La polizia fece irruzione nella casa, alla porta erano state fissate delle assi strappate dal pavimento. Appena entrati iniziarono a sentire dei singhiozzi, dei lamenti, e il fatto che le pareti fossero ricoperte di sangue non aiutava di certo.
Il corpo di qualcuno era riverso sul pavimento davanti all'entrata, posizionato lì come un orrendo benvenuto, deturpato e irriconoscibile.
Il capo della squadra lasciò parte dei suoi uomini a tener d'occhio l'ingresso, nel caso qualcuno avesse tentato di entrare o uscire dalla casa.
Mano a mano che si inoltavano tra le stanze del grande edificio, i singhiozzi si facevano più forti, più disperati.
Arrivarono infine allo spazioso soggiorno, dove si aprivano anche le scale per salire al piano superiore. Appena arrivarono lì, il pianto cessò.
Il silenzio ormai intervallato solo da solitari singhiozzi venne rotto poi da una voce tremante, proveniente da dietro il divano.
-C'è... c'è qualcuno...?-
Trovarono una ragazzina, rannicchiata in posizione fetale, ricoperta di tagli e cicatrici. Ma la cosa più orribile era lo squarcio che si apriva su una delle guance della giovane, ricucito apparentemente in fretta con un filo nero.
-Finalmente siete arrivati! Vi prego, aiutatemi! Lui... Lui è completamente pazzo! Ha ucciso mio padre... Poi ha detto che... Lui... - il suo sguardo si annebbiò, come se avesse ricordato qualcosa che non voleva rivivere. Si voltò di nuovo verso i poliziotti e riprese quell'aria disperata di poco prima. -Vi prego!-
Indicò con un dito tremante la rampa di scale.
-È lassù.- sussurrò.
Il capo della polizia vide qualcosa di strano negli occhi della ragazza, come un luccichio spaventoso e sinistro. Non se la sentì quindi di lasciarla da sola, quindi proseguì per le scale insieme a due membri della sua squadra, e altri due li lasciò a sorvegliare la piccola figura che intanto aveva ripreso a tremare, ignorando completamente i poliziotti vicino a lei.Alla fine della scalinata trovarono una porta socchiusa, che portava alla camera della ragazza.
La stanza aveva le tende tirate, e neanche la poca luce della sera riusciva a filtrare all'interno. L'unica fonte di illuminazione al suo interno era il lume di una candela, la quale appena i poliziotti entrarono nella stanza, si spense, facendoli piombare nell'oscurità più totale.
-Shhh, fate silenzio! Non vorrete svegliare qualcuno?- disse in un sussurro una voce nel buio, seguita dal sibilio di un coltello, che si andò a conficcare tra gli occhi del capo della polizia. Gli altri due uomini spararono alla cieca, non colpendo però il bersaglio.
I loro corpi vennero scaraventati giù dalle scale, e quelli rimasti chiamarono i compagni rimasti a sorvegliare l'entrata.
Quando Jeff scese le scale, sporco di sangue da testa a piedi, si trovò accerchiato da cinque poliziotti, armati e spaventati, ma con comunque quel briciolo di coraggio che serve per far smettere di tremare le gambe.
-Mani dietro la testa e getta l'arma!- sbraitò il capo in seconda.
A Jeff scappò un sorriso.
-Getta l'arma ho detto, muoviti!-
Il ragazzo posò a terra il coltello e lo fece scivolare sul pavimento, vicino al divano. Vicino a Cassandra.
-Ora metti le mani dietro la testa!-
Questa volta non riuscì a trattenere una risata, si portò le mani dietro la testa e guardò le persone davanti a lui con una nota di disprezzo.
-Sapete vero che non sono io che dovete temere adesso? Certo che siete davvero prevedibili.-
-Cosa vai blaterando?!- disse con un tono di voce più basso, ma con lo stesso odio, l'uomo che aveva preso il controllo della missione.
-Avete combinato un bel casino... Ma avete seguito il piano che avevamo previsto, da bravi cagnolini.-
Il comandante ci mise un attimo a capire il loro errore, e in quel piccolo, ma orrendo attimo, desiderò con tutto il cuore di non aver davvero lasciato che l'arma passasse in mano alla ragazza alle sue spalle, cosa che purtoppo, aveva appena fatto.
-Il vostro regno sta cadendo, oh miei prodi cavalieri!-
Canticchiò una voce alle sue spalle.
Esattamente come la fine di una filastrocca, come la fine di una storia.
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~[ᏟᏆᏟᎪͲᎡᏆᏟᏆ]~ 𝓒𝓪𝓼𝓼𝓪𝓷𝓭𝓻𝓪 𝓢𝓬𝓪𝓻𝓻𝓮𝓭
HorrorTutte le Creepypasta hanno intrapreso un cammino: quello del killer, del giustiziere, del vendicatore, ma... ci sono persone che hanno avuto la possibilità di diventare come loro, anche se non tutti hanno trovato il coraggio di aprire quella porta e...