CAPITOLO 3

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Il sabato arrivò presto e Jack,non avendo lezioni,decise di rimanere in casa a esercitarsi a scrivere articoli di vario genere ma il suo pensiero era ancora una volta rivolto a quella ragazza.
"È così antipatica e altezzosa,come puoi ancora pensare a lei Jack?" Si rimprovero'.
Ancora una volta doveva distrarsi, come spesso accadeva ultimamente.Decise dunque di andare a bersi una cioccolata calda,la sua bevanda preferita in inverno,al bar a pochi metri da casa sua.
Era un locale piccolo ma accogliente,a Jack piaceva tantissimo,soprattutto per la buonissima cioccolata calda che offriva,la migliore di tutta New York secondo lui.
Entrò nel bar e fece per sedersi in un tavolino appartato quando...
La vide seduta da sola al tavolo accanto.
J e E :"Anche tu qui??"
J e E :"Da quando ci diamo del tu?"
"Beh,si da il caso che io sono qui da  prima di te,devo dedurre che mi hai seguita?" esordì sarcastica Elsa.
J :"Sai com'è,io abito a meno di 50 metri da qui,vengo sempre in questo bar cara miss simpatia"
La ragazza lo fulmino' con lo sguardo.
"Tranquilla,mi siedero' in un altro tavolo così per una volta la mia presenza non ti darà fastidio" continuo' gelido Jack.
Questa risposta sembrò paralizzare Elsa.
Ancora una volta aveva agito in un modo che non avrebbe mai voluto,ma ormai ci era abituata,così come era abituata a stare sola.
Questa volta però si vergognava della sua sgarbatezza nei confronti di quel  ragazzo e fu per questo che mentre quest'ultimo si accingeva a cambiare tavolo lo chiamò.
E :"A..aspetta,perché non ti siedi al tavolo con me?"
Jack si voltò sorpreso e accettò l'invito.
J :"Uao,sei stata gentile,hai per caso la febbre?"
Per la prima volta da tanto tempo Elsa voleva ridere,tuttavia si trattenne e si limitò a guardarlo male.
Jack capì che era meglio evitare di fare ironia con lei,almeno per il momento,e ordinarono due cioccolate  calde.
E :"Senti,io volevo scusarmi per essere stata sgarbata,con te,mi dispiace davvero e..."
Improvvisamente dalla finestra del locale notò un'auto famigliare che stava parcheggiando.
"Oh no,Non deve vedermi insieme a lui" pensò Elsa.
E :"Io..io,devo andare,perdonami. Teni,la cioccolata te la offro io,ora devo andare"
J :"Oh,grazie,ma..."
Elsa era già uscita lasciando Jack al tavolo perplesso e con due cioccolate da bere,non che a lui dispiacesse.

I primi fiocchi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora