CAPITOLO 2: Alhena alle prese con la festa.

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*ALHENA*


Dopo vari brindisi per festeggiare, si fece orario di chiusura. Neanche il tempo di prendere la giacca che Chessy era già parcheggiata fuori al bar nella sua decappottabile rosa ad aspettarmi mentre legava i suoi lunghi capelli scuri. Entrai nell'auto dopo aver salutato gli altri e Chessy mi guardava con gli occhi di una bambina a cui hai comprato le caramelle.

C:<Allora Alhena, in città ne parlano tutti, cos'è successo??? Daiiii per favore voglio saperlo>

Essendo che tanto sarebbe stata solo una sofferenza non dirle l'accaduto, in quanto poi me l'avrebbe chiesto tutti i giorni. Le raccontai tutto, dei due uomini affascinanti, delle pulizie esasperanti, della soffiata di Cannon e di quando aveva fallito nel cercare di mettere un altro topo nella cucina. Nonostante Chessy stesse concentrata a guidare, ascoltò e commentò tutta la storia per poi raccontarla sul suo instagram. All'arrivo di un messaggio sorrise così  tanto che non l'avevo mai vista sorridere in quel modo e un pò mi fece preoccupare...
Mi guardò con aria speranzosa e mi chiese

C:<Tra due ore c'è una festa esclusiva al Green, ci sarà tutta gente famosa ed Edward può procurarci i pass, ti prego accompagnami, hai tutto il tempo per prepararti e ti prometto che oggi a cena cucino e pulisco io>

Mi supplicava così tanto che quasi fu impossibile negarglielo, d'altronde sarebbe stato divertente vedere Chessy cucinare. Accettai e arrivammo a casa, scesi così che Chessy poteva parcheggiare  e nel frattempo entrai in casa e recandomi in camera presi il necessario per fare lo shampoo. Ammetto che al contrario di Chessy la mia camera è  molto ordinata. Dopo essermi lavata e asciugata, posai tutto quello che avevo preso e piegai la giacca per poi riponerla nell'armadio mentre sento Chessy rientrare

C:<Non ho fatto la spesa Alhena, mi sono dimenticata, faccio i toast? >.

Affacciandomi alla porta, la guardai  e le sorrisi così da farle capire che mi andava bene. Mentre Chessy era alle prese con i suoi toast misteriosi, entrai nella sua camera per sistemare, partii dal letto e finii alla scrivania, misi i panni poggiati sul pavimento in lavatrice e pulii il pavimento con l'aspirapolvere. Appena finii Chessy mi chiamò per mangiare e mi ringraziò per aver pulito la sua camera. I miei due toast erano ripieni con formaggio, pomodori, insalata e prosciutto, quelli di chessy erano ripieni con salame, formaggio e ketchup. Mentre mangiavamo nell'assoluta tranquillità della piccola casa, Chessy interruppe il silenzio.

C:<Ti voglio regalare un vestito bianco per  l'evento, risalterà molto  i tuoi occhi chiari >

       la guardai a lungo, forse con uno   sguardo troppo serio, alzando un sopracciglio mi limitai a dire

A:<Perché? >

Chessy rise, fece soltanto una risata per poi continuare a mangiare tranquillamente. Finito di mangiare Chessy mi portò in camera sua e prese, dall'armadio, un vestito sigillato completamente da buste, quando le tolse tutte finalmente potei vedere il vestito. Nonostante la sua semplicità, era meraviglioso, aveva il corpetto argenteo che finiva prima della vita da dove poi partiva la semplice gonna bianca corta. Lo provai sperando mi stesse bene, Chessy decise di truccarmi. Il risultato fu un vero spettacolo tanto che sia io che Chessy rimanemmo senza parole. Chessy indossava un vestito attillato nero, conoscendo i suoi gusti era molto semplice, ovviamente non mancavano i tacchi molto brillantinati. Erano le dieci e mentre Chessy piastrava i suoi capelli, presi una pochette dove misi cellulare, portafoglio, rossetto e qualora ci fosse stato un molestatore, misi anche lo spray al peperoncino.
Ero leggermente tesa, forse perché non uscivo di casa da un pò, i miei soliti pomeriggi prevedevano musica, libri, cellulare e qualsiasi cosa da mangiare.
Ad interrompere i miei pensieri fu la voce di Chessy.

C:<Credi davvero che io ti permetta di uscire con quelle scarpe da ginnastica sotto il mio splendido vestito? Ti uccido.
Prendi queste, tacco piccolo, molto brillantinate, per fortuna abbiamo lo stesso numero >

Sospirai e slacciando le mie comode scarpe misi i tacchi, Chessy mi guardò

C:<Allora? Emozionata? >

mi chiese con tono entusiasto. Sorrisi e alzandomi dal letto le risposi

A:<Non sono tanto abituata a questo genere di feste >

feci tre passi, arrivai allo specchio e aggiustai la pochette mettendola a tracolla. Chessy mi guardò malissimo, mi afferrò un braccio e prese la borsa

C:<La tracolla è la cosa più brutta da mettere con un vestito, portala in mano. >

Ormai ero abituata al suo comportamento, certe volte era anche divertente.
Mentre scuoteva la borsa mi chiese cosa ci fosse, aprendola

C:<A cosa dovrebbe servire esattamente uno spray al peperoncino? >

A:<Per i molestatori>

risposi riprendendolo dopo che Chessy l'aveva lanciato sul letto.

C:<Perche non hai nemmeno un profilattico?>

A:<Non credo mi serva>

neanche il tempo di concludere la frase che chessy  ne prese uno e lo mise nella borsa. Alzai gli occhi al cielo, sapendo che tanto non sarebbe servito a niente levarlo perché sicuramente l'avrebbe rimesso. Uscimmo dalla stanza finalmente pronte.
Chessy prese le chiavi e salimmo nell'auto.

C:<Metto un pò di musica>

mi disse e partimmo.


#SPAZIOAUTRICE
Ciao a tutti, quante caramelle avete guadagnato?
Spero per voi tante hahahah
Quali sono i vostri gusti preferiti?

In love with an assholeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora