In compagnia di Mello,arrivai alla mensa,una grande sala grigia,ricca di tavoli e sedie di legno,sulle quali erano già seduti molti bambini e ragazzi.
Mello mi indicò la cucina e il buffet del giorno,per poi lasciarmi decidere cosa prendere...c'erano molte cose buone:pasta,pudding,brodo,lasagna,carne e altre cose che stuzzicavano il mio appetito,se solo avessi potuto,avrei preso tutto... Mentre Mello era andato avanti a prendere le posate e i piatti, io mi scervellavo su quello che dovevo prendere,non avendo la più pallida idea di ciò che dovevo "ordinare".Dopo qualche minuto Mello tornò e mi guardò stranito
-Non ce la fai a decidere eh?- domandò ridacchiando,quasi come per prendermi in giro
-Beh...no.- dissi un po in imbarazzo
-Ti do un consiglio,prendi la lasagna,oggi sembra particolarmente buona...- mi confidò Mello.
Decisi di ascoltarlo e prendere ciò che mi aveva consigliato.La cuoca prese il mio piatto e mise la lasagna su di esso,poi mi riconsegno' il pasto mettendomelo sotto il naso...
Mello aveva ragione,aveva un aspetto squisito e un odore divino.
-Buon appetito- mi disse la cuoca sorridendo.
Ricambiai e mi voltai cercando Mello con lo sguardo. C'erano così tanti bambini che non riuscivo a scorgerlo in mezzo alla folla...Mi feci spazio tra tutti fino a quando una ragazza dai capelli rossi mi bloccò la strada con fare davvero brusco
-Ehi tu... dico proprio a te.- mi disse ringhiando come un doberman a cui avevano rubato l'osso...
-Sei nuova qui vero?-la sua voce era fredda e profonda.Cavolo,mi incuteva davvero tanta paura.
-sì...- risposi impaurita abbassando il capo.
La ragazza mi squadro' dalla testa ai piedi,poi si inginocchio' di fronte a me
-Batti cinque- mi disse sorridendomi.
Io incredula, accettai la proposta e gli battei un forte cinque sul palmo della mano
La ragazza si tirò su svelandomi il suo nome
"Michelle."
Io annuì e risposi
-Zeta-
La ragazza robusta mise la mano tra i miei capelli castani stropicciandomeli tutti,poi si girò allontanandosi in silenzio,mettendosi le mani nelle tasche della felpa...
Rimasi li ferma per qualche secondo ad osservarla,non avevo capito il senso di quell'incontro,quando un colpetto alla spalla mi fece ritornare alla realtà, mi era quasi preso un infarto. Mello.
-Dai su andiamo,ti si raffreddera' la lasagna.- disse incamminandosi verso un tavolino vuoto.
Lo seguì fino ad arrivare ad un tavolo in legno che si affacciava ad una grande finestra.
Ci sedemmo vicini e consumando le nostre pietanze,parlammo del più e del meno...
Scoprì che era di origini tedesche e russe,che adorava il nero,che amava alla follia il cioccolato e che era molto furbo e intelligente.
Si avvicinarono dei ragazzi al nostro tavolo, sedendosi e consumando i loro piatti,vicino a me si era appena seduto un ragazzo dai capelli albini,mi osservò attentamente con i suoi occhi neri,feci finta di ignorarlo mangiando la mia lasagna,ma dopo un po lui attaccò bottone.
-Ciao Z- mi disse calmo,quasi privo di emozioni
-Ehmmm...ciao- lo salutai un po imbarazzata...Ma,come conosceva il mio nome?
Mi si avvicinò al viso e mi allarmo' bisbigliandomi all'orecchio
-Non per fare il risaputo ma,non dovresti stare in compagnia di uno come Mello...-
A quelle parole mi allarmai per davvero.
Ma cosa voleva?!
-sai...- continuò...
-È un tipo davvero violento,cattivo ed impulsivo,non dovresti frequentarlo,sopratutto tu che sei una ragazza.-
Ad un certo punto una voce tuonò in mezzo alla sala
-Near?! Cosa ci fai qui bamboccio bianco?!- Mello lo sgretolo' con lo sguardo di un assassino.Si era accorto solo ora di Near.
-Niente,stavo solo dicendo a Z di non frequentarti...- Gli occhi di Mello si posarono su di me,terrorizzati,arrabbiati ed increduli al tempo stesso...
Near non se ne andò neanche per sogno,ma bensì rimase a sfottere Mello per qualche altro minuto.
Il biondo si tratteneva dal tirargli un cazzotto dritto in faccia...
Si vede che lo voleva conciare per le feste.
-Come dici Mello? Non hai detto niente a Zeta? -
-Di come tu sia violento,cattivo e prepotente?- se la stava proprio cercando quello li...
Mello sbianco', sgrano' gli occhi azzurri e disegnò un espressione incazzata nera sul suo volto, un ghigno malefico per la precisione.
Mi intromisi nei loro discorsi,senza essere aggressiva.
-basta voi due...È meglio se andate per la vostra strada.-
Io e Near ci fissammo intensamente per un po,con sguardi taglienti e freddi, aspettando che uno tra noi 2 gettasse la spugna...Niente.Non ne voleva sapere di lasciar perdere,era proprio cocciuto.
Mello mise un braccio sulla mia spalla,spostandomi piano,alzò lo sguardo su Near, che lo squadrava con fare superiore
per poi lanciargli violentemente un pezzo di lasagna bollente in piena faccia...Near strillo' come un ragazzino per la lasagna che Mello gli aveva fiondato in fronte.
Il biondo scoppiò subito a ridere euforico mentre si reggeva la pancia con le mani prima che Near gli scagliasse contro un pugno di pasta al pesto,la piccola lite si trasformò subito in una battaglia tra il biondo e l'albino a suon di primi e contorni.Io restavo lì,immobile a godermi lo spettacolo fino a quando un amico di Near mi lanciò una manciata di patatine fritte in fronte,non mi aspettavo una mossa del genere,stringendo i pugni,mi lanciai verso il tavolo prendendo un tozzo di pane e tirandoglielo sul petto...Tutta la mensa ci guardava, cuoche comprese, mi fermai un attimo a guardare la scena per poi sorridere in modo divertito, lanciandomi sul ragazzino delle patatine fritte,mordendogli il braccio.
All'improvviso,una voce rotta ruppe il silenzio della sala .Near aveva appena tirato un pezzo di lasagna sul gilet nero del biondo,macchiandoglielo di sugo...
-Il mio gilet!-urlò Mello guardando la macchia.
-TU...-
-Giuro che ti ammazzo!!!- la voce di Mello era così incazzata da far paura anche a me.
Saltò addosso a Near provando a strozzarlo,il ragazzo si divincolava e Mello non riusciva a prendere bene la presa.
-Mello no!- gridai al biondo
-Hai voluto la guerra,e che guerra sia! -Mello tirò un sonoro schiaffo sulla guancia di Near.Un silenzio tombale si erse nella mensa...
Impotente,rimasi lì ferma,poi liberai il ragazzo delle patatine e mi fiondai su Mello, cercando di dividere i 2.Ma prima di riuscire nel mio intento,la porta della mensa si spalanco' facendo entrare Watari e altri 4 uomini,che portarono tutti e 3 direttamente in presidenza...
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INFANZIA ALLA WAMMY'S HOUSE
Hayran KurguTratteremo dell'infanzia alla WAMMY'S HOUSE di Mary,meglio conosciuta come Z ,abbandonata dai sui genitori alla tenera età di 11 anni davanti al grande cancello dell' orfanotrofio...Mi auguro che gradirete la lettura!