Il treno della felicità

Capitolo 10

Il rumore della pioggia che incessantemente si scontrava contro il parabrezza era l'unico suono che si sentiva dentro quella macchina. Gli occhi attenti di Sam alla strada e lo sguardo pensieroso di Chloe davano l'impressione che le due avevano molte cose da dirsi ma nessuna riusciva ad avere il minimo coraggio.

Di quel bacio, per tutto il tratto di strada, non se ne parlò più, forse per paura, forse per timidezza, nessuna delle due sapeva il motivo, ma una cosa era certa, sia l'una che l'altra avevano molto da dire, molte domande da fare, moltissime.

Il silenzio tra le due venne interrotto da Sam che prese parola, non riusciva più a stare in silenzio dopo quello che era successo, non dopo che le labbra di quella ragazza si scontrarono con le sue «Perché lo hai fatto?» disse quasi come un sussurro stringendo fortemente le mani sullo sterzo, senza togliere gli occhi dalla strada.

Chloe a quelle parole chiuse gli occhi ed ingoiò quel poco di saliva che l'era rimasta, e la guardò attentamente, aveva ancora tutti i vestiti bagnati, e i capelli ormai zuppi appiccicati in viso. Le voleva dire che provava qualcosa, ma non lo fece, rimase in silenzio fino a quando non le uscì un «Non lo so Sam».

A quelle parole Sam si spezzò in due, si aspettava chissà quali parole, ma quella risposta invece la disintegrò. Ormai era ovvio quello che provava per Chloe e quel bacio le aveva dato soltanto la conferma, ma quelle 3 parole la buttarono giù, talmente tanto che neanche lei si sarebbe immaginata di reagire così.

Non aveva mai provato un emozione così intensa, così forte, come quel bacio, insieme a Chloe.

Decise di non parlare più, ma nonostante ciò, la sua mente naviaga continuamente su quelle parole, tornava ripetutamente come se fosse in loop in quell'istante in cui le sue labbra toccarono quelle di Chloe.

Aveva tante domande vaganti nella sua testa, ma ormai decise di non dar più peso ad esse e far finta di niente. Anche se purtroppo non era semplice farlo, anzi era piuttosto difficile. Il semplice fatto che Chloe le diede quella risposta, buttando giù tutte le aspettative che aveva, non lo accettava, non l'avrebbe mai accettato.

Passati 20 minuti erano appena arrivati davanti casa di Chloe, si parcheggiò davanti al vialetto e attese che scendesse.

Chloe non sapeva che fare, voleva dirle la verità, dirle che si stava innamorando ma che aveva paura della sua reazione, paura che sarebbe scappata via da lei, paura di ciò che poteva succedere se qualcuno lo venisse a scoprire, come la potrebbero prendere i suoi genitori, ma soprattutto paura che lei non provasse gli stessi sentimenti. Anche se purtroppo a quando pare si stava sbagliando.

Chloe non riusciva a capire che quella reazione era dovuta al fatto che ci fosse rimasta troppo male dalla sua risposta.

Si tolse la cintura con estrema lentezza, indugiò qualche secondo, i suoi occhi guizzavano ripetutamente sul viso di Sam, quei suoi lineamenti le davano alla testa, avrebbe tanto voluto avvicinarsi e appoggiare le sue labbra su quelle di colei che la faceva impazzire, ma purtroppo non poteva. Appoggiò la sua mano tremante sopra quella di Sam che al momento era stretta sul cambio ma Sam tolse subito la mano istintivamente da lì, e spostò il suo sguardo fuori dal finestrino, non aveva il coraggio di guardarla, non aveva il coraggio e non voleva neanche farlo. Era troppo delusa.

Chloe a quel gesto si fece scivolare una lacrima che rapidamente asciugò in fretta e furia evitando di farsi vedere, quel gesto la distrusse completamente, voleva dirle tutto, voleva dirle che quel bacio lo desiderava tanto, che le sue labbra sono state una salvezza, che quel bacio le aveva scatenato tante emozioni messe insieme, ma l'unica cosa che riuscì a fare era rimanere in silenzio. Cercò di dire qualcosa, ma non sapeva cosa dire «Sam io non volev-» stava per completare la frase ma Sam non le permise di farlo, la bloccò subito «Se non te ne sei accorta siamo arrivati, scendi» esclamò, a quelle parole Chloe chiuse istintivamente gli occhi per evitare di far uscire qualche lacrima, anche se purtroppo erano solamente tentativi vani.