Mi osservano.
La gente mi guarda mentre cammino lentamente, facendomi strada tra le foglie secche dai colori autunnali.
Hanno paura.
Hanno tutti dannatamente paura.
Un bambino si avvicina curioso, mi guarda, e fa scorrere un dito sulla guancia, partendo dalla bocca fino alla fine della mandibola, per imitare il mio mezzo sorriso forzato. Gli sorrido da sotto il cappuccio, mentre la madre arriva e sussurra trascinandolo via:
-Jamie, non importunare la signorina, vieni via. -
Ma non è per quello.
Mentre se ne va vedo lo sguardo spaventato della donna scrutare il mio volto.
"Che mostro."
Quasi riesco a sentire ciò che pensa. Ma comunque, è scontato.
Ci sono abituata.
"Mostro." "Che orrore..." "Ma che ha alla faccia?"
Tutti mi considerano pericolosa, ma io non sono tanto diversa da loro.
E tutto per colpa della mia cicatrice.
Una lunga cicatrice che mi attraversa la mandibola partendo dalla bocca. Vista da una certa angolazione sembra che io stia sorridendo da un solo lato, un sorriso innaturale e chiuso dai punti che mi affondano nella pelle.
Mi stringo nel cappuccio della felpa grigia.
Devo comprare una mascherina da indossare, forse mi noteranno meno.
Riconosco un volto famigliare tra la folla:
Un ragazzo sta spazzando l'ingresso di un bar.
Mi fermo e lo saluto,
-Hey Marley! Come va con il bar? -
-Benissimo. Gli affari vanno a gonfie vele.- risponde il ragazzo dai capelli corvini e pettinati ordinatamente. Le lenti degli occhiali che gli scivolano sul naso. -Ti andrebbe una tazza di cioccolata calda? Sai, con questo tempaccio... - dice osservando il cielo grigio.
Osservo l'interno del locale, è un posto confortevole, caldo... Ma c'è qualcosa di strano, qualcosa che non dovrebbe essere lì...
Eccola, un'ombra. Sembra confondersi nel buio, il volto coperto da una maschera blu notte...
-No! - rispondo in fretta con la voce incrinata dal panico.
-Cosa? - mi chiede. Ha l'aria ferita.
A quel punto mi accorgo di essere stata sgarbata.
-No no, scusa, ma non posso. Sono in ritardo e devo andare da Nyal. Ciao. - rispondo allontandomi in fretta.
Mi hanno trovato... Mi stanno seguendo, devo scappare... Devo scappare...
Cammino velocemente per la strada, mentre le persone si scansano per evitarmi.
Vado a sbattere contro un uomo, che si gira adirato. A quel punto lo guardo, e appena i suoi occhi incrociano i miei la sua rabbia si tramuta in paura, appena vede lo sguardo freddo che gli rivolgo.
Lo supero in fretta, sentendo ancora il suo sguardo spaventato su di me.
Come ho fatto a non accorgermene? Adesso li vedo, sono dappertutto, mi tengono d'occhio...
Mi volto, e Lui è lì, a guardarmi con il suo volto bianco e senza tratti, nascosto nel fitto dei boschi.
Inizio a correre.
Non riesco quasi a crederci, mi hanno trovata così in fretta.
Ora che mi sono stabilita, che avevo trovato qualcuno...
Ogni dieci passi mi volto, nel panico.
E li vedo, lì fermi ad osservarmi.
In silenzio, come le foglie che calpesto lottando contro il vento forte, verso casa.
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~[ᏟᏆᏟᎪͲᎡᏆᏟᏆ]~ 𝓒𝓪𝓼𝓼𝓪𝓷𝓭𝓻𝓪 𝓢𝓬𝓪𝓻𝓻𝓮𝓭
HorrorTutte le Creepypasta hanno intrapreso un cammino: quello del killer, del giustiziere, del vendicatore, ma... ci sono persone che hanno avuto la possibilità di diventare come loro, anche se non tutti hanno trovato il coraggio di aprire quella porta e...