Cosa si farebbe per amicizia? Tutto.
Ecco, in quel momento stavo odiando me stessa per aver capito quanto quella frase fosse fottutamente vera.
- Non ho mai detto questa frase - esitai, abbassando la testa, sapendo fin troppo bene che, invece, l'avevo pronunciata fin troppe volte.
- Non dire bugie, ce lo hai promesso! - urlarono le ragazze, in contemporanea, come delle bambine.
- Cosa si fa per amicizia? Tutto; e va bene, leccaculo che non siete altro, ve lo prometto - sospirai, non facendocela più di tutte quelle preghiere.
- Ti vogliamo bene! - urlarono le ragazze, abbracciandomi.
- Anch'io, ed è solo per questo che lo farò! - .
Ricordavo fin troppo quella promessa, ma non avevo nessuna intenzione di mantenerla, non più.
- Non devi fare niente! Devi solo dirgli: "Ciao, piacere, io sono Manuela"! - alzò la voce Margaret, posizionando le mani sui fianchi.
- Ma non voglio! Perché devo conoscerlo? - chiesi nervosa, tanto quanto loro.
Un po' di tempo prima, avevo promesso alle mie ragazze che avrei conosciuto un amico dei loro fidanzati, e sì: le mie amiche erano felicemente fidanzate mentre io, modestamente, ero ancora l'unica anima libera.
Quei quattro avevano ottenuto la mia approvazione praticamente da subito: erano molto carini e simpatici; passavano le giornate a casa nostra con le loro rispettive ragazze, ma era ormai da un sacco di tempo che stavano cercando di convincermi, in tutti i modi, a conoscere il loro migliore amico, facendo affidamento sul fatto che quest'ultimo si fosse da poco lasciato con la fidanzata.
Daniela stava con Niall: biondo tinto, occhi azzurri, irlandese dalla risata facile e mangione come pochi, ma molto simile al classico principe che ogni ragazza sogna da bambina.
Margaret era impegnata con Liam: capelli castani, occhi marroni tenerissimi e una faccia da cucciolo indifeso nonostante un carattere forte e deciso.
La piccola Giulia, piccola per modo di dire, manteneva una storia salda e inusuale con Louis, il mio migliore amico: occhi acqua marina, capelli castani sempre scompigliati, e un animo da bambino, nonostante i suoi quasi ventidue anni.
Infine, Mara era legata a Zayn: occhi nocciola, pelle olivastra e leggermente più riservato degli altri, anche se, una volta presa confidenza, diventava un bambino.
Tutti, e sottolineo tutti, non facevano altro che ripetermi quanto fosse carino e simpatico quel benedetto ragazzo a me sconosciuto, anche se, invece che invogliarmi ad incontrarlo per davvero, stavano ottenendo la reazione contraria.
- Ragazze, mi spiegate il motivo, per cortesia? -
- Non puoi restare single per il resto della tua vita, okay? Sei una ragazza bellissima che può avere un sacco di ragazzi ai suoi piedi, eppure preferisci stare da sola a guardare i Puffi mentre noi usciamo a divertirci! - sbottò Mara, alzando le braccia in aria.
- Preferisco di gran lunga sentire le perle di saggezza di Grande Puffo, piuttosto che procreare con qualche essere umano di sesso maschile -
- Manuela, cazzo, sono passati sei mesi da quando Nick ti ha tradita. Fattene una fottuta ragione! - aggiunse Daniela, sbuffando allo stesso modo delle altre.
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Amore, odio... e un paio di Converse
FanfictionIN REVISIONE. - No, ragazze, no! Non lo voglio conoscere! - urlai, in preda alla disperazione. - Tu lo conoscerai e basta! - risposero in coro. - E se poi è un secchione, asociale, con gli occhialoni, i brufoli, i peli e passa le giornate a mangiare...