Il Lunedì Jack per tutta la durata delle lezioni non aveva che un pensiero per la testa.
K :"Jack?"
Nessuna risposta
K :"Jack!"
J :"Eh?Che c'è?"
K :"Dobbiamo uscire,per oggi abbiamo finito,e meno male direi"
"Sono già finite le lezioni?" domandò il ragazzo tornato alla realtà.
K :"Si può sapere cosa ti prende oggi?"
J :"Perché me lo chiedi?"
"Ah non lo so,forse perché sei stato con la testa tra le nuvole per tutto il tempo" rispose sarcastico il biondo.
Jack non rispose.
K :"Riguarda quella ragazza,vero?"
J :"Si!Voglio dire,No!Cioè forse!Cioè....aspetta,che?"
Kristoff non poté fare a meno di ridere.
J :"Non c'è niente da ridere"
K :"Oh,e invece si,ti sei innamorato,non negarlo.Detesto dire 'te l'avevo detto',ma....te l'avevo detto"
Jack gli lanciò un'occhiataccia,
quando,nel momento in cui uscirono dall'università,vide Elsa a poche decine di metri da loro.
"È lei!" Esclamò Jack stupito.
K :"Di chi parli?"
J :"Ma sei serio Kris?Sto parlando di Elsa ovviamente!"
K :"Uao!E dov'è?È pieno di gente!"
Jack indicò il marciapiede oltre il grande cortile che lo separava dall' edificio.
Elsa si stava guardando intorno,stava cercando lui.
Appena la vide Kristoff rimase a bocca aperta.
K :"Qu..quella Elsa???"
Jack non fece caso a quella domanda e lo trascino' insieme a lui fino al marciapiede dove la incontrò.
E :"Ciao Jack"
J :"Ciao Elsa,anche tu qui?"
"Sono uscita prima oggi e pensavo di venire io a trovarti all'uscita da scuola per una volta" rispose la ragazza un po' in imbarazzo.
J :"Oh,ehm,gentile da parte tua".
I due rimasero a guardarsi in silenzio per qualche secondo mentre un lieve rossore si presentò sulle loro chiare guancie.
Poi Jack si ricordò di Kristoff,che era ancora sotto shock,e tornò alla realtà.
J :"Oh,che sciocco,non ti ho presentato il mio amico,Kristoff.
Kristoff,lei è Elsa".
E :"È un piacere conoscerti"
"I..Il piacere è mio" ricambio' lui,ancora stupito.
E :"Ehm,si è fatto tardi,mia madre mi starà aspettando"
J :"Vuoi che ti accompagnamo?"
E :"Oh...n..non ce n'è bisogno,grazie".
J :"Ehm,allora ci vediamo"
E :"Già...ci vediamo"
Detto questo Elsa si allontanò dai due.
"Wow" pensò Jack perso ancora una volta nei suoi pensieri.
"Non ci posso credere Jack!" l'esclamazione improvvisa di Kristoff fu come un brusco risveglio da un sogno bellissimo per Jack.
J :"Che ti prende Kris?Sei rimasto imbambolato per almeno dieci minuti".
K :"Lo sai chi è lei?"
"Una bellissima ragazza di nome Elsa?" ironizzo' l'amico.
K :"Elsa Arendel,figlia di Idun Arendel,la proprietaria della catena dei gelati Frozen,é una delle persone più ricche di New York!"
Jack rimase stupito da tale rivelazione.
J :"Come fai a saperlo?"
K :"Oh andiamo,lo sa tutta Manhattan!"
"E come mai porta il cognome della madre?" insiste' Jack.
K :"Pare sia divorziata,anche se girano diverse voci sul suo conto e quello del marito"
J :"Cioè?"
K :"Un po' di vario genere,sai no,come succede spesso con personaggi di spicco?".
J :"Beh,a me interessa solo Elsa,il resto non mi riguarda"
"Beh,ti consiglio comunque di stare attento" concluse Kristoff e detto questo si salutarono.

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I primi fiocchi
Fiksi PenggemarCosa succederebbe se Jack e Elsa si incontrassero ai giorni nostri? Scopritelo leggendo questa nuova storia a tema Jelsa