Capitolo 6

1.3K 71 7
                                    

La mattina dopo

Jack parcheggia l'auto fuori dall'albergo.
-Jack potresti andare a chiamare Harry?-
-Certo signore.- dice, prima di uscire dall'auto di corsa.
Ieri sera Jack è tornato molto tardi dallo shopping con Harry. A quanto pare aveva bisogno di molte più cose di quanto credessi, e dopo lo shopping, i due nuovi amiconi sono andati a cena insieme, offerta da Jack ovviamente.
-Buongiorno.- dice un Harry stranamente sorridente, mentre entra in macchina.
In silenzio, Jack si riposiziona al posto del guidatore, per poi partire.
-Quanto ci metteremo ad arrivare?- chiedo al mio autista, dopo aver fatto un cenno del capo a Harry.
-Cinque ore e mezzo signore.-
-Così tanto? Cosa dovrei fare per tutto questo tempo?- dico, alzando gli occhi al cielo.
-Prima di tutto credo che dovresti rispondere al cellulare.- dice Harry, indicando il telefono nella mia mano che aveva cominciato a squillare.

Côtes d'Armor

È da ormai una decina di minuti che girovaghiamo per questa cittadina, e non appena arrivati, Harry ha abbassato il finestrino, nonostante sia quasi marzo e faccia un freddo cane.
-Sai che fa freddo vero?- gli dico, e lui per la prima volta da quando siamo partiti si gira verso di me.
Per tutta la durata del viaggio ha fatto finta che io non condividessi con lui la stessa auto, limitandosi a guardare fuori dal finestrino o parlare con Jack di tanto in tanto.
-Mi piace l'odore che ha l'aria in posti come questo.- dice, prima di rialzare il finestrino e girarsi verso di me. -A te no?-
-Non ci ho mai pensato.-
-È questo il problema di voi ricchi. Non vi soffermate mai sui dettagli, ma dovete pensare sempre in grande, a spendere il vostro denaro e a guadagnarne ancora di più.-
Lo guardo, senza dire nulla. Perché io sono proprio quello che ha descritto. Lo sono sempre stato.
Continuando a guardarlo negli occhi, mi rivolgo a Jack.
-Qual è la prima tappa?-
-Per prima vedremo la Belle Villa Balnéaire.-

Belle Villa Balnéaire

-Buongiorno signor Tomlinson.- mi dice l'agente immobiliare, stringendomi la mano.
-Buongiorno signor Gustave. Lui è Harry, Harry...-
-Styles, piacere di conoscerla.- dice Harry, prima di stringere la mano al signor Gustave.
-È un piacere avervi qui. Vi prego di seguirmi verso l'interno, così avrò la possibilità di farvi fare un giro.-
Senza dire altro, lo seguiamo all'interno. Dall'esterno la casa è molto bella, spero che l'interno non mi deluda.
-Allora, questo castello vanta la bellezza di 400 metri quadrati, 7 camere da letto, con un terreno di 4500 ettari, ovviamente c'è un ingresso diretto alla spiaggia, e come avete potuto vedere è molto vicino a ogni genere di divertimento.-
Facendo un giro per le stanze, io ed Harry non possiamo fare a meno di ridacchiare. L'interno è arredato con così pessimo gusto da sembrare essere rimasto all'età della pietra.
-E mi dica signor Gustave, quanto costerebbe?-
-Mi faccia subito controllare.- dopo degli interminabili minuti in cui Gustave non fa altro che leggere documenti, sono spazientito.
-Allora?- dico, sollevando un sopracciglio.
Gustave mi guarda, diventando tutto rosso, prima di dirmi un prezzo, finalmente.
-Il castello costa un milione e cinquecentosessantaquattromila euro signore-
-Mi vuole dire che devo spendere quasi due milioni per questa catapecchia!-
Gustave cerca di non guardarmi, estremamente a disagio.
-Se non le piace, possiamo passare alla prossima.-
-Sarà meglio, si.-
Senza dire altro, esco dal castello, subito seguito da Harry.
-Dovresti smettere di far così paura alla gente, sai?-
L'unica cosa che posso fare, è ridacchiare.

Perros-Guirec

-Questa è la mia seconda proposta. È in vendita eccezionalmente e per poco tempo, un'offerta imperdibile. Con un'ampiezza di 500 metri quadri, possiede 10 camere da letto e un terreno di 20.000 ettari, e ovviamente una splendida vista mare.-
Facciamo il giro della casa, e sembra a dir poco perfetta, anche Harry ne sembra molto entusiasta.
L'unica cosa che mi chiedo è "Cosa me ne farò di dieci stanze, tutto solo qui nei mei giorni di relax in solitudine?"
-E quanto costa?- interrompo Gustave con il suo continuo blaterare su quanto questa opportunità sia imperdibile.
-Tre milioni e seicentocinquantamila signore.-
-E dov'è l'ingresso alla spiaggia?-
-Non...non c'è. In realtà ci vuole qualche minuto per raggiungerla a piedi.-
Fisso Gustave per qualche momento, prima di guardare il mare fuori dalla finestra.
Ripenso alle parole di Harry, di accontentarsi dei piccoli dettagli.
Magari questa significa che questa non è la casa giusta...
-Non mi piace, passiamo alla prossima.- dico, prima di camminare verso l'uscita.
Harry mi guarda sorpreso, ma mi segue senza dire nulla.
Quando poi siamo in auto, ovviamente si gira verso di me per dirmi qualcosa.
-Quella era proprio bella sai?-
-Troppo grande.-
-Non credevo ti interessasse.-
-Troppo costosa.-
-Credevo non ti interessasse nemmeno questo.-
-Perché dovrei pagare così tanto se non ho nemmeno il mare vicino?-
-Hai detto che non avevi mai fatto caso alla bellezza del mare.-
-Magari è ora di farci caso, no?-

Villa Les Pieds Dans L'Eau

-Il nome promette bene.- sento Harry sussurrare a pochi passi da me.
Sto per rispondere quando Gustave si avvicina a noi. Una volta tornati a Parigi, la prima cosa che farò è licenziarlo, troppo fastidioso e incompetente.
-Allora, questa è l'ultima proposta disponibile al momento, quindi spero vi piaccia.-
Alzo gli occhi al cielo sbuffando, subito bloccato da una gomitata di Harry nello stomaco.
-Questa è una Villa neogotica, con un'ampiezza di 600 metri quadri, cinque stanze e un terreno di 12.000 ettari. Questa, a differenza dell'altra ha un accesso diretto a una piccola spiaggia.-
Facciamo il giro dell'intera casa.
Forse sono vittima della mia mania del grande, ma questa mi sembra troppo piccola, anche se ben ammobiliata e anche molto bella all'esterno.
-Quanto costa?-
-Questa è la più bella, ma anche la più cara. Costa quattro milioni e settecentocinquantamila euro.-
Annuisco, prima di allontanarmi da Gustave per fare un giro in tranquillità.
Non ho idea di dove sia Harry, credo di averlo perso quando siamo arrivati al secondo piano. Magari voleva fare un giro da solo.
Dopo una lunga perlustrazione, lo trovo nella camera da letto principale, la portafinestra aperta, e Harry con i gomiti poggiati alla ringhiera, mentre osserva il mare. Poco dopo, prende un profondo respiro, chiudendo gli occhi completamente rilassato.
-Gustave?- dico, ed eccolo, come un leccapiedi che si rispetti, che arriva di corsa verso di me.
Lo ignoro, continuando ad osservare Harry, così rapito dal mare, da non accorgersi minimamente di noi.
-Mi dica signore.-
-La compro.-

Sei tu la mia ricchezza nella miseria [LARRY VERSION]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora