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Arriviamo nel rifugio e mi ritrovo nello stretto e confortante abbraccio di Azzurra. «Oh grazie al cielo stai bene! Non hai idea di quanto sono stata in pensiero Dalila.», mi dice lei con la fronte corrugata dalla preoccupazione e sorrido leggermente imbarazzata, mentre i ragazzi ridacchiano. «Non ha fatto altro che parlare di te e pensare i peggio disastri per sei giorni praticamente.», la prende in giro Stéphan e lei gli tira scherzosamente un pugno sul braccio, con il volto rosso dall'imbarazzo mentre scoppiamo a ridere. Alla fine ci ritroviamo tutti a parlare di quello che è successo in questi giorni, i ragazzi hanno voluto sapere tutto, soprattutto come fosse stato rimanere con Monroe per questo tempo.

Dopo un po' guardo l'orologio e noto che sono già le dieci di sera, sento proprio il bisogno di andare a rilassarmi con un bel bagno e sdraiarmi sul letto.

«Ho proprio bisogno di un bagno ragazzi...» annuncio mentre con un sorriso mi dirigo a prendere un cambio pulito e andare dritta nel bagno, accanto alla stanza mia e di Azzurra.

Accolgo con gioia e sollievo l'acqua e la schiuma che mi avvolgono, spazzando via tutte le tensioni degli ultimi giorni, mentre appoggio la testa al bordo della vasca e mi lascio andare. Chiudo gli occhi e mi rilasso, pensando soltanto alla musica che ora invade l'ambiente mentre le note di I Love You di Woodkid risuonano, cullandomi.

ʼI am softly watching you, oh boy your eyes betray what burns inside you.ʼ Canticchio tra me e me, finendo di lavarmi per poi uscire dalla vasca e asciugarmi.

Appena mi cambio esco dal bagno, notando che la casa è più silenziosa, devono essere tutti a dormire e sono indecisa se andare da Lupin, magari sta dormendo. Alla fine però, mi ritrovo a bussare alla porta della sua stanza e la sua voce mi risponde subito, così entro chiudendomi la porta alle spalle. Lui si alza dal letto appena mi vede e posa il libro che stava leggendo, mentre mi guarda con un sorriso che quasi mi fa sciogliere.

«Ero venuta solo per dirti grazie di avermi riportata a casa...» esito imbarazzata mentre mi ritrovo la sua figura a pochi centimetri da me. Lupin mi prende la mano, portandosela dolcemente alle labbra e sfiorandola come un battito d'ali, mentre mi accorgo di sentirmi invadere di nuovo da quella sensazione strana. Il suo sguardo ardente si posa su di me, fissandomi profondamente e la sua bocca si trasforma in un sorriso sensuale. «Non ti avrei mai abbandonata chérie...mai.», mi dice più serio e deciso mentre il mio cuore scalpita e non riesco a placarlo.

Ora capisco cos'era quella sensazione che mi ha invaso pocanzi e ultimamente mi colpiva in sua presenza...era eccitazione, adrenalina pura che si impossessava di me ogni volta che mi sfiorava, anche solo con quello sguardo bruciante. Deglutisco nervosa e faccio un sorriso. «Lo so...posso fidarmi di te.», dico convinta fermamente e lui mi accarezza una guancia, scostandomi un ciuffo di capelli dal viso e passando due dita sotto al mio mento. «Voglio che tu sia la mia compagna Dalila, sia nel lavoro che nella vita intima.», quelle sue parole fanno breccia dentro di me e resto ad occhi aperti. «Ma...dici sul serio?», esito e lui annuisce lentamente ma deciso, non distogliendo mai lo sguardo da me. «Assolutamente, non sono mai stato più serio.» Mi risponde Lupin e abbasso di poco lo sguardo tentennando. «Ma...insomma tu...hai avuto altre esperienze e io non so se...», «Dalila, guardami.», mi interrompe lui mentre mi costringo a tornare a fissare le sue iridi, buie come la notte e avvolgenti come le spire di un serpente.

«Di cosa hai paura? Di non essere allaltezza per me? Non è così...», si ferma facendo un piccolo sorriso e indugia sulle mie labbra, prima di tornare a guardarmi. «Voglio te Dalila...come non ho mai voluto nessunaltra, poco mi importa quante esperienze io abbia avuto in confronto a te. Tu sola vali molto più di mille donne al mio fianco.» Le sue parole mi tranquillizzano subito e mi distendo un po, facendo un sorriso. «Diventeremo come Bonnie e Clyde insomma.», ridacchio ironica e lo vedo sorridere divertito. «Anche meglio.», il suo sguardo inizia a farsi più penetrante e mi sento attratta da lui come una falena con una fonte di luce.

Ho Derubato Il Ladro [IN REVISIONE] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora