CAPITOLO 10

623 36 46
                                    

(t/n)'s pov

Ti svegli con un gran mal di testa.
Ti alzi dal letto e pian piano i ricordi della notte precedente riaffiorano, sfortunatamente anche quello del lavoretto tra le gambe di quello sconosciuto.

Corri in bagno a sciacquarti la bocca e lavartela finché non sei sicura di non ricordare più quel momento.
Ti vesti, mentre stai per uscire noti sul comodino affianco al letto un biglietto:

" Troviamoci alla spiaggia vicino il bosco, dobbiamo parlare. URGENTE!"
-Jeff.

Perché non parlare in casa?
Ma Jeff è stupido, sicuramente lo avrà fatto pensando di essere in uno di quei libri sulle storie d'amore.
(t/n): pff, figuriamoci se siamo in un libro ( :3 ).

Cerchi di chiamarlo al cellulare, spento.
Provi nella sua camera, nulla.
Chiudi la porta e proprio in quel momento passa Laughing Jack.
(t/n): ehi Jack.
Il pagliaccio in bianco e nero si volta.
L.Jack: ehilà, (t/n)uccia, dimmi.
Sghignazza senza motivo mettendoti i brividi.
(t/n): ehm...si! Hai visto Jeff da queste parti per caso?
L.Jack: uh? Uhm...mhhh, no. Anzi si! Stamattina alle 5.35 l'ho beccato che usciva di casa.

Quindi Jeff non ha mentito, realmente sulla spiaggia.
Saluti velocemente Jack, esci di casa e corri in direzione del mare.

Il bosco è abbastanza freddo, eppure sono le 9.00 passate.
Il vento colora le tue guance di rosso fuoco e pian piano la stanchezza si fa sentire.
Non badi molto ai rami che ti graffiano le gambe, in fondo si stanno aggiungendo altre ferite a quelle che hai già.
Arrivi sulla spiaggia con il fiatone e le gambe che ormai ti reggono a stenti. Intravedi il corvino su uno scoglio poco lontano.

Ti arrampichi su per i massi, Jeff non sembra essersi accorto di te; lo guardi meglio, ed effettivamente ha le cuffiette.
Poco dopo ti siedi alla sua sinistra, si gira verso di te, qualche lacrima gli solca il viso.
Proprio in quel momento una goccia di pioggia cade sul tuo cappuccio; in pochi minuti il cielo rilascia su di voi la sua completa tristezza.
Gli sorridi, gli sfili una cuffietta e te la infili.
Parte "Next to you" (la canzone che vi ho lasciato all'inizio del capitolo, non c'è di che :3).
Canticchi un po', ma il tuo inglese storpiato crea solo imbarazzo.
Il ragazzo inizia a cantare con te, un inglese ancora peggiore.
La canzone finisce.

Ti volti nuovamente verso di lui, i capelli nero pece giacciono bagnati sulla fronte e dietro le orecchie, le lacrime confuse con la pioggia, i tremolii nelle braccia e nelle gambe.

Ti alzi, scrolli un po' di acqua dal giubbino e gli tendi la mano.
(t/n): andiamo a ripararci, poi mi dici ciò che devi.
Jeff afferra la tua mano e lentamente tornate a riva riparandovi nella grotta sulla spiaggia, quella grotta che racchiudeva la tua dichiarazione dei sentimenti per lui.

Vi rannicchiate in un angolino sperando in un po' di calore, ma niente.
Lo abbracci, dopo qualche minuto poggi la testa sulla sua spalla abbandonandoti completamente.
Dopo secondi interminabili, il corvino trova la forza di parlare.
Jeff: (t/n)...tu sei stata picchiata di nuovo, vero?

Sbianchi. I tuoi occhi si svuotano lasciando spazio a stupore e dolore.
Il ragazzo continua.
Jeff: il solo fatto che non me lo dici, mi fa pensare...che non ti fidi di me.

Lo guardi in faccia, lo hai fatto preoccupare fino a questo punto.
Saresti un mostro se non gli dicessi proprio ora la verità, ma sai che soffrirebbe di più sapendo la verità.
(t/n): i-io...davvero, non è nulla. Ho avuto m-.
Jeff: molti incidenti?
Non ti lascia finire la frase.
Jeff: ne hai avuti così molti in pochissimo tempo, (t/n), non mentirmi oltre.
(t/n): J-jeff...i-io non posso dirtelo.
Jeff: e perché? Porca puttana, (t/n)! Ti stanno torturando e io non posso sapere?
(t/n): ...
Jeff: bene, è tutto chiaro.

Si alza in piedi.
(t/n): d-dove vai?
Jeff: a casa.
Detto questo scompare tra la pioggia e il vento.
"Cosa sto facendo?" ti domandi, "Jeff è arrabbiato e preoccupato, non posso mentire in eterno".
Rimani lì ancora per un po', schiacciata tra i pensieri e le lacrime che cadono copiose dal tuo viso.

Jeff's pov

(qualche ora dopo)

Dio, non dovevo lasciare (t/n) da sola; sono tre fottutissime ore che non ho notizie di lei.
Smile dog e Slenderman sono usciti a cercarla un'ora fa.
Dio, dio, dio! Sono un disastro, l'ho ferita, l'ho abbandonata, meriterei l'inferno.

Passano altri due minuti e sento sbattere la porta di casa.
Mi volto, e un uomo di due metri in giacca e cravatta sta reggendo in braccio la mia bambina.
Sono talmente felice che non mi reggono le gambe.

Mi accascio a terra e incomincio a piangere di sollievo mentre la mia bimba corre ad abbracciarmi, anch'essa in lacrime.
Jeff: (t/n), lo giuro, non ti lascerò mai più sola, ti prego dimentica tutto, prenditi tutto il tempo che ti serve, non mi importa quanto è, aspetterò.

Le accarezzo i capelli dolcemente mentre lei affonda il suo viso nell'incavo del mio collo.
La stringo di più a me.
Annuisce alla mia affermazione per poi stamparmi un leggero bacio sulle labbra.

Liu's pov

Vedo che (t/n) è tornata a casa, ora Jeff la sta consolando, sembra felice...

Sorrido. Sembra proprio che stasera mi divertirò.

(quella sera ~19.30~)

Liu's pov
Entro nella stanza di (t/n), pronto a farla divertire come sempre.
Liu: ehi, piccoletta? Sei sveglia? Voglio farti tante cose belle!

Ridacchio per la mia ironia, ma mi blocco all'entrata della camera.
Sul letto, a gambe incrociate, siede un Ben dalle pupille rosso fuoco.
Ben: ciao, Liu..

Angolo di una mongola

Ehi ragazzi :/
Scusate se sono scomparsa, ma come ho detto nelle conversazioni ho avuto assai da fare e non mi veniva da scrivere, il prossimo capitolo cercherò di farlo uscire per la prossima settimana, non prometto nulla.
Buona  lettura❤

 "Vivi E Uccidi"/Jeff The Killer X Reader/❤ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora