DIGIMON - la genesi del Male [seconda parte]

04: Guerre romantiche

Rapidmon e Piedmon scintillavano, scomparendo in vortici di vento e saette, durante quella guerra.

L'armatura verde del grande coniglio meccanico sferzava coi cannoni sui muscolosi ed enormi bracci del Maestro Oscuro, che forte del livello superiore, non osava neanche sfoderare alcuna delle sue poderose tecniche da signore del Male, vantandosi di riuscire a neutralizzare i colpi del nemico con la sola forza del proprio mastodontico corpo.

Li vedevi apparire e scomparire nel cielo di Digi-World come cicale in aprile. Come i lampi elettrici dei tuoni all'orizzonte.

Riecheggiava davvero una singolar tenzone medievale. Solo più avanti negli anni.  Con due titani digitali al posto della solita coppia di cavalieri in armatura.

C'era quasi qualcosa di magico, nel vederli combattere. Qualcosa di romantico.

Sarà stato il rosso fuoco di cui il cielo allora si tinse, quasi a celebrare il sangue versato dall'onnipotenza del male, o la resistenza di dieci ragazzi all'avanzata di unicorni volanti e macchine d'assalto...

Ma in quel momento, il mondo sembrava fermarsi.

Tutti smisero di lottare.

Almeno per un istante.

Solo per ammirarli.

Gli Unimon arretrarono, gli ultimi erano già stati finiti dalle flotte aeree capitanate da Aquilamon e Birdramon.

Anche Sora e Jolie, sulla groppa delle loro rapaci, rimasero inermi a guardare.

Cody e Joe avevano raggiunto la terraferma, e ai loro piedi i piccoli Gomamon e Armadillomon alzavano il collo più che potevano per godersi quell'inquietante spettacolo.

TaKeru e Hikari si presero per mano.

Izzy smise di battere a pc.
E un po' di bava gli colò giù dalla bocca.

Rimanevano soltanto Greymon e Flamedramon a fronteggiare le milizie di terra, e a fare fuoco e fiamme.

E Tai.

Quell'incosciente di Tai.