Chapter 2

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La mattina dopo mi svegliai con molta difficoltà, dato che avevo passato la notte a studiare per la verifica di matematica di cui, ovviamente, non avevo capito un cazzo.

Biascicai un po' prima di alzarmi e lasciare il mio morbido e caldo letto che mi implorava di non andarmene.

Quella mattina ero a casa solo, perché mia madre era andata al lavoro molto presto. Non capivo come facesse ad avere la forza di alzarsi alle 3 del mattino per andare al lavoro.

Spalancai il mobile della dispensa e iniziai a prendere ogni cosa che mi si presentava davanti. Biscotti, dolci, crostatine, merendine, fette biscottate e chi più ne ha più ne metta.

Dopo aver preso dodici chili nel giro di dieci minuti, mi decido ad alzarmi dal tavolo per andarmi a vestire e lavare.

Salgo al piano di sopra e raggiungo la porta del bagno con i sensi di colpa per aver mangiato troppo.

Mi vesto con un paio di jeans e una felpa nera e mi incammino verso la mia auto parcheggiata nel vialetto di casa mia.

Arrivato a scuola, vengo subito assalito da Eleanor. Cavolo, non mi lascia nemmeno respirare quella.
"Oh, Louis caro. Hai dormito? Hai tutti gli occhi cerchiati, piccolo. Vuoi un abbraccio?"

"Non sono dell'umore, Eleanor."

Beh, non era vero.

Semplicemente non avevo voglia che quella ragazza mi toccasse.

Driiiiiiiiin.

Il suono della campana mi permise di non ascoltare le lagne di Eleanor.

Mi recai frettolosamente nell' aula di scienze e mi sedetti al primo banco libero che trovai. Eleanor arrivò cinque minuti dopo e mi implorò di sedersi vicino a me. Io rifiutati semplicemente dicendo un "no" che le provocò qualche lamento, ma almeno riuscii a stare seduto un po' da solo.

A metà lezione qualcuno bussò alla porta. La professoressa fermò la sua lezione e quasi subito la porta si aprì. Fermo sull'uscio c'era un ragazzo piuttosto alto, con dei ricci che gli contornavano gli occhi verdi e brillanti. La professoressa lo riconobbe e lo salutò calorosamente, invitandolo ad entrare nell' aula.

"Ragazzi, lui è Harry, il vostro nuovo compagno" aggiunse una volta che il ragazzo si era sistemato al suo fianco.

Appena la professoressa pronunciò il suo nome, le guance del ragazzo si colorarono di rosso, e le sue labbra si curvarono in un leggero sorriso.

Il suo nome rimbombava nella mia mente, e più lo guardavo più pensavo che fosse perfetto.

Probabilmente lo ho guardato per troppo tempo e forse lui se n'è accorto, perché mi ha guardato negli occhi e sul suo volto si è formata un'espressione confusa.

Tutto quello che riuscii a fare fu arrossire e accennare ad un leggero sorriso, prima di abbassare lo sguardo.

"Harry, puoi accomodarti in quel banco vuoto vicino a Louis."

Harry, ancora con le guance  un po' rosse, si avvicinò lentamente al banco e si sedette aggraziatamente.

Passai la lezione ad osservarlo in silenzio. Ora che lo avevo più vicino i suoi occhi mi apparivano ancora più belli.

Ad un tratto harry si voltò verso di me. I suoi occhi incrociarono i miei e le sue labbra si curvarono in un sorriso.

Ricambiai.

Cavolo com'era bello.

(angolo autrice)

Hey ragazzi! Anche se per ora non siete in molti spero che vi piaccia questa storia, come pensate che continuerà?

Aggiornerò non appena mi sarà possibile.

All the love. xx

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