♬ : Two hearts,
Two hearts that beat as one
Our lives have just begun. / Diana Ross and Lionel Richie« Cosa filmi, me ? »
« Sì. Devo catturare ogni secondo che passo con te, perché nulla è per sempre— finché non la si perde. »
« E credi che la mente umana non possa andare distrutta ? »━━━━━━━━━━━━━━━
Part 11
« Mi dici a cosa diavolo stavi pensando prima, quando hai attraversato la strada senza nemmeno guardare dove mettevi i piedi ? Se non fossi passato di qui, che fine avresti fatto ? Davvero— sei senza speranze. » la sua voce non era alta e nemmeno pareva un rimprovero, solo sana frustrazione che aveva portato Jeon Wonwoo a sedersi sul lato di un marciapiede nel cuore della notte. La fronte decorata da piccole rughe, a causa dell'espressione per niente tranquilla che aveva assunto e le dita delle mani fremere nel chiedersi perché fra tutte le persone esistenti al mondo, dovesse incontrare quella dalla quale avrebbe dovuto stare lontano. Il nervosismo e l'agitazione di un secondo, gli avevano scosso l'animo e ora non poteva che scegliere la via più diplomatica per darsela a gambe senza aprire più bocca. Aveva pur salvato le sue chiappe, ma il solo pensiero di alzare lo sguardo e trovarlo lì, in piedi, vivo e vegeto, senza strani tubicini o macchinari a tenerlo in vita su un letto d'ospedale, lo uccideva. Quella sera era solamente uscito per fare una passeggiata, liberare la mente da ricordi tormentosi e citazioni di libri o film che avevano condiviso insieme, per poter tornare a dormire e dimenticare l'incontro di non troppo tempo fa. La biblioteca era dove avvenne il primo impatto tra occhiate e carezze, la nascita di un interesse troppo astratto per essere compreso a fondo e luogo nel quale divennero sconosciuti per l'ultima volta.
No, non mi conosci.
Quell'affermazione rimbombava ancora nella sua testa, per ricordare a se stesso che era finita, non c'era modo di tornare indietro e forse era meglio così. Mingyu era perso tra le ceneri delle sue memorie più belle e solamente un miracolo avrebbe potuto mettere insieme la polvere per creare pagine di un diario di segreti d'amore. Avvolto nella nebbia, stava vagando vano, poiché l'unico che avrebbe mai potuto aiutarlo si era ormai arreso al dolore, divorato dai sensi di colpa e dalla paura di trascinarlo al patibolo insieme a lui.
« Beh, uno grazie e due— da dove diavolo sei sbucato tu ?! » quando aveva deciso di buttarsi giù dalla finestra e atterrare sul morbido giardino dietro casa, credeva sarebbe stato semplice scappare lontano e indagare ma purtroppo il Fato l'aveva guidato verso una strada sconosciuta e si era perso. Esser stato quasi investito da un pirata della strada era forse l'ultimo dei suoi pensieri, ma un duro trauma l'aveva colpito e vedere i fari lampeggianti delle auto avvicinarsi a lui lungo il marciapiede, lo rendeva molto inquieto. Flashback sconnessi si fecero vivi : urla, grida disperate e la suoneria di un cellulare vicino. Caldo, fiamme ovunque, odore intenso di benzina e poi il nulla, una pozza di sangue sotto il naso era ciò che lo teneva sveglio, ancora.
Stava impazzendo e non ne capiva nemmeno il motivo, ci mancava solo quello strano quattr'occhi della biblioteca il quale tecnicamente l'aveva salvato da morte certa. Non rispose, forse aveva alzato troppo la voce eppure non era sua intenzione farlo, ma non era in grado di controllare le sue emozioni in quel momento, era notte fonda e c'era un traffico inconcepibile lungo la via. Avrebbe voluto porgergli delle scuse, ma era più difficile di quanto potesse sembrare. Era come se qualcosa lo bloccasse, una sola parola “ scusa ”, non riusciva a pronunciarla, il suo corpo si rifiutava. Divenne malinconico per un istante, immerso nella celata indifferenza del suo pallido viso. Chi era costui ?
Credeva che non l'avrebbe rivisto ed eccolo lì, a fissarlo e studiare ogni linea del suo corpo con avidità, forse si era arrabbiato, per questo lo stava ignorando e in qualche modo aveva iniziato a provare risentimento per quel perfetto sconosciuto. Aveva strizzato gli occhi, alla disperata ricerca di un qualche appunto, un immagine o un nome, ma nulla. Wonwoo era diventato un pezzo di puzzle come tutti gli altri, ma il ragazzo stropicciato avrebbe dovuto sapere che era l'unico che non possedeva un posto nella sua vita.
Lui era la sua vita.« Vieni con me. »
« ..come ? Non ci conosc— »
« Non farmelo ripetere due volte, Mingyu. »..perché ciò a cui siamo destinati, ci apparterrà per sempre.
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ɪʟ sᴏɴɴᴏ ᴅᴇʟʟᴀ ʀᴀɢɪᴏɴᴇ ɢᴇɴᴇʀᴀ ᴍᴏsᴛʀɪ
Fanfiction𝗠𝗘𝗔𝗡𝗜𝗘 ━ 𝗶𝗻 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 La memoria di ogni uomo è la sua letteratura privata. Kim Mingyu è costretto a stropicciare le pagine dei propri ricordi a causa di un'amnesia che gli provoca una contorta concezione della vita e della realtà che lo ci...