Non so con quale forma di coraggio aggiorno oggi a distanza di 50 anni but . . . here i am.
Qualche seguace spero di averlo ancora anche se non mi meraviglierebbe il contrario visto la mia scarsa capacità di essere una "scrittrice" presente. Qualsiasi sia la vostra scelta grazie per aver seguito Mad Love, per aggiungerla ancora ai preferiti e commentarla e per averla fatta arrivare a 5,5k visualizzazioni, da pazzi.
INCIPIT
Il capitolo è ambientato 15 mesi dopo l'ultimo.
Gli avvenimenti di quella notte di Capodanno verranno narrati mediante flashbacks nei prossimi capitoli.[ PoV Margot Robbie ]
Ripensare all'ultimo anno e mezzo era qualcosa che le capitava spesso in quei giorni – un attimo ferma e la mente riavvolgeva a nastro tutti i giorni fino a quello che considerava l'inizio della sua fine. In realtà la fine era cominciata molto prima di ormai due Capodanno fa, ma era più forte di lei: a pensare alla fine di tutto non poteva che non pensare a quella sera e quella soltanto, l'Apocalisse della sua vita dal quale era scaturito tutto quanto seguito: nulla di buono, tutto di diverso.
C'era un prima e un dopo quella sera e, anche a volersi sforzare, Margot non avrebbe saputo dire se fosse stato meglio il prima o il dopo.
La sua vita sentimentale e professionale avevano avuto una crescita asimmetrica in quei mesi – una l'inverso dell'altra, una in discesa e l'altra in salita, quasi a volerle dare un equilibrio in qualche modo.
Non sentiva Tom da 8 mesi, non che prima fosse stato diverso: dopo Capodanno era stata questione di poche settimane prima che l'allontanarsi fosse inevitabile e presagisse la separazione. Una separazione senza parole, una separazione di silenzi e sorrisi dispiaciuti e scuse, tante scuse: poi un viaggio, una breve pausa e più il niente.
Margot non era abituata a vivere la vita senza Tom, senza la sua presenza stabile e tranquilla, ma quegli 8 mesi erano passati in pace, molto più dei precedenti.
Senza rimorsi, senza sensi di colpa, senza il bisogno di cercare parole: non ce n'erano e non ce ne sarebbero state mai più, probabilmente.
Jared era un ricordo ombrato, nella mente della giovane, lo aveva relegato in un angolo buio, in modo da non fargli mai troppa luce; non lo aveva più rivisto da quel Capodanno, il che era quasi divertente a volerci riflettere da un punto di vista esterno, perché frequentavano lo stesso ambiente, gli stessi eventi, eppure non lo aveva mai più nemmeno scorto tra la folla, cosa che si ripeteva ogni giorno fosse ciò che desiderava.Quando alzò lo sguardo allo specchio non si riconobbe; non aveva quel trucco sul viso da un secolo, era stata un'altra Margot quella a vestire i panni di Harley Quinn anni prima, eppure dopo un istante la donna si ritrovò a sorridere sollevata come chi, per la prima volta dopo tanto vagare, ritorna a casa.
Quel personaggio così diverso da lei, tutto quel trucco, i vestiti che avrebbe indossato – erano casa, perché le permettevano di smettere di essere se stessa per essere qualcuno di completamente non ordinario e folle, qualcuno che aveva amato e che solo in quel momento riscoprì di amare ancora.
Gli ultimi ritocchi, poi passarono ai capelli e infine ai vestiti, quando si guardò allo specchio a parete la trasformazione era completa e, inclinando appena la testa, non resistette." Yatzee! " disse, come fosse stata la parola d'ordine per cambiare mente ed entrare in quella del suo personaggio, e il sorriso che seguì quell'affermazione fu già quello di un'altra.
La giornata sul set fu infinita, fatta di presentazioni, prove su prove, e prime scene girate, poche ma buone.
I piedi le dolevano per il lungo andirivieni sui tacchi troppo altri che indossava ma, per la prima volta in una vita, Margot si ritrovò a fine giornata felice e pienamente soddisfatta di qualcosa e fu una bella sensazione.
Fu col cuore leggero che, lasciatasi andare sul divanetto nel suo camerino, scattò un selfie del suo ritorno in scena come Harley Quinn – postò lo scatto su Instagram, per la prima volta aggiornando il social in mesi, poi richiuse il telefono sorridendo una volta di più. Sarebbe andate meglio da quel giorno in poi, lo sperava e, in una parte di lei, lo sentiva.
[ PoV Jared Leto ]
Se la noia si fosse potuta rappresentare quella sera avrebbe avuto il volto e le fattezze di Jared Leto.
Una vita piena, mesi frenetici di musica, recitazione, pubblicità e altra merda simile e riusciva comunque a trovare tempo per annoiarsi, era quasi da ammirare." Cosa fa la gente quando si annoia? "
Lo chiese a testa in giù sul divano, guardando il fratello dall'altra parte della stanza che era intento a fare qualcosa che sembrava molto simile al cucinare, anche se il paragone fece rabbrividire anche lui stesso che lo aveva pensato.
" Sta zitta e fissa il muro, Jared. E sì, è ciò che ti sto invitando a fare, perché sono concentrato. "
Jared alzò entrambe le sopracciglia, ancora nella sua posizione poco consona e comoda e poi fece schioccare la lingua scettico.
" Concentrato per capire come far bruciare la cucina senza interessare anche il resto della casa? "
La domanda fu quasi innocente, ma il maggiore fulminò comunque il fratello sul divano, senza dargli molto peso. Jared fu costretto a fare come gli era stato detto: fissare il muro e tacere, in attesa di qualcosa di più coinvolgente.
La sera arrivò lentamente, la cucina era sistemata, la cena pronta; Jared non capiva perché Shannon avesse insistito tanto per preparare lui tutto, per un appuntamento a quattro di cui nessuno sembrava troppo convinto. Shannon frequentava Maya da secoli ormai e Jared, non sapeva nemmeno lui come, si trascinava dietro la stessa ragazza, rigorosamente bionda, ormai da tre mesi, un record personale che sentiva non sarebbe durato poi ancora tanto.
Quando suonò il campanello borbottò qualcosa sul desiderare la pena di morte ma poi cercò di darsi un contegno.
Quando la porta si aprì la mente gli giocò un brutto scherzo: non che non avesse scelto quella ragazza proprio perché somigliasse a Margot – cosa che Shannon gli aveva ampiamente fatto notare fosse da pervertiti e da psicopatici – ma quella sera, la luce del giorno che finiva, istintivamente gli parve proprio / lei / e si ritrovò imbambolato in salotto, salvo poi subire l'ennesima delusione quando l'altra uscì dal fascio di luce per mostrare la sua vera faccia, che non era nemmeno male, ma non era quella giusta, tutto lì.A fine serata Jared era decisamente di pessimo umore e la cosa, non che lui volesse, la notarono tutti.
Si dileguò in bagno con una scusa come un quindicenne qualsiasi e, seduto nella vasca da bagno, si mise a fissare il soffitto, cercando risposte a domande che da mesi si era imposto di non porsi ma che, comunque, erano lì. Fu quasi per stizza che, dopo un sacco di minuti, prese il cellulare e si mise a girovagare un po'.
Quando entrò su instagram fu poco che non gli prendesse un colpo nel ritrovarsi davanti la foto che effettivamente vide." Wow. "
Non si accorse nemmeno di averlo detto a voce alta, ma era davvero wow. La sola immagine di / lei / in quelle vesti gli fece ritornare a galla ogni ricordo, ogni emozione, ogni attimo condiviso e rubato un tempo che, improvvisamente, gli sembrò non così lontano.
Fece tamburellare le dita sul telefono, cliccò mi piace scordando di avere una dignità e alla fine, dopo un minuto catartico di riflessione, commentò come l'ultimo dei fans – "Perfetta" – salvo poi cancellare il commento dodici secondi dopo. Richiuso il telefono in un moto di stizza ritornò a tavola – fu questione di pochi secondi prima che, senza nemmeno alzarsi, riprendesse il telefono.
Cercò per dieci minuti il numero in rubrica che gli serviva, poi alla fine premette sul tasto chiamata – dall'altro lato rispose una voce squillante ma sorpresa, Jared gli parlò subito sopra." Ho un'offerta irrinunciabile. "

STAI LEGGENDO
Mad Love
FanfictionFanfiction a capitoli sugli attori Margot Robbie e Jared Leto. Fatti narrati sono tutto frutto della mia fantasia. La storia prende corpo alcuni mesi dopo la fine della promozione di Suicide Squad.