Mezzanotte era passata e Jack ancora non dormiva.Era stata una giornata difficile e i sensi di colpa gli impedivano di prendere sonno.
Per tutta la serata aveva provato a chiamarla senza però ricevere risposta.
Il ragazzo non si dava pace,aveva rovinato tutto,l'aveva trattata malissimo,neanche il fatto che fosse ignaro della storia di Elsa e che si fosse sentito tradito dalle parole di quest'ultima alla madre bastava a giustificarsi.
Quella ragazza aveva sofferto così tanto per 6 lunghi anni e come se non bastasse aveva dovuto celare tutta quella sofferenza per così tanto tempo.Fino a quel pomeriggio,le cui parole di Jack erano state la goccia che aveva fatto traboccare il vaso.
"Sono stato uno stupido!" Continuava a ripetersi nella sua testa,ora aveva paura,paura di averla persa per sempre,e questa paura era dovuta al fatto che Jack aveva capito già da un po' di tempo che non poteva più fare a meno di lei.Il rimpianto aumentava ancora,perché anche Elsa provava qualcosa per lui,ma ora...
Il mattino seguente Jack non riusciva a seguire alcuna lezione,aveva dormito appena 4 ore e restare sveglio in quel momento rappresentava un enorme sforzo.
Kristoff era preoccupato,più volte gli aveva chiesto cosa era successo ma Jack questa volta aveva deciso di non dirgli nulla e non si parlarono fino alla fine delle lezioni.
Jack le ultime due ore era crollato dal sonno e solo grazie all'amico si era svegliato in tempo per uscire.
J :"Senti Kris,mi dispiace di essere stato sgarbato con te,prometto che ti racconterò tutto ma ora non me la sento..."
K :"Nessun problema amico,vedi piuttosto di riposarti,non vorrai mica fare di nuovo il bell'addormentato davanti a centinaia di studenti"
Jack rise,Kristoff sapeva sempre tirarlo su di morale,era un vero amico.
Dopo essersi salutati Jack decise di fare un altro tentativo e andò al solito posto dove incontrava Elsa.
Giunto davanti all'edificio si sedette sulla panchina e aspetto'.
I minuti passavano ma di lei non c'era traccia,sconsolato si alzò e s'incammino' verso casa quando sentì un rumore di passi.
Il sorriso tornò sul suo volto ma quando si girò si spense subito.
J :"L..lei?"
"Già,io" rispose Idun con la solita freddezza.
J :"Elsa dov'è?"
"Sono qui proprio per questo,grazie a te mia figlia si rifiuta di continuare le lezioni e per tutto il giorno non fa altro che piangere in camera sua,immagino sia soddisfatto signor Frost" disse la donna con tono di rimprovero.
Ma Jack non voleva farsi sottomettere da quella donna dal cuore di ghiaccio.
J :"Penso proprio di sì dato che sua figlia non avrebbe mai voluto frequentare quella scuola".
I :"Non le permetto di immischiarsi in affari che non la riguardano".
"Lei non mi fa paura" replicò Jack con tono di sfida.
I :"L'avverto,se le nostre strade torneranno a incrociarsi farebbe bene ad averla,le auguro buona giornata"
detto questo la madre di Elsa si congedo'.
Jack ribolliva di rabbia.Possibile che la donna che un tempo era,come detto da Elsa,una madre amabile in una famiglia felice,fosse diventata così dura e quasi senza sentimenti?.
E pensando a ciò,improvvisamente a Jack venne in mente un'idea che lui stesso definì folle : e se fosse riuscito in qualche modo a riunire la famiglia di Elsa?
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I primi fiocchi
Hayran KurguCosa succederebbe se Jack e Elsa si incontrassero ai giorni nostri? Scopritelo leggendo questa nuova storia a tema Jelsa