Gabo scese dalla macchina del padre, lo salutò con un sorriso e si rivolse verso l'entrata dello IAD, l'accademia per potenziali professionisti dello sport.
Sembra ieri che ha varcato per la prima volta quella soglia arrivato con una borsa di studio per il calcio.
Quante cose sono successe in un anno. Cresciuto con la nonna ad Alamoseco, un piccolissimo paese di provincia dove ha imparato ad amare il calcio e ad inseguire il sogno di diventare calciatore professionista. La madre era morta quando era piccolo, non aveva mai conosciuto il padre per poi scoprire che era il più grande calciatore dell'Argentina, Diego Guevara. Aveva pure un fratello, Lorenzo. Quanto gli mancava il fratello ora che era al college e giocava in un importante club. Tante cose gli sono mancate in queste vacanze.
In primis la sua squadra, i Falchi Dorati, gli sono mancate le partite, i tornei ai video giochi, gli è mancata la confusione della caffetteria, gli sono mancate le lezioni, bhe forse quelle non molto. Gli sono mancati quei due casinari dei suoi ex compagni di stanza e migliori amici, Andrea, detto Dedè e Riccardo detto Richy. Tirò un sospiro ed emozionato come la prima volta varcò quella porta pronto ad iniziare un nuovo anno, una nuova avventura allo IAD. Ma non sapeva ancora che quell'anno la sua vita sarebbe cambiata radicalmente.
"Fratellinooo" sentì urlare appena entrato. Ecco i due casinari che gli correvano incontro. "Ragazzi che bello rivedervi" sorrise Gabo abbracciandoli. "Passate bene le vacanze con tua nonna?" Esordì Richy scompigliandoli i capelli. "Beh si... ma sapete com'è mia nonna? credo che mi abbia fatto mettere su qualche chilo". "La panetteria di tua nonna è formidabile...quei cracker al formaggio che ci ha portato l'anno scorso... che delizia!". Lo interruppe Dedè, per lui il cibo veniva subito dopo calcio, in ogni punto della stanza c'era sempre un panino nascosto. Gabo si guardò in giro cercando di scorgere Zoe, la sua cotta dell'anno passato, se solo avesse avuto il coraggio di dichiararsi, invece niente...ora lei stava con Ezechiel, ex portiere dei Falchi, anche lui al college e giocava nello stesso club di Lorenzo. Tra lei e Gabo c'era una preziosa amicizia, ogni volta che aveva un problema si rivolgeva subito a lei. Eccola li, bella come sempre con i suoi capelli dorati attaccati a coda, il suo sorriso contagioso. Zoe era una ragazza molto allegra e spensierata.
Entrò insieme a quei due casinari nella caffetteria e fu subito investito dal boato dei suoi compagni di squadra. "Ecco a voi che fa il suo ingresso il numero 10 il solo Gabo Moretti che l'anno scorso si è distinto come miglior giocatore dell'anno" la voce di Joaquin sovrastava tutte le altre nel riprendere l'arrivo dei Falchi Dorati per il suo canale Web sportivo Joacosport, da lui fondato per commentare in diretta le partite della squadra. "Ragazzi quest'anno ce la dobbiamo mettere tutta...mio padre con le Aquile Imperiali sta facendo un grande lavoro...sta creando una squadra imbattibile".
Diego, non solo era il padre di Gabo ma per ironia della sorte era anche il direttore sportivo delle Aquile nemici da sempre dei Falchi. "Non ci batteranno mai perché siamo i falchiiii" scattò Apolodoro Nikotatópoulos, detto Quattordici dal numero della sua maglia, perché diciamo la verità pronunciare bene il suo nome non era cosa da tutti. "Si ma minimo abbiamo bisogno di un nuovo attaccante, al posto di Lorenzo e due portieri, ora che Camillo ed Ezechiele sono al college". Esordì un componente dei Falchi. "Beh si chissà chi sceglierà il mister, certo non sarà facile sostituirli" intervenne Quattordici. "Salve a tutti i studenti dello IAD" la voce di Isabelle, direttrice e proprietaria della scuola, echeggiava dalle tv della caffetteria, "bentornati ai vecchi studenti e benvenuto ai nuovi. Lo IAD è una scuola che forma i professionisti della sport ma ricordo che chi non segue i corsi e non supera gli esami non potrà giocare. La formazione culturale è fondamentale anche qui allo IAD. Saluto la nostra squadra i Falchi Dorati che ci ha dato tante soddisfazioni l'anno scorso. Un avviso per la squadra di pallavolo delle ragazze, quest'anno potete partecipare ai campionati". Urla di giubilo delle ragazze si levarono nella caffetteria. "Ragazzi auguro a tutti un buon inizio e buon anno accademico". "Quante facce nuove ragazzi". L'attenzione di Gabo fu attirata da un ragazzo solitario seduto in fondo alla caffetteria che sorseggiava un succo. Aveva un'aria triste, sembrava quasi fuori posto. D'un tratto, come se si sentisse osservato il ragazzo alzo gli occhi, i loro sguardi si incrociarono per un istante. Gabo imbarazzato distolse lo sguardo dallo sconosciuto. Perché sentirsi imbarazzato da quel ragazzo? Non ce n'era ragione.
"Ragazzi forza il mister ci vuole nello spogliatoio" arrivò correndo uno dei Falchi "ha della comunicazioni importanti da darci andiamo forza". Mentre tutti si avviano verso lo spogliatoio della squadra Gabo vide che anche il ragazzo nuovo lasciava il suo posto.
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Il nuovo attaccante
Ficção AdolescenteGabo è un ragazzo di diciasette anni che ha un grande sogno: diventare un calciatore professionista. Quando Francisco, allenatore di una prestigiosa squadra, nota il suo talento, gli offre finalmente l'occasione per realizzarlo. Il nuovo anno allo I...