♬ : If the sky that we look upon
Should tumble and fall
Or the mountains should crumble to the sea
I won't cry, I won't cry, no I won't shed a tear
Just as long as you stand, stand by me. / Ben E. King« È come un trauma. »
« Cosa ? »
« La tua devozione nei miei confronti. »━━━━━━━━━━━━━━━
Part 7
« Ti conosco ? » aveva chiesto il ragazzo alto e dai capelli castani, con una manciata di libri rilegati con cura in mano, presi alla svelta dagli scaffali più alti della sezione “ letteratura ” della biblioteca comunale.
Quel pomeriggio Mingyu si era recato in uno dei suoi luoghi più apprezzati per cercare di dare una svolta alla propria routine e stimolare la propria genialità. Era risaputo il fatto che fosse abbastanza colto e se ne vantava, poiché dell'idea che si dovevano valorizzare le proprie capacità.
Non aveva altri piani, se non quello di immergersi nella lettura e passare il più inosservato possibile. Sotto sotto sperava di poter incrociare visi familiari, visto che era solito frequentare quell'ambiente. Tutto era già andato in fumi dal momento in cui aveva messo il piede nell'edificio e voltandosi verso destra non riconosceva affatto il vecchio bibliotecario. Aveva un nome, molto comune. Sapeva che era solito regalargli segnalibri con i gattini. Era un avido collezionista di foto di animaletti cute, provato da tutti i calendari che possedeva dietro al bancone. L'aveva salutato con un leggero cenno del capo, mentre era intento a registrare alcune nuove entrate. Vissuto nel tempo, quando sorrideva gli si formavano piccole rughe intorno agli occhi e alle labbra carnose. Era gentile, ma assolutamente preciso e pungente quando si trattava di prestiti. Anche un solo giorno di ritardo, era una possibile ragione per inserirti nella lista dei cattivi cittadini. E Mingyu se lo ricordava vividamente.
Percorrendo i vari corridoi e gli spazi tra gli scaffali polverosi, la pagine stampate di quei volumi parevano emanare molta più empatia delle persone che lo circondavano. Forse, nascosta tra le loro parole stampate, vi era anche la sua di storia. Piccola e insulsa a confronto della filosofia di quei grandi scrittori e poeti che avevano vissuto miglior vita.Intento a cercare con lo sguardo l'ultima edizione dell' Orlando Innamorato del Boiardo, non si era accorto minimamente dell'attenzione e degli sguardi che provenivano oltre lo scaffale di legno che stava prendendo in esame. Quella figura lo stava seguendo piano, un passo alla volta, col cuore in mano e il respiro pesante.
Aveva sussurrato sottovoce un “ Oh, trovato ! ”, quando finalmente aveva riconosciuto la copertina marroncina e rossa del volume tanto amato. La mano si era già allungata automaticamente per afferrarlo, ma una forza estraneo lo stava trattenendo nella direzione opposta. Confuso e seccato, si era reso conto che qualcun'altro aveva avuto la sua stessa idea quel giorno, ma non avrebbe ceduto il proprio poema preferito a nessuno. Così aveva alzato gli occhi al cielo, sperando di poter tornare a casa col bottino desiderato.
Mingyu non sapeva chi aveva davanti, non gli interessava nemmeno, voleva solo avere quel libro. Inoltre ne aveva molti altri che stava cercando di tenere con l'altra mano contro il petto ed erano pesanti.
Le loro dita nel mentre, si erano sfiorate come petali di rosa. Non intenzionato ad arrendersi a quel silenzio, era pronto a ribattere e controbattere ma l'altro era stato più veloce : « Mingyu, sei tu ? ». Una voce già sentita, bassa e roca l'aveva paralizzato. Quell'apparente estraneo, di cui non aveva nemmeno scorto il volto, l'aveva appena chiamato col proprio nome e il nervosismo di prima era stato sostituito da stupore e sorpresa. Non voleva farsi prendere dal panico, così gli era sembrato normale chiedergli se lo conoscesse. Dopotutto soffriva di amnesia, poteva essere chiunque a questo punto.
Curioso del suo aspetto, aveva lasciato andare il testo, e spostato alcuni libri lungo lo scaffale per creare una fessura abbastanza grande per studiare il viso di colui che gli aveva rivolto la parola.
Un ragazzo probabilmente della sua età, o forse poco più grande. Capelli mossi e corvini ricadevano sulla sua fronte in modo sbarazzino. Aveva quel tipico tagli di occhi da asiatico, colorati di terra al chiaro di luna. Il naso era stranamente all'insù, con una piccola gobba data probabilmente dagli occhiali che portava. Non sembrava averlo mai visto o almeno era questa l'impressione che aveva avuto.
Eppure lui lo guardava con un'espressione spezzata, come un vaso di fiori andato in mille pezzi. I fiori colorati senza vita che giacciono sul pavimento e l'acqua farsi spazio nelle fessure. Il castano non sapeva cos'altro aggiungere, aspettava solo la sua risposta che evidentemente sarebbe tardata ad arrivare. Si sentiva osservato, mangiato con lo sguardo e non era una bella sensazione. Era a disagio e il fatto che poche persone tendevano a passare per quella sezione, lo metteva in una posizione nella quale era costretto a ricambiare il suo sguardo e sperare di non perdervici. Sarebbe stato d'aiuto se qualcuno avesse avuto la malsana idea di acculturarsi di più.Tra lo spazio di uno scaffale, il capitolo della storia di due anime conosciute, aveva iniziato a prendere vita. Qualcosa di simile era già stato scritto, ma purtroppo era ormai andato perduto. Le memorie di un tempo passato si stavano facendo strada per essere vissute un'altra volta, per trovare quel destino che tutt'e due meritavano.
« Senti, volevo solo prendere in prestito— »
« No, non mi conosci. » e pareva più una dolorosa affermazione sussurrata al vento, che una futile risposta per far scorrere il tempo.
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ɪʟ sᴏɴɴᴏ ᴅᴇʟʟᴀ ʀᴀɢɪᴏɴᴇ ɢᴇɴᴇʀᴀ ᴍᴏsᴛʀɪ
Fanfiction𝗠𝗘𝗔𝗡𝗜𝗘 ━ 𝗶𝗻 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 La memoria di ogni uomo è la sua letteratura privata. Kim Mingyu è costretto a stropicciare le pagine dei propri ricordi a causa di un'amnesia che gli provoca una contorta concezione della vita e della realtà che lo ci...