Five.

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Un sorriso uscì dalle mie labbra.

'Ti voglio bene'.

Non avevo mai sentito prima quelle tre parole uscire da lui.

Mi sentii stranamente bene. E diciamocela tutta, avevo il bisogno di sentirle.

Presi la biancheria intima, e mi andai a fare un bagno caldo.

Ci rimasi per più di un ora. Mi asciugai i capelli, misi il pigiama e senza cenare, mi addormentai quasi subito.

Mi rigirai nelle coperte, più volte non riuscendo a dormire.

Mi alzai di scatto e spinsi il pulsante centrale del mio telefono, controllando l'ora.

Erano le quattro del mattino.

Scesi lentamente dal letto, e aprii la porta della mia camera.

Scesi pian piano le scale, ma non accorgendomi dell'ultimo gradino, inciampai cadendo.

"Merda" mormorai.

Mi rialzai subito, ma fu troppo tardi.

Un Harry addormentato si affacciò da sopra le scale con una mazza da baseball in mano.

Scoppiai a ridere, trattenendo le risate con una mano davanti alla bocca.

"Mi hai fatto prendere un infarto!" Sbraitò in silenzio.

Risi ancora più forte.

"Smettila" continuò.

Scese volecemente le scale, vedendo che non la smettevo di ridere e prendendomi per un braccio, mi portò in cucina, chiudendo la porta dietro di sé.

"Dovevi vedere la tua faccia, seriamente" dissi smettendo di ridere.

"Beh, visto che qualcuno ha interrotto i miei bellissimi sogni insieme a Megan Fox- diciamo che ero un attimo stordito" borbottò.

Alzai gli occhi al cielo. "Dì alla Fox, di ringraziarmi. Le ho fatto evitare la parte più orripilante"

"Fottiti"

"Con Zac Efron? Magari" dissi prendendo un bicchiere d'acqua.

"Simpatica-" disse "-comunque, che ci fai sveglia a quest'ora?" continuò.

"Uhm, pensavo di andare a ballare la salsa, vieni con me?"

Dilatò gli occhi.

"Ma scusa genio, cosa vuoi che faccia alle quattro di notte?" dissi ovvia.

Mi guardò non capendo. Idiota.

"Lascia perdere, è troppo complicato per te" mi avvicinai verso la porta della cucina e prima di uscire dissi "Buonanotte"

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Aprii il mio armadietto, prendendo alcuni libri. Vidi Louis da lontano, e prendendo tutto il coraggio, mi incamminai verso di lui con il mio bicchiere di caffè in mano.

"Hey Elizabeth, scusa per ieri, ma-" non lo lasciai finire che il mio caffè caldo, andò a finire sui suoi vestiti e faccia compresa.

"Ops, scusami anche tu" dissi.

E con questo girai i tacchi e me ne andai in classe.

In classe proprio no, ma dritta dal preside sì.

La mia professoressa di Scienze Umane, a cui sto orribilmente antipatica, vide tutta la scena del caffè e non ci pensò due volte a mandarmi da lui.

"Elizabeth Green?" chiamò il mio nome la vice preside.

Mi alzai, e andai dritta nell'ufficio.

Entrai, e mi sedetti sulla sedia, davanti alla scrivania.

Il preside Lawrence mi guardò male.

"Mi è stato comunicato dalla professoressa Monroe, della sceneggiata avvenuta nel corridoio con il signorino Tomlinson. Ha qualcosa da ridire a sua discolpa?" disse, mettendosi gli occhiali.

"L'ho fatto per una buona causa!" mi difesi.

"Mi dica di più"

"Non si è presentato al nostro appuntamento" dissi velocemente.

Alzò un sopracciglio e sospirò.

"Quindi, lei gli ha buttato il caffè addosso perché non si è presentato al vostro appuntamento?"

Annuii.

"Beh, allora aveva ragione." sorrisi alla sua affermazione.

"Peccato che all'interno della scuola queste cose non sono ammesse, quindi si prenderà due ore di detenzione oggi pomeriggio. E con questo può andare"

Il mio sorriso svanì di colpo. Presi il fogliettino della detenzione e uscii salutandolo cordialmente, mormorando un vaffanculo.

Scrissi un messaggio a mia madre.

"Oggi devo rimanere due ore in più a scuola, ma non per il fatto che il preside mi abbia dato la detenzione per aver buttato del caffè addosso a Louis Tomlinson. Devo rimanere per mangiare tante mele.

Con affetto, la tua figlia preferita xx"

'Messaggio Inviato'

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