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È ora di cena e già mi sono nella sala in cui Alexander ha fatto disporre il tavolo per due. Il mio disagio traspare da ogni mio movimento, al punto che per poco non faccio rovesciare il bicchiere colmo di vino rosso.

«Dalila...rilassati o ti rovinerai il vestito con il vino. Non ti mangio mica.», mi guarda sarcastico Alexander, mentre guardo il bicchiere contenente il liquido rosso con sospetto e lo rimetto a posto senza prenderne un sorso.

«Non ti fidi proprio eh? Non ci ho messo nulla nel vino e neanche nel cibo. Quindi puoi tranquillizzarti splendore. Non ti farò del male.», ma il tono di voce con cui lo dice non mi tranquillizza per nulla, resto seduta con la schiena dritta a fissarlo malamente. Solo quando i morsi della fame si fanno sentire penso che dovrei davvero mangiare, ma la paura mi blocca.
Di colpo Alexander si alza e si sporge verso di me, allungando la sua forchetta ancora pulita e prende un pezzo di carne, se la porta alla bocca è la mangia guardandomi sensualmente ma arriccio il naso senza scompormi.

Lui si risiede comodo e finisce di masticare, prima di guardarmi con un ghigno arrogante e un sopracciglio alzato. «Visto? Non c'è nulla che non vada nel tuo piatto.» Dice con fare ovvio e io guardo il cibo che ho sotto il naso. Lo stomaco torna a lamentarsi e con uno sbuffo cedo, iniziando a mangiare e scoprendo che in realtà, hanno cucinato tutto divinamente. Ma del vino non mi fido affatto, quindi mi verso l'acqua nel bicchiere accanto a quest'ultimo.

«Ti fai trattare bene vedo.», dico dopo lungo silenzio e lui sorride apertamente ma con malizia. «Ovviamente mia cara, non sono un criminale qualunque che vive di stenti. Diciamo che sotto questo aspetto io e Lupin siamo simili: entrambi amiamo il lusso ma io, a differenza sua, investo in ciò che rubo e mi godo la vita con il ricavato di ogni oggetto prezioso.» Mi risponde lui con arroganza e soddisfazione, mentre io scuoto di poco la testa esasperata.

«Allora...», comincia Alexander prendendo un sorso del suo vino e guardandomi serio ma con una scintilla negli occhi, che mi mette i brividi. «Hai pensato alla mia proposta Dalila? Io saprei farti più felice di quel Lupin, lo sai...puoi vederlo tu stessa guardandoti attorno.», prosegue lui aprendo le braccia ad indicare tutto ciò che ci circonda. «Alexander vedo che non perdi tempo eh?» Una voce improvvisamente sopraggiunge e alzò lo sguardo alla figura che avanza dietro il mio interlocutore.
Resto ad occhi aperti guardando di chi si tratta...Victoria!

Lei si avvicina a Alexander, poggiandogli elegantemente una mano su una spalla, mentre lui fa un ghigno e si volta a guardarla. «Victoria...come potrei perdere tempo se non ne valesse la pena. Hai visto che splendida compagnia ha l'onore di cenare con me? Come mai sei già qui? Non ti aspettavo.» Dice lui senza scomporsi minimamente e di questo gliene dò conto, dal momento che non sembra per niente interessato a lei.

ʼCome Lupin i primi tempi...ʼ rifletto un po' amareggiata e noto come Victoria mi scruta sorridendo. «Nulla di personale tesoro, ho solo un accordo con Alexander ma non mi sembra ti dispiaccia di essere qui. Lupin se ne farà una ragione credimi.» Dice lei con un occhiolino ma io mi irrito al punto che mi alzo in piedi sbattendo le mani sul tavolo. «Non ci provare Victoria! Non azzardarti a dire nulla a Lupin che non sia vero chiaro?! Tu non hai idea...» le rispondo quasi ringhiando l'ultima frase. Lei alza un sopracciglio seccata ma sempre con il sorriso cinico sul volto.

«Non è meravigliosa Victoria? È perfetta per me...» dice Alexander intromettendosi nella battaglia mentale e di sguardi tra me e Victoria. E lo dice con un sorriso sensuale e quasi incantato a guardarmi, ma io resto a fissare malamente la donna davanti a me. «Lupin verrà a saperlo comunque Dalila, arrenditi, non puoi farci nulla. Comunque non preoccuparti, Alexander può davvero darti molto più di Lupin e di quanto tu immagini. Lo so perché deve lo stesso a me...» prosegue lei con un sorriso civettuolo e si volta verso l'uomo che continua a guardarmi come un pazzo, prima di rivolgersi a Victoria. «Ovviamente...quel diamante sarà tuo.» Dice lui con un tono di voce che mette i brividi e io sgrano gli occhi.

Ho Derubato Il Ladro [IN REVISIONE] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora