CAPITOLO 7

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Febbraio era arrivato e nemmeno un fiocco di neve era caduto su New York ma Jack aveva altro a cui pensare.
Lo studio?Macché.
Dalla prima volta che l'aveva incontrata,Elsa era entrata prepotentemente nei suoi pensieri e ogni giorno che passava,la situazione non migliorò,anzi.
Jack faceva fatica a concentrarsi sui suoi doveri di studente,quella ragazza era riuscita a fargli perdere la testa,in senso positivo per lui,non tanto invece per la sua carriera universitaria.
Stanco di quella situazione,prima di andare a lezione,decise che era il momento di agire,così prese il cellulare e mandò un messaggio a Elsa per invitarla a cena quella sera.
Voleva dichiararle tutto,voleva dirle quello che provava davvero per lei.
Avrebbe ricambiato?Jack esitò un attimo ma poi inviò il messaggio,voleva farlo.
La risposta di Elsa non tardo' ad arrivare e,per la gioia di Jack,fu positiva.
Fu talmente felice che le otto ore di lezione non gli pesarono affatto.
"Beh allora buona fortuna amico mio e,mi raccomando,i fiori" disse Kristoff.
Dopo averlo salutato Jack si incammino' verso casa,ovviamente si aspettava di incontrare Elsa sempre all'uscita dell'università privata,e così fu,ma questa volta era in compagnia.
E :"M..mamma..?Non dovevi esssere in ufficio oggi?"
Jack decise di non farsi vedere e si nascose dietro a un albero non molto distante dalle due dove riusciva ad ascoltare la loro conversazione.
"Però...sono due goccie d'acqua" penso' il ragazzo.
E in effetti era così,Elsa e la madre erano identiche,eccetto per i capelli,Idun li aveva bruni.
"Ci stavo andando...sono passata per salutarti" disse la donna in tono freddo.
E :"Ah..o..ok"
Jack notò che la ragazza sembrava a disagio di fronte alla madre,era strano.
I :"E ovviamente per dirti di stare lontano da quel ragazzo"
In quello stesso istante Elsa e Jack rimasero spiazzati.
Elsa era senza parole.
"Non fare quella faccia,pensavi davvero di nascondere questa cosa a tua madre?So che stasera avete un appuntamento!" disse gelida la madre.
Jack in quel momento era davvero confuso.
E :"Io...io non provo niente per quel ragazzo!E non è neanche mio amico!"
Fu come una pugnalata in pieno petto per Jack.
Elsa voleva piangere ma non poteva,non doveva,e continuò.
"Lo detesto!È antipatico e presuntuoso,ho accettato l'invito solo per mettere fine alle sue illusioni!".
Un' altra pugnalata,Jack non poté sopportare oltre e uscì allo scoperto.
I :"Beh,penso proprio che non occorrerà la cena,ci vediamo stasera"
Dopodiché salì in macchina e partì.
Elsa non capì cosa volesse dire,ma poi  si girò e fu paralizzata dal panico.
Jack era lì,a pochi metri da lei.

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