Hammer Road

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10:15
Prendo la mia giacca, esco in fretta di casa e inizio a correre per strada verso Hammer Road. Subito la fredda aria del mattino mi investe con potenza, intralciando il mio cammino.

10:16
Per la fretta finisco addosso a molti passanti, mi fissano anche questi adirati o spaventati da me.
In un'angolo vedo il bambino di ieri, affianco alla madre, che mi osserva in modo strano... questa volta si tiene alla larga, stringendo forte la mano della donna.

10:18
Sono quasi lì, i miei capelli castani si muovono con il vento mentre mi addentro nel boschetto che passa vicino ad Hammer Road.
Tra poco pioverà, ci sarà una tempesta.

10:20
Sono in ritardo, i miei stivali scuri non sono adatti a correre nelle stradine sterrate, i sassi mi fanno inciampare più volte e ogni volta mi rialzo, con le ginocchia e le mani livide e sanguinanti.

10:22
Il numero 23 è un capannone abbandonato, crescono piante e ortiche lungo il sentiero e si impigliano nella gonna e nella maglietta che indosso. Pochi passi... Manca poco...

Ed eccomi mentre apro il portone consunto, ansimo nel vecchio magazzino e cado a terra, in ginocchio.
Il pavimento è ricoperto da un sottile strato di polvere scura, che si solleva mentre atterro sfiancata a terra, per poi andarsi a posare da qualche altra parte.
Sento un movimento nell'ombra davanti a me, alzo lo sguardo, aspettando che i miei occhi si abituino al buio.
Avrei fatto meglio a portare un'arma, un coltello, qualsiasi cosa.
Lui probabilmente sarà armato, e dubito che non mi attaccherà.
Come per confermare i miei pensieri, sento lo scatto di una pistola carica provenire dalla figura che iniziavo a distinguere nel buio.
Merda...
Non voglio tornare a uccidere... Non oggi.

~[ᏟᏆᏟᎪͲᎡᏆᏟᏆ]~ 𝓒𝓪𝓼𝓼𝓪𝓷𝓭𝓻𝓪 𝓢𝓬𝓪𝓻𝓻𝓮𝓭Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora