Flavi, delicias tuas Catullo,
ni sint illepidae atque inelegantes,
velles dicere nec tacere posses.
verum nescioquid febriculosi
scorti diligis: hoc pudet fateri.
nam te non viduas iacere noctes
nequiquam tacitum cubile clamat
sertis ac Syrio fragrans olivo,
pulvinusque peraeque et hic et ille
attritus, tremulique quassa lecti
argutatio inambulatioque.
nam nil stupra valet, nihil, tacere.
cur? non tam latera effututa pandas,
ni tu quid facias ineptiarum.
quare, quidquid habes boni malique,
dic nobis: volo te ac tuos amores
ad caelum lepido vocare versu.
Flavio, i tuoi amorazzi a Catullo,
se lei non fosse cafona e sgraziata,
son certo che sveleresti, non potresti star zitto.
È sicuro che te la fai con qualche
puttana appestata: perciò non vuoi dirlo.
Che non passi notti solitarie
lo urla il letto, se pure non parla,
odoroso di ghirlande e profumi di Siria.
e il cuscino sgualcito di qui e di là
nonché le passeggiate e i gemiti
che si fa il tuo lettuccio, a scossoni.
È chiaro, niente, proprio niente vale tacere,
E che? Non andresti in giro così sderenato
se tu non stessi facendo scemenze.
E allora, quel che hai tra le mani di bello o di brutto,
diccelo: al cielo te ed i tuoi amori
con verso scherzoso voglio innalzare.
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Liber- Gaio Valerio Catullo
ClassiquesLa raccolta di tutte le poesie di Catullo: in latino e tradotte, introdotte da una piccola biografia dell'artista. I CARMEN IN QUESTO LIBRO SONO 95 NEL LIBRO DI CATULLO PROIBITO CHE TROVATE TRA LE MIE OPERE.