VIII. Beccati

1.5K 75 9
                                    

Alexis;

Per tutta la settimana, o uscivo con gli amici, o facevo la scema con l'elio contenuto negli stand dei palloncini della citta, o bevevo un frullato dopo l'altro, occasionalmente uno slush – a volte ne condividevamo uno, ed facevamo dentro e fuori nel negozio di musica dove lavorava Zayn. Sedevamo sul suo pick up, e ascoltavamo la radio mentre parlavamo, ci conoscevamo.

Alla fine lui conosceva le mie abitudini, ed io avevo iniziato a conoscere le sue.

La prima volta in cui Harry entrò nella mia camera fu due settimane dopo il primo appuntamento. Quando aprii la porta d'ingresso al piano inferiore e feci per guidarlo su per la scala, Nonna ci fermò immediatamente con un, "Cosa pensate di fare voi due?". Ci proibì di stare soli nella mia stanza, ma cambiò progressivamente idea con ogni volta in cui Harry mi veniva a trovare.

Una volta varcata la soglia, il ragazzo si guardò intorno con il fantasma di un sorriso in volto. "Questa stanza ti descrive perfettamente" mi disse un istante più tardi.

Mi gettai pigramente sul materasso. "Sì, ma questa è la prima estate in cui ci faccio ritorno dopo anni".

Mentre fissai il soffitto sentii il materasso affondare accanto a me, ed Harry si coricò a propria volta, imitando la mia azione. Restammo in silenzio per un momento, periodo di tranquillità e riflessione. Pensai a lui, e sperai che lui pensasse a me. Le mie guance acquistarono un colore rosa quando la sua mano fu sulla mia, e le nostre dita si intrecciarono.

"Quanto tempo pensi che una persona impieghi ad innamorarsi?" domandò a voce bassa, perso nei propri pensieri.

Feci spallucce. "Non saprei. L'amore è complicato". Ero sicura che le persone fossero in grado di amare qualcun altro più di se stessi e delle loro vite, ma ero anche convinta che fosse un argomento relativo e difficile da affrontare.

Lo sentii sospirare. "Già, non lo comprenderò mai completamente".

Annuii. "Immagino che sia quasi come...un film? O è un concetto troppo scontato?"

Quando voltai il capo verso su lui vidi che le sue labbra erano incurvate in un sorriso divertito. "In un certo senso è quasi come un film. Hai presente quando guardi un film che non hai mia visto, e quindi non sai cosa succederà? Ma vuoi continuare a guardarlo perché ti prende, e per quei novanta minuti...in quel periodo di tempo sei tipo...wow, non vedo l'ora di scoprire come va a finire?"

Rifletterci mi rendeva perplessa perché mi ci volle un istante per comprendere ciò che stava cercando di dire. "Sì" risposi poi a voce bassa quando compresi la connessione che aveva fatto fra l'amore e i film. Erano due cose diverse, e sembrava un concetto strano, ma il confronto era...intelligente.

Harry fece spallucce terminando il proprio pensiero con un, "Immagino sia così".

Un mormorio lasciò la mia gola. "Pensi che troverai mai il film che vuoi guardare?"

"Penso di averlo già trovato" disse voltandosi verso di me. Il verde dei suoi occhi era meraviglioso, più bello di ogni altro colore che avevo mai visto. Non riuscivo a farmi una ragione di quanto fosse fantastico. La sua personalità era stupenda, il suo aspetto era solo un bonus, ed era in grado di tenermi sveglia a pensare a lui per la maggior parte della nottata.

Sorrisi. "Anche io".

Gli stessi occhi di prima si spostarono sulle mie labbra, e poi brevemente sul mio viso, fino a quando fecero ritorno al mio posto preferito. Harry tendeva a fissare molto le mie labbra, ma non mi dava fastidio. Si fece in avanti e posò delicatamente le labbra sulle mie, sigillando il nostro moment per far sì che ce ne ricordassimo.

1996 |ITA|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora