Domande

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Il giorno dopo Cassandra arrivò a scuola con qualche minuto di ritardo, e la pausa pranzo arrivò molto in fretta.
Prese i libri dell'ora successiva dell'armadietto e si avviò lungo il corridoio verso l'aula per un veloce ripasso, quando si bloccò.
Quattro ragazzi stavano prendendo in giro una ragazza del primo anno.
-Che succede? Hai paura?
-Non dirmi che anche oggi ti sei dimenticata i nostri soldi, vero Ghale?
"Michelle Ghale, andava alle elementari con me ma dubito che si ricordi chi sono." Pensò.
Si avvicinò un po' di più con la scusa di osservare un cartellone dello spettacolo musicale che si sarebbe tenuto fra tre giorni.
-Ormai ti scordi troppo spesso i nostri soldi, Ghale.
-Io...giuro che n-non li ho... li ho scordati, scusate...
Balbettò Michelle.
-Che pezzente, dovremmo mostrarti ciò che facciamo a chi non ci rispetta.
A quel punto non resistette.
-Hey!
Urlò contro i ragazzi.
-Smettetela, non è stata lei a mancarvi di rispetto, siete voi che vi comportate da idioti.
-Senti, senti... la ragazzina cerca rogna? Perfetto, ci occuperemo anche di lei appena finiremo con la nostra amica.
-Non toccatela!
A quel punto iniziarono a gardarla ridendo, e ad avvicinarsi, formando un cerchio intorno a lei, bloccandole le vie di fuga.
-Cosa ti fa pensare di poterci dare ordini?
Chiese quello che sembrava essere il capogruppo.
-Io faccio quello che mi pare e piace, senza che un gruppo di bastardini mi impedisca di dire ciò che penso.
-Altrimenti? Che fai, ci sporchi con il rossetto?
Tutti i ragazzi risero.
Cassandra infilò una mano dentro la borsa che si strinse attorno al manico del coltellino che teneva sempre con lei, per autodifesa.
Era cresciuta con un padre di merda, in una casa di merda, circondata da persone di merda, ma aveva imparato come difendersi.
Poi si bloccò.
"Se mi attaccassero... troverei il coraggio di usarlo?
Ho davvero intenzione di pugnalare qualcuno di loro?"
Ignorandoli completamente, si rivolse a Michelle.
-Vai in classe, e non girarti. Muoviti.
Forse era stata troppo fredda, ma non sarebbe cambiato nulla comunque.
-Hey, non provare a ignorarci, puttanella!
-Che hai? Paura forse? Tranquilla, se ti metterai a piangere ti lasceremo tornare a casa sana e salva, ma non senza esserci divertiti un pochino con te!
Aggiunse un altro del gruppo.
Cassandra guardò di nuovo Michelle, e questa, che era rimasta ferma ad osservare la scena, si precipitò lungo il corridoio senza voltarsi, esattamente come le aveva ordinato.
Appena la vide girare l'angolo, buttò a terra la borsa, scoprendo il coltello e stringento talmente forte l'impugnatura da sbiancarsi le nocche.
-Hey, calmati ragazzina, non vorrai farti del male, vero?
Altre risate.
E ancora, e ancora.
Stava per attaccarlo, quando si fermò di nuovo.
"Voglio davvero attaccare dei ragazzi come loro? Loro, che non avevano fatto niente se non... avermi mancato di rispetto?"
La risposta venne da sola:
Si.

~[ᏟᏆᏟᎪͲᎡᏆᏟᏆ]~ 𝓒𝓪𝓼𝓼𝓪𝓷𝓭𝓻𝓪 𝓢𝓬𝓪𝓻𝓻𝓮𝓭Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora