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<<Ti va di cenare da me?>>
<<Va bene>>
<<C'è anche Chris>>
<<Non va bene>>

Sono al telefono con Aly da circa mezz'ora, doveva raccontarmi un fatto accaduto tra lei e Logan: a quanto pare la mia migliore amica ha visto parlare il suo finto ragazzo con un'altra ragazza all'entrata della scuola. Quando si deciderà mai a parlargli per rivelargli i suoi sentimenti?

<<Avanti Meg, non vi parlate da parecchi giorni ormai, non pensi sia arrivato il momento di giungere ad una lunga e rilassante tregua?>>
Alyssa non ha tutti i torti, ma data la mia testardaggine, dentro di me è come se ci fosse qualcosa che mi proibisce di perdonarlo, mi ha fatto davvero male.
<<Non lo so>> dico sbuffando.
<<Non sai neanche cosa combinare con Pete>>
sento la mia migliore amica ridere, si è davvero fissata con questa assurda storia!
<<Da quando lo chiami Pete?>>
<<Da quando è riuscito a comprare due biglietti per il cinema per me e Log, quindi vieni sta sera?>>
<<Ti faccio sapere, ciao Aly>>, chiudo velocemente la chiamata e mi accascio sul letto, pensando e ripensando a tutto ciò che mi sta accadendo in questo periodo.
Dopo la discussione che ho avuto con mio padre mi sono rintanata in camera mia, con un senso di solitudine che pervade ogni millimetro del mio corpo.
Non capisco il motivo per cui mio padre non voglia parlarmi della mamma, di quello che le è accaduto e soprattutto, chi è stato il responsabile della sua morte. Avevo solo sei anni e ora ne ho quasi diciotto, credo sia arrivato il momento di affrontare qualsiasi dubbio, ma purtroppo l'uomo che è dall'altra parte della parete, crede di aver seppellito il passato per non farlo mai riemergere, anche se sappiamo entrambi che non è così.

Decido di uscire di casa, questo spazio stretto inzia a soffocarmi: cosa c'è di meglio di una breve passeggiata con la musica negli auricolari?
Afferro il cappotto e chiudo la porta del salone principale alle mie spalle, caspita che freddo!
Non vedo l'ora che arrivi il Natale, ma soprattutto sto aspettando impaziente Grace, se ci fosse lei tutto questo casino risulterebbe meno grave..

<<Meg>>
questa voce mi sembra così familiare.
<<Chris..>> sussurro.
Cosa ci fa qui a casa mia? Ed io che volevo uscire semplicemente per schiarirmi le idee, ora mi ritrovo un problema in più.
<<Ti prego Meg, parliamo>> mi supplica.
I suoi occhi sono più lucidi del solito e le sue guance sono super rosse, forse per via del gelo che ci circonda.
Decido di non rispondere e mi siedo su un gradino, facendogli cenno di accomodarsi accanto a me.
Alyssa ha ragione, è tempo di dir basta a tutti i litigi e le incomprensioni tra me e lui. Ho ancora bisogno del mio migliore amico.
<<Non so più che fare Meg, mi manchi.. ho bisogno della dolce e tenera ragazza che anche quando sono triste riesce a farmi ridere come non mai, ho bisogno di te Meg. Sei la mia migliore amica e non hai idea di quanto mi sono sentito stupido a tradire la tua fiducia in quel modo..>>
Senza dir niente lo abbraccio, mi sento un po' più riparata dal freddo ora.
<<Sei e sarai per sempre il mio stupido e fastidioso migliore amico>> dico senza staccarmi dall'abbraccio.
<<Direi che ci aspetta una bella cena a casa di Aly allora>> dice.
Scoppiamo entrambi a ridere per poi abbracciarci nuovamente.
Mi è mancato davvero.

<<Dimmi, cosa mi sono perso in questo lasso di tempo in cui non ci siamo rivolti la parola?>>
io e Chris siamo in un bar in città, poco distante dalle nostre case, a sorseggiare la buonissima cioccolata calda. Sono ormai quattro anni che veniamo qui e Fred, il proprietario del locale, ci considera come suoi clienti abituali -e aggiungerei preferiti.

<<Non molto, io e Aly abbiamo chiarito qualche giorno fa e.. ogni tanto mi capita di parlare con Peter..>>
<<Oh sí, Peter>> dice facendomi l'occhiolino e guardandomi in modo strano.
<<Perché lo hai detto in quel modo?>>
<<Perché so che ti piace>>
Lui e Alyssa sono proprio identici, dovrebbero mettersi insieme.
<<Dovete finirla tu ed Aly con questa stupida storia!>> dico puntandogli il cucchiaino della cioccolata contro.
<<Se siamo in due a pensarlo, evidentemente è vero>> ridacchia, fissandomi ancora in quel modo che non riesco a decifrare.
Peter ed io non siamo nemmeno amici, come potrebbe mai succedere qualcosa di più grande? Utopia!

<<Oh guarda, parli del diavolo e...>>
Chris sta guardando qualcosa alle mie spalle, mi volto e riconosco subito il ragazzo dai capelli marroni e con il ciuffo ribelle.
Ci mancava solo lui.
<<Ti prego Chris fai finta di nien..>>
<<Ehi Peter! Vieni qua!>>
Okay, lo odio ancora.
Lo guardo male per poi coprirmi la faccia per disperazione, sto per compiere un omicidio.

La persona che avrei voluto evitare si avvicina a noi, che imbarazzo..
<<Ciao ragazzi, che fate qua?>>
Peter si accomoda accanto a me senza neanche chiedere il permesso.
<<Oh sai, parlavamo della cena a casa di Alyssa questa sera..credo che dovresti venire anche tu!>> urla gasato Chris, meritandosi un calcio sullo stinco da parte mia.
<<Ma che modi!>> si lamenta.
<<Beh, in effetti non ho nulla da fare e non mi dispiacerebbe stare con voi>> dice Peter guardandomi con aria di sfida. Per caso ha dimenticato il suo "contratto della confidenza"?
<<Arrivo subito>> mi alzo dal tavolino di legno diretta verso il bagno, non sono mai stata così veloce in vita mia.
Chiudo la porta e mi appoggio su di essa, più stressata che mai. Perché in questo periodo mi stanno accadendo le cose più indesiderate?
Mi guardo allo specchio, sistemandomi i capelli scomposti dal cappello di lana che ho indossato e mi rinfresco, se vuole la guerra la avrà.

Faccio per ritornare ma qualcuno si è mezzo in mezzo alla mia strada. È di nuovo lui.
<<Dovrei passare>> sbuffo.
<<E se io non volessi?>>
<<Vuoi un calcio come quello che ho appena dato a Chris?>>
Lui mi blocca le mani e con l'indice mi alza leggermente il mento, costringendomi a guardarlo negli occhi.
Non so per quale motivo ma il mio corpo è pervaso da una serie di brividi che non riesco a controllare.
<<Spostati>> sussurro a pochi centimetri dalle sue labbra.
<<E se non lo faccio?>>
<<Finisci male>>
<<Cosa potrebbe mai farmi una ragazza alta un metro e dieci?>>
<<Vedrai>> continuo a sussurrare, questa volta è lui a rimanere spiazzato e quando meno se lo aspetta mi faccio largo per tornare da Chris.

Che guerra sia.

LIKE A BRIDGE -come un ponteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora