About a year after.
"Harry, il pannolino!" urlai in preda al panico.
Josie, mia figlia, piangeva disperata ormai affamata. La presi delicatamente avvicinandomi al lavandino per lavarla.
Harry arrivò con il pannolino chiesto, sorridendomi.
La rivestii velocemente, e corsi- per modo di dire- verso la cucina, per preparare il latte, tanto atteso dalla mia bambina.
Dopo trenta secondi di microonde, il lattte era abbastanza caldo, da poderglielo dare. Le misi un tovagliolo, oltre al bavaglino, per non farla sporcare e le diedi il suo latte.
Era così bella. Gli occhi azzurri limpidi, labbra rosee e capelli biondi boccolosi.
Per quanto riguarda i miei genitori, appena l'hanno scoperto, mi hanno praticamente cacciato di casa, dicendomi cattiverie e insulti, di quanto loro fossero delusi dai miei comportamenti, dal mio egoismo. E dicevano sempre le stesse frasi "Come puoi dare un futuro ad un bambino, senza prima averne uno tutto tuo?".
Sarei io l'egoista adesso? Il mio futuro era Josie, ed era la cosa più bella che mi fosse mai capitata.
Harry era venuto con me, nonostante le mie lamentele, le mie crisi, i miei pianti, lui è qui. C'è sempre stato.
Adesso ci troviamo nel piccolo appartemento fuori Londra del padre di Zayn, il migliore amico di Harry.
Disse che il padre oramai, passava più tempo in Pakistan, che a Londra, quindi potevamo utilizzarlo senza pagare niente, anche se lo stipendio di Harry nella caffetteria, non era poi così male.
Da quando è nata Josie, ovvero due mesi fà, tutto è cambiato.
Dal modo di vivere, al modo di pensare.
Per certi versi, mi sento molto più responsabile, avendo un'altra vita da controllare. Ci sono stati dei momenti in cui pensavo di dar fine a tutto, ma con l'aiuto di Harry, i pensieri svanivano subito.
"Dai, la faccio addormentare io" disse Harry. Non mi accorsi che ormai aveva già finito il latte. Troppi pensieri.
La prese lentamente, e camminò avanti e indietro per l'appartamento cantandole la ninna nanna.
Guardai l'orario del mio telefono.
03;59pm.
Sbadigliai istintivamente, portandomi una mano davanti la bocca. Il sonno si faceva sentire, eccome.
Con gli orari delle poppate di notte, riuscivo a chiudere occhio, sì e no quattro ore.
Mi alzai dalla sedia, e mi diressi verso la piccola stanza da letto, sdraiandomi poi su quest'ultimo.
Chiusi gli occhi e per un attimo i pensieri, i problemi e le fantasie svanirono nel nulla, lasciando spazio ad un sonno bisognoso.
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Lo so, lo so. È meglio che non parlo.
Seriamente, buon anno in ritardo♡Mi scuso, perché si, non ho aggiornato per quasi due mesi. Le idee e la voglia, mancavano. Il tempo, ancora di più.
Questo capitolo è corto, e come vedete, passa già un anno.
Eh già! Dato il mio enorme ritardo, ho pensato di far passare più tempo, come se fosse una nuova vita.E voi, cosa mi raccontate? Mi siete mancate♡
Vi ricordo che sto scrivendo anche un'altra storia. Il titolo è Midnight, con Harry. Spero che andiate a leggerla e che vi piaccia.
Beh, che ne dite di lasciarmi un piccolo commento? Vi ringrazio ancora, e mi scuso di nuovo.
HORVN93.
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escape » h.s / on hold
Fanfiction"Ed era così ingiusto. Era così ingiusto non poter amare una persona così tanto, quanto lo amavo io. Era così ingiusto non poterlo urlare al mondo intero. Era così ingiusto tenere in segreto un'amore così grande. Era così ingiusto non poter camminar...