Capitolo 22

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Maria prese la guancia di Emma stringendola nelle dita mentre con l'altra mano scorreva la home di instagram, aveva pubblicato una storia con la sua migliore amica dove le stringeva la guanciotta e questa si era arrossata notevolmente, erano al solito bar, quello di qualche giorno prima. - Il tuo ragazzo ha detto che non devo consumarti, non l'ha ancora capito che io posso farti tutto quello che voglio prima di lui. -

Maria girò lo schermo del cellulare verso Emma facendole leggere la risposta di Marco, lei rise, poi l'abbracciò inviando una foto al suo ragazzo, dove la sua migliore amica le dava un bacio sulla guancia. "Non è giusto, mi manchi. :(" aveva risposto semplicemente, non si vedevano da giorni a causa delle partite, allenamenti, e le giornate passate a studiare.

Francisco, nel frattempo, aveva accavallato le gambe fissando la sua ragazza e bevendo quel frullato che a parer suo non era così tanto buono, o forse l'ansia di quello che avrebbe fatto la sera stessa lo stava mangiando vivo, Maria gli sorride imbarazzata notando lo sguardo fisso e poi gli diede la mano. Emma fece per pulire le labbra portandosi il tovagliolo ed il cameriere, la osservo' dal bancone e pian piano si avvicinò.

- Desiderate altro? - Emma alzando lo sguardo vide gli occhi chiari a due centimetri dal suo naso, così con la schiena si poggiò al divanetto, indietreggiando.

- No, stiamo benissimo così. - rispose Maria, notando il modo in cui questa persona sconosciuta fissava Emma, la quale si torturava le mani a disagio.

Lui non mosse un passo fissandola fino al momento in cui gli occhi si incrociarono, le sorrise e prese i bicchieri sporchi - Per caso ci conosciamo? Hai un viso che ho già visto da qualche parte -

Rimase senza fiato alla domanda del ragazzo strano, fece spallucce, non sapendo come rispondere - No. Vengo qua con il mio ragazzo parecchie volte, forse è per questo. -

Ma lui non mollava la presa, cercando di spingere i ricordi di Emma. - Ragazzo... quello?..Da piccola dicevi che non volevi più innamorarti -

Emma si girò di scatto e quel sorrisetto allargato, i denti dritti, gli occhi verdi ed i capelli castani, tendenti al biondo gli apparvero più familiari. Sentì il fiato mancargli in gola, Maria guardava quel ragazzo e prese la sua migliore amica per il
braccio, - Noi andiamo -

Uscirono velocemente dal locale, mentre Francisco pagò il conto e le raggiunse. Si sventoló la mano sulla faccia continuando a guardare il ragazzo da fuori - Cristo! - esclamava camminando avanti e indietro, più volte

- Somiglia a quello che gioca con noi però-" Maria mise una mano sulla bocca del suo ragazzo senza fargli aggiungere altro.

Sussurrava qualcosa che nessuno riusciva a capire e spesso si inceppava con le sue stesse parole. Aveva una brutta sensazione dentro il petto; di quelle che sai che si avverano, anche se vuoi evitarle, anche se ci giri intorno per cercare di non pensarci. Emma se ne stava con le mani incrociate e la testa catapultata ad anni prima.

- Vi spiego tutto a casa, andiamo - si infilò in macchina, al posto del guidatore, almeno sfogarsi guidando le avrebbe tolto un peso

- Perchè sento puzza di guai?- chiese alzando un sopracciglio

- Perché succederà qualcosa,  Mar.-

𝒅𝒐𝒈𝒔𝒊𝒕𝒕𝒆𝒓 ✿ 𝒎𝒂𝒓𝒄𝒐 𝒂𝒔𝒆𝒏𝒔𝒊𝒐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora