Quis hoc potest videre, quis potest pati,
nisi impudicus et vorax et aleo,
Mamurram habere quod
Comata Gallia
habebat uncti et ultima Britannia?
cinaede Romule haec videbis et feres?
et ille nunc superbus et
superfluens
perambulabit omnium cubilia,
ut albulus columbus aut Adoneus?
cinaede Romule, haec videbis et feres?
es impudicus et vorax et aleo.
eone nomine, imperator unice,
fuisti in ultima occidentis insula,
ut ista vestra
diffututa mentula
ducenties comesset aut trecenties?
quid est alid sinistra liberalitas?
parum expatravit an parum
helluatus est?
paterna prima lancinata sunt bona,
secunda praeda Pontica, inde tertia
Hibera, quam scit amnis
aurifer Tagus:
nunc Galliae timetur et Britanniae.
quid hunc malum fovetis? aut quid hic potest
nisi uncta devorare
patrimonia?
eone nomine urbis opulentissime
socer generque, perdidistis omnia?
Chi può veder ciò, chi piò
sopportarlo,
se non uno spudorato e ingordo e biscazziere,
che Namurra abbia quello che di buono aveva
la chiomata
Gallia e l'ultima Britannia?
E lui adesso superbo e strariparnte
passeggerà per le camere di tutti,
come un
candidello colombo o Adone?
Cinedo Romolo, queste cose vedrai e sopporterai?
Sei uno spudorato ed un ingordo e un
biscazziere.
E con quella fama, imperatore unico,
fosti in quell'ultima isola dell'occidente,
perché questa
vostra fottuta minchia
mangiasse duecento o trecentomila sesterzi?
Cos'altro è (se non) sinistra liberalità?
Ha
fatto poco gozzovigliato poco?
Furon dilapidati i beni paterni per primi,
seconda (fu) la perda pontica, poi
terza
l'Ibera, che l'aurifero fiume Tago sa:
ora si teme per la Gallia e la Britannia.
Perché favorite questo
male? O cosa può costui
se non divorare grassi patrimoni?
Con tale nome potentissimo di Roma
suocero e genero,
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Liber- Gaio Valerio Catullo
ClassicsLa raccolta di tutte le poesie di Catullo: in latino e tradotte, introdotte da una piccola biografia dell'artista. I CARMEN IN QUESTO LIBRO SONO 95 NEL LIBRO DI CATULLO PROIBITO CHE TROVATE TRA LE MIE OPERE.