Capitolo 5

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Emma si sciacquò la faccia, mettendo gli occhiali da sole sul lavandino e premendo contro gli occhi gonfissimi. Guardava il soffitto impedendo alle lacrime di bagnare il viso, non voleva piangere.

Doveva farsene una ragione, anche andando contro se stessa, non era assolutamente il momento di essere gelosa, o di altro, doveva controllarsi.

Così fece dei grandi sospiri prima di rimettere gli occhiali da sole, ma la porta si aprì, anticipandola e rivelando la figura di Marco.
Il cuore prese a battere di più
se lo sentiva in gola, al punto di esplodere.

- Non puoi stare nel bagno delle ragazze. - provò ad essere calma , ma la voce le tremava abbastanza.

Marco senza dire una parola le mise un braccio intorno al fianco, la mano fece su e giù sulla schiena, spingendola dolcemente contro il suo corpo e imprigionandola nelle sue braccia. Non provava nemmeno a liberarsene, mentre il profumo le inebriava le narici chiuse gli occhi, rilassandosi.

- È successo qualcosa? - le
tenne la guanciotta nelle mani, come faceva sempre, guardandola intensamente negli occhi.

Lo notava, il comportamento di Emma era strano, quasi scostante; come se scappasse.
-Non ho dormito, ho solo tanto sonno. - in parte non stava mentendo

Marco la prese in braccio, facendola appoggiare sul davanzale della finestra. Inizio a giocare con le dita della mano.  - Non ho dormito neanch'io. - ammise, senza sostenere lo sguardo.

Tenne le mani nei capelli corvini, accarezzandoli, e Marco si infilò nelle sue braccia,
poggiando delicatamente la testa sulla spalla della ragazza. - Mh, immagino tu ti sia dato da fare con la tua ragazza, stanotte -

Solo lei sapeva quanto si fosse fatta male da sola. E la conferma la ebbe quando lui si grattò, imbarazzato, la nuca. Scosse la testa cercando di non pensarci troppo, sembrava di camminare sul filo del baratro. - E ora vorresti dormire con me? E perché con lei no?
Alla fine..avete chiarito... -

Marco, allontanandosi di poco, tenne il labbro nei denti. Inutile dire che tutto era andato bene, ma nonostante questo, il rapporto la mattina dopo tornò quello di sempre. - Posso stare con te? Mi diverto di più. -

Emma gli tolse una ciglia dalla guancia, dandogli un buffetto sul naso. - Come vuoi. Ma io ho seriamente bisogno di dormire -

Le fece un sorriso, uno di quelli
per cui lei impazziva. Poi le diede un bacio sulla guancia, componendo un piccolo cerchio, che partiva dalla mascella fino a due centimetri dall'angolo della bocca. Emma stringeva forte il cappuccio della felpa nera,
mentre sudava a freddo, e lo stomaco fremeva.

Fu un attimo infinito quando le labbra di Marco si scontrarono a due centimetri dalle sue. I respiri si unirono,
diventando sempre più accelerati. Chiuse gli occhi, quando lo vide avvicinarsi, ma
il rumore della porta lo fece
indietreggiare.

Emma dovette sbilanciarsi per vedere chi fosse
e sbiancò notando la figura di Dani, quasi imbalsamato, con le spalle poggiate al muro. Marco tenne la presa sulla mano.

- Marina ti cerca.
Sei completamente scomparso. -
parló velocemente, guardandoli ancora con occhi sbarrati

Emma risalí tornando alla realtà. - Va da lei - quasi lo spinse verbalmente,
per il tono usato

- No. Dobbiamo dormire insieme. - sussurró
piano, in modo che Daniel non sentisse.

Le prese la mano, unendola con la sua, e la fece mettere in piedi. - Dille che il mister ha chiamato e sono dovuto scappare. -

Dani tenne le braccia conserte
e Marco inevitabilmente notó con che occhi guardava Emma,
provando fastidio.

Emma raggiunse nuovamente il tavolo, scorgendo la sua migliore amica a due centimetri da Francisco. Mentre Marina scriveva qualcosa al telefono, immediatamente sentí lo stomaco contorcersi per il senso di colpa.

- Io e Marco andiamo. - disse nell'orecchio di Maria

- Andate? Dove? Emma! - le prese il
braccio, tirandola verso se stessa.
Francisco osservava tutto con un sopracciglio alzato

- Amor sta tranquilla. - le disse dandole un bacio sulla guancia, - Ti scrivo dopo.
Anzi, stasera usciamo insieme
Solo io e te. -

Maria annuì tranquillizzandosi
Emma raggiunse Marco e si mise nella macchina sportiva, diretta chissà dove.

𝒅𝒐𝒈𝒔𝒊𝒕𝒕𝒆𝒓 ✿ 𝒎𝒂𝒓𝒄𝒐 𝒂𝒔𝒆𝒏𝒔𝒊𝒐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora