Passano alcuni attimi, e la mano di Harry è ancora nella mia, calda e morbida, e per un secondo mi attraversa il folle pensiero di rimanere così per sempre.
Strattono la sua mano, dato che Harry è ancora di spalle e sembra non avere intenzione di guardarmi.
Quando stavo per perdere le speranze e andarmene, rassegnato a passare un'altra settimana e mezzo senza parlargli, ecco che lui si gira, guardandomi negli occhi.
-E perché mai dovrei parlarti?-
Il verde dei suoi occhi sembra sciogliere qualcosa in me, perché gli rispondo subito, in assoluta semplicità.
-Credevo stessimo diventando amici.-
-Cosa ti fa pensare che io voglia essere tuo amico? Sei solo viziato, insopportabile, e faresti di tutto per ottenere ciò che vuoi.-
La verità fa male, ancora di più se è detta da lui.
-Allora se non vuoi avere a che fare con me, puoi dirmelo, dirò a Jack di riportarti a Parigi oggi stesso e non ti rivedrò mai più.-
Un'incertezza sembra accendersi nel suo sguardo, ma dopo qualche secondo risponde -Rimango, ma solo ad una condizione.-
-Quale condizione?-
-Voglio delle scuse.- dice, sorridendo.
-D'accordo. Scusami.-
-Tomlinson, non puoi passarla liscia così facilmente. Voglio delle scuse in grande stile e la promessa di non essere più trattato come se fossi solo un senzatetto.-
-Lo sai che io non ti vedo solo in quel modo, altrimenti non ti tratterei come ti tratto e soprattutto non ti avrei portato qui.-
Lui continua a guardarmi, in attesa che io dica quel che vuole sentirsi dire.
-Va bene.- alzo gli occhi al cielo, facendolo ridacchiare. -Mi dispiace di essere stato uno stronzo e di averti trattato come se tu fossi inferiore a me. Non lo sei, e questo lo so benissimo. A volte tendo a dimenticare di non essere il padrone del mondo.-
-Lo dimentichi sempre.- gli sento borbottare a bassa voce, il che mi porta a sbuffare.
-Okay, lo dimentico fin troppo spesso, però capiscimi, sono stato abituato fin da piccolo ad avere tutto ciò che volevo grazie ai soldi di mio padre, adesso che sono io il capo dell'azienda, l'unica differenza è che posso avere ciò che voglio grazie ai miei sforzi. Sono freddo, calcolatore, insensibile, a volte maleducato, e soprattutto irrispettoso, ma io non posso farci nulla, sono così, questo è Louis Tomlinson.-
Harry resta in silenzio per un po', continuando a guardarmi negli occhi, come a voler riflettere su quello che ho detto.
-Non credo che sia così. Credo invece che tu faccia finta di essere una persona orribile per nascondere in realtà il tuo animo fragile.-
-Se ci fosse qualcosa di fragile nascosto in me, credo che sia nascosto così in profondità che non credo di trovarlo mai.-
Si avvicina inaspettatamente a me, abbracciandomi.
-Ti aiuterò io.- rimango così sorpreso da questa stretta, che ci vuole qualche attimo per rendermi conto che Harry mi sta davvero abbracciando, e per stringerlo di conseguenza.
L'abbraccio dura quelli che mi sembrano secoli, prima che lui si stacchi, guardandomi con il suo solito sorriso.
Sono imbarazzato, ma cerco di nasconderlo.
-Ti piace giocare a tennis?-
-Non ci gioco da anni.-
-Vorrà dire che è arrivata l'ora di ricominciare, amico.-
Sono così occupato a cercare di nascondere l'imbarazzo per essermi aperto per la prima volta con qualcuno, da non accorgermi che mentre andiamo verso l'auto, la mano di Harry è ancora nella mia.Spazio MOIII
Dio ragazzi, mi siete mancati davvero tanto queste due settimane, tanto quanto mi sono mancati i miei larry.
Avevo intenzione di pubblicare questo capitolo appena arrivata in Italia per le vacanze, ma sono stata con febbre e raffreddore fino al mio ritorno ieri, quindi capitemi, sarebbe uscito una merda come i precedenti. Sono felice che mi stia ritornando l'ispirazione, infatti ho alcune idee per i prossimi capitoli che non vedo l'ora di scrivere.
Cosa ne pensate dei nostri larry in questo capitolo? Vi è piaciuta questa chiacchierata a cuore aperto? Credo proprio ce ne saranno delle altre, soprattutto quando scopriremo gli scheletri che questi due baldi giovani hanno nell'armadio.
Come sempre votate e commentate.
Baci,
-pll2016
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Sei tu la mia ricchezza nella miseria [LARRY VERSION]
FanficSia Harry che Louis sono emigrati dagli Stati Uniti in cerca di fortuna. Con l'unica differenza che Louis arriva a Parigi perché ha ereditato una grande azienda dal padre morto, mentre Harry con gli ultimi risparmi che aveva, ha preso un biglietto p...