𝗠𝗘𝗔𝗡𝗜𝗘 ━ 𝗶𝗻 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼
La memoria di ogni uomo è la sua letteratura privata. Kim Mingyu è costretto a stropicciare le pagine dei propri ricordi a causa di un'amnesia che gli provoca una contorta concezione della vita e della realtà che lo ci...
♬ : Like a river flows surely to the sea Darling so it goes Some things are meant to be Take my hand, take my whole life too For I can't help falling in love with you. /Elvis Presley
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« Tutto ciò di cui ho bisogno è ricordare cosa si prova a sentirsi vivi. » « Tu sai come. » « Stando con te. »
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Part 6 - ⏺ RECORDING
Ho fatto un sogno. In questa realtà illusoria prodotta dalla parte più infima del mio subconscio, ho provato sentimenti che mai avrei immaginato di poter anche possedere. Mi trovavo in una stanza buia, completamente immersa nelle tenebre. In lontananza vi era una luce abbagliante, ho cercato di raggiungerla con la mano ma continuava a sfuggirmi. Solo dopo aver realizzato di essere in grado di muovermi, ho fatto lo sforzo di alzarmi apparentemente in piedi e ho cominciato ad allungare il passo. Mi sono messo a correre, non sapevo bene a cosa stavo andando incontro ma in qualche modo ero cosciente del fatto che non ne sarei rimasto intimorito, qualunque cosa avrei avuto davanti agli occhi. E quel qualcosa portava il sorriso di una creatura celeste. Non aveva volto, solo labbra contratte in un dolce invito. Quella figura informe mi stava porgendo la mano, cercava di sfiorarmi. Brividi lungo la schiena e pelle d'oca quando finalmente ha raggiunto il suo obiettivo. Non la conoscevo, ma era familiare. Il mio corpo lo sentiva suo, lo possedeva. Era una sensazione straziante e piacevole allo stesso tempo, perchè percepivo l'urlo dell'animo mio gridare il suo nome, ma io non lo sentivo, ero sordo e cieco. Quella strana figura era innanzi a me, eppure il mio sguardo non riusciva ad andare oltre, un muro invisibile lo bloccava. All'improvviso il terreno sottostante ha iniziato a muoversi, scosse di terremoto stavano creando crepe nella penombra della mia memoria. Come una singola chiazza d'inchiostro cancella lo scritto di una vita, la terra sotto i miei piedi aveva iniziato a cedere e istintivamente ho cercato di afferrare la mano che lui mi stava porgendo. Troppo tardi, stavo già cadendo.
Sono atterrato su un prato di anemone. Curioso, perchè il suo nome deriva dal termine greco “ anemos ”, che significa vento, per la sua fragilità e breve durata. Quel che mi lascia perplesso è il linguaggio di questo fiore, c'è una motivazione per cui la mia mente ha scelto proprio questa pianta. Io sto davvero aspettando una persona, lo so benissimo e ora è più che confermato. Il significato attribuito a questo delicatissimo fiore è quello dell'abbandono, ma anche quello di speranza e di attesa. Non ho mai visto un sorriso così luminoso accanto a me, spero vivamente che non sia solamente una maledetta fantasia. L'ho sempre detto che il mio corpo si autoripara, e anche in queste condizioni trova il modo di comunicare con me.
Mi sento.. mi sento— vivo. Le mie ossa tremano e le lacrime non fanno altro che sgorgare dai miei occhi distrutti. Quando mi sono svegliato, avevo i capelli completamente sudati e il respiro che faticava ad uscire. Avevo davvero bisogno di buttare fuori con violenza le mie paure. Sono spaventato dall'idea di rimanere solo, so che posso benissimo farmi dei nuovi amici, uscire da queste quattro mura.. ma non ci riesco. Il mio subconscio me lo impedisce. Ho dunque deciso di andare a fare una passeggiata domani, nel quartiere e provare a reintegrarmi nella comunità. Detta così suona abbastanza male. Non sono mai stato in guerra, sto solo combattendo per i miei ricordi alla deriva, contro un'amnesia che non smetterà di lasciare mine vaganti in giro per la mia memoria.
