo genere.

La porta si apriva piano, Mike stava uscendo da quella casa finalmente, era quasi fuori. Una musica di sottofondo lenta e straziante da mettere i brividi, i respiri profondi del protagonista. Stava quasi per mettere fine a quella tragedia, stava per uscire ma non appena mise la mano sulla maniglia della porta un'ombra lo fece sussultare dalla paura, si voltò di scatto, non vide nulla davanti ai suoi occhi. I suoi occhi balzavano da un punto ad un altro velocemente, i suoi respiri continuavano a farsi più accentuati, più profondi, cercava di fare piano, ancora respiri, ancora quella musica..

«CAZZO» urlò Chloe buttandosi sopra Sam, che subito iniziò a ridere, non appena vide come aveva reagito. Fece spaventare anche Sam che era concentrata a vedere cosa stava per succedere. Chloe era aggrappata con le braccia al collo di Sam, che non smetteva di ridere per via della minore che non smetteva di tremare. Poco dopo Chloe si accorse del gesto che, senza che se ne rendesse conto, aveva appena compiuto e si staccò subito diventando tutta rossa in viso. Il suo colorito al momento era pari al colorito di quel sangue che c'era in quel film. Sam continuava a ridere.

«Sc-scusami» balbettò Chloe. Sam smise di ridere, capendo che si era davvero spaventata, e le prese la mano. «Stai tranquilla» rispose Sam, Chloe le sorrise lievemente con ancora il cuore che le batteva forte, e ci potevano essere solo due ipotesi:
(a) le batteva forte perché si era presa una paura fuori dal normale per via del film (b) le batteva forte perché le braccia di Sam l'avevano completamente avvolta, e si sentiva al sicuro.

«Facciamo così, vieni qua vicino» le disse Sam tirandola a se dal braccio. Chloe sentì un braccio avvolgerla, e il suo viso si andò ad appoggiare al petto di Sam, tanto da sentirle il battito del cuore, e il ritmo dei suoi respiri. «Ogni volta che hai paura, ci sono qui io a proteggerti» le sussurrò all'orecchio, cercando la mano di Chloe, che trovò e la strinse alla sua di mano. Chloe si soffermò ad osservare le mano di Sam, così grande, rispetto alla sua, e perfetta. Aveva dei bracciali davvero belli, due avevano attaccati dei ciondoli, in un bracciale c'era un ciondolo a forma di cuore con scritto "Love me" e l'altro bracciale aveva il ciondolo con scritto "Live me", erano davvero belli e carini, ci giocarellò un po' per poi intrecciare nuovamente la sua mano a quella di Sam. Stava così bene.

«Sono davvero belli» esclamò indicando i ciondoli. Sam sorrise, anche se Chloe non poteva vederla.

«Ti piacciono?» le domandò Sam, e vide la testa appoggiata al suo petto, annuire rapidamente.

«Sono i miei portafortuna» continuò, e vide alzare lo sguardo di Chloe. Quegli occhi così scuri, così profondi, così perfetti.

«Mi piacerebbe avere un portafortuna» disse lei seria, tornando con lo sguardo in quei ciondoli, per poi afferrare ed intrecciare le dita di Sam alla sua mano.

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