Six.

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Bloccai lo schermo del mio cellulare dopo aver inviato il messaggio, e mi recai verso la classe di matematica.

Bussai velocemente ed entrai, lo sguardo della professoressa Collins passò dagli studenti a me.

"Signorina Green, qual'è la sua giustificazione oggi? Mi illumini" disse, abbassando gli occhiali verso la punta del naso.

Mi avvicinai alla cattedra e sopra essa, posai il fogliettino dato dal preside.

Lo prese come se fosse una gomma da masticare spiaccicata sull'asfalto, e con fare svogliato, me lo ridiede mormorando un 'và a sederti'.

L'unico posto libero fu il secondo banco, dalla parte della finestra, dove seduto c'era Harry.

Mi buttai praticamente di peso sulla sedia, e presi il quaderno dalla borsa.

"Cosa hai combinato?" chiese Harry bisbigliando.

"Louis e caffè. Capiscimi" risposi.

Alzò un sopracciglio. "No, non capisco" disse.

"Neanche io capisco Styles. Vuoi spiegarmi tu Green?" disse la professore scocciata dal bisbigliare.

"Mi scusi" dissi solamente.

La Collins mi guardò e tornò a scrivere alla lavagna.

Harry strappò un pezzo di carta dal quaderno, ci scrisse sopra e me lo passò.

"Che cosa è successo?" c'era scritto.

Risposi "Ho buttato del caffè, accidentalmente addosso a Louis"

Glielo ripassai e vidi un sorriso sulle sue labbra.

"Sono fiero di te" scrisse.

Risi anche io, presi il pezzo di carta e lo accartocciai.

***

L'ora passò velocemente, e quando stavo per uscire dalla classe, Harry mi fermò.

"Lizzie!" urlò.

"Dimmi" dissi girandomi in sua direzione.

"Quante ore starai in detenzione?" chiese.

"Due"

"Se vuoi posso venirti a prendere" sorrise.

"Mh, okay grazie" dissi cambiando il sorriso.

"Ci vediamo alle tre" disse per poi sparire tra la folla di studenti.

All'ora di pranzo, uscii fuori in cortile, presi il pacchetto di sigarette e ne estrassi una, e infine presi l'accendino.

"Hey scusa, posso chiederti una sigaretta?" disse qualcuno alle mie spalle.

Mi girai. Un ragazzo biondo dagli occhi azzuri, era in piedi di fronte a me con le mani nelle tasche.

"Umh, si certo" ripresi di nuovo il pacchetto dalla mia borsa e glielo porsi. E in quel momento ricordai.

"Tu lavori da Starbucks! A Nottinghill, giusto?" chiesi.

Lui dilatò gli occhi, e vidi una scintilla farsi spazio fra i suoi occhi.

"Elizabeth?"

"Piacere mio" dissi sorridendo.

"Niall" sorrise.

Passamo alcuni minuti sileziosi in totale imbarazzo.

La campanella suonò. "Ora devo proprio andare" dissi, buttando per terra la sigaretta ormai finita.

"Beh, grazie ancora per la sigaretta"

"Ci si vede" sorrisi di nuovo e tornai dentro.

Misi le cuffiette, e mi concentrai sulle note di Never Say Never dei The Fray.

Spinsi la porta che mi divideva dalle due noiose ore di detenzione, e appena entrai, la mia bocca si spalancò.

"Che ci fai tu qui?"

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Salve ragazze, è la prima volta che 'mi presento'. Sono Gaia ed è la prima volta che scrivo storie su Wattpad. All'inzio le scrivevo solo su EFP, ma mai nessuna delle mie storie sono state portate a termine.

Non vi preoccupate, non succederà la stessa cosa su Wattpad.

E con questo vi lascio, ci risentiremo in altri capitoli.

Ps. Che ne dite di lasciarmi qualche commento e voto? Ne sarei felicissima, davvero.

Alla prossima,

_hesniall ♡

escape » h.s / on holdDove le storie prendono vita. Scoprilo ora